La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 13 - 9 aprile 1908
. 3 I tion't nani your expianations — non ho bisogno delle vostre spiegazioni: rispondete si o no. Allora. Wdde, messo covi al muro, disse: — Yes, I like thein — si, mi piacciono. E allora siamo entrati nella strage. Carson lo ha disfatto. Lo ha sdraiato nelle sue perversioni e lo ha coperto con tutto il fango della sua vita. — Voi esteta, voi superuonio discendavate dalle alture intel- lettuali e andavate per le vie a cercare i topo, a cercato gli strilloni che vestivate per le serate delle vostre follie, ai quali \ regalavate di questi bastoni principeschi, di queste portasigarette \ d'argento o d'oro! E poi, voi, principe della eleganza e della pa- rola, andavate per gli alberghi sontuosi a pranzare con loro. , Coi ragazzi sucidi, incapaci di conversare con voi. Non dite di no! Venga la cameriera del Savoy Hotel. Conoscete quel signore? — Yes, sir. — Che cosa trovavate -in letto quando veniva quel ignore col boy? , Lettori, turatevi il naso. Il boy vi lasciava del sangue, del ateriale da water closet. 'Finita questa scena che ha fatto venire il vomito, l'implacabile avvocato ha descritto Oscar Wilde, ammogliato con una bella signora, padre di figli leggiadri, quando andava di notte, in carrozza, in una casupola per trovare un boy, suo amante, che dormiva in una stanzaccia umida e fetida del terzo piano! Il verdetto è stato pronunciato il 25 maggio 1895. Era un sabato. La via era piena di gente che ne aspettava il finale. Non appena è corsa la voce che il povero diavolo era stato condannato a due anni di lavori duri tutte le gole hanno ma- nifestato la loro approvazione ad alta voce. — Bene, egli era un porco! La sua casa in Tue streei è stata presa d'assalto. Si doveva vendere la mobiglia e i libri all'incanto. L'uscio d'entrata fu spalancato con un'ondata di spalle. Tutto è stato messo sotto i piedi, rotto, schiantato, frantumato, buttato dalla finestra. I suoi manoscritti sono stati distrutti, gli specchi fatti a pezzi, i libri stracciati. lo non ho mai veduto tanta furia per la distruzione. Una nazione più saggia avrebbe dovuto considerarlo un ammalato, un degenerato, uno squilibrato corre si fa adesso che è morto. Adesso si dice che il figlio che nasce dalla madre più intelli- Mi dnole proprio di avere scambiato un fratello per l'altro. Quello che è andato a Corte alla chetichella a ossequiare e congratulare il re per la nascita della Giovannina non è il deputato, mai l'assessore Mon- temartini, professore di economia politica e direttore dell'ufficio del lavoro. E' a costui dunque elio va diretto il nostro biasimo, peschi anche lui è nella vita pubblica.
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