La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 14 - 16 aprile 1908

Può essere stato tratto in inganno, voi dite. Volete un altro vescovo? Udite che cosa mi scriveva quello di Pavia. Pavia, 27 dicembre 1891. Monsignore Agostino Riboldi Vescovo di Pavia La ringrazia delle felicita- doni fattegli poi S. Natale. che Le contraccambia pel rapo d'anno, benedicendo a Lei ed al di Lei Istituto.' Le semplici felicitazioni vi lasciano in dubbio, ma la mia col- lezione non è finita. Eccovi, o signori,.dell'entusiasmo e del ri- spetto che circondano il mio titolo. Veseovado di Novara Novara, 26 dicembre 1891. Rev. Madre Superiora, La ringrazio di cuore, rev.ma superiora, degli anguri e dei voti indirizzatomi nella ricorrenza di queste belle solennità. natalizie. Li ricambio con vivo sentimento di riconoscenza e supplico il Diyin Purgo- letto a voler esaudire, insieme alle preghiere di Lei, anche le unuh mie eru- zioni, parche la assista, la protegga e la consoli nelle vicissitudini che tanto la addolorano. Raccomandandomi allo preci di Lei e delle altre buone Suore, le invio In mia pastorale benedizione. Di :V. S. Rana dev.mo ed aff.mo CO. C. - DAVIDE, Arciv. eletto di Torino. Vescovado di Novara Novara, Il febbraio 1892. Molto Rev. dal Superiora, Ricevetti la pregiatissima lettera di V. S. del 12 corrente, come avevo rice- vuta già l'altra del 3, con il fascicolo contenente le regole della Congregazione, che leggerò appena ne trovi l'agio. Pel confessore delle suore ad rutta non avrei difficolta di deputare l'ottimo signor don Ceresa. Credo peri che la scelta d'un confessore fuori di parrocchia potrebbe faro qualche non favorevole impressione al clero di Intra, che è numeroso e capace. Conviene a V. S. Pindisporlo A me sembra che il don Ceresa si potrebbe scegliere per straordinario e per ordinario deputare o il signor prevosto od al- meno dei tre attuali coadintort, tutti buoni sacerdoti. Ci rifletta sopra e quindi mi esprima il proprio parere. Con i miei augurtmigliori, che ad Intra possano lo sue suore fare molto bene, mi dichiaro suo devano nel Signore. DAVIDE, Arciv. eletto di Torino. Vi vedo in mano la sconfessione del cardinale Ferrari. Quello è buono! E' il solito cacone. Se l'è fatta addosso durante l'im- pero di Bava Beccarle e se l'è fatta addosso anche adesso, Egli mi ha buttata in mare perché è un bugiardo, è un mentitore. Mentisce come mentiscono i giornali. Fortuna che io conservo tutto. Prendano, signori del Tribunale. E' per la bonnebouche. E' un biglietto autentico che benedice il mio Istituto. Alle Rev. Suore ed alle bambine di 31. Ss. Consolata Il Cardinale Perrari, Arcivescovo di Milano, con ringraziamenti implora le pie elette benedizioni, si, è vero, o signori, gli organi della curia mi aggrediscono e mi portano per le vie come una svergognata. Ma io ho anche per i giornali magni, per i giornali ufficiali i miei tamponi. Leggano, o signori, e poi mettano in dubbio la mia qualità di o reverendissima madre Superiora». Questo è dell'Italia Reale del lo giugno 1895. Suor Fumnalli, _ L Ist,tuto detto dello Sucre il-alla Consolata, che ha sede in via Galvani n. non n più in opposizione nell'autorità enelesinstica. ,

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