La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908
a ll'on. Romussi, che esigeva la pubblicazione dell'inchiesta fatta sui maneggi di Borsa della Banda Nera di Genova. Ci sono inchieste di natura riservata, dice lui, che obbligano a conservare il segreto. E così non sappiamo niente neanche dell'inchiesta del barone Garofalo sulla magistratura genovese. E intanto le dicerie in- torno a questa inchiesta sottratta al pubblico infittiscono. E' vero o non è vero che dall'inchiesta sono scomparsi dei do- cumenti? Chi li ha trafugati? Dove sono andati a finire i me- moriali del signor Mario Piazza e di qualche noto avvocato, che racchiudevano accuse precise? E' vero o non è vero che il ba- rone Garofalp avrebbe salvato i magistrati che hanno favorito gli aggiotatori ribassisti, per peggiorare la condizione dei magi- strati che favorivano i ribassisti? E' vero o non è vero che Il Garofalo non ha voluto vedere l'inframmettenza, parlamentare e l'ingerenza del figlio di Giolítti nella Midwale? E' vero o non è vero che fra le carte smarrite o trafugate c'è anche il memo- riale dell'avv. Della Valle, vice pretore? E del procuratore del re, cav. Bermani, accusato dal Garofalo così gravemente, chi sa qualche cosa? « L'inchiesta è di natura riservata »! * * .Anche quello che una volta si chiamava carattere, è diventato un ostacolo personale. Chi ha carettere, nel senso di tenersi di- stinto dai farabutti e dagli arrivisti, fa poca. strada. Perché si riesca bisogna essere di gomma o pieghevoli come il Tony dei circoli equestri. La, la e la! Una volta, per esempio, se uno del partito estremo avesse domandato la grazia sovrana per non pagare la multa, come il deputato Giuseppe Gaudenzi di Folli, tutti i Brusco Onnis sarebbero andati sulla piattaforma a de- nunciare il fatterello come atto criminoso. Sono cambiati i tempi. Adesso nel fatterello non c'è più dedizione personale. Ha sup- plicato il re solo per non tirar fuori i denari di saccoccia. Una volta, per esempio, se un deputato socialista avesse la- sciato supporre di essere capace di indossare la livrea del mi- nistro parlamentare, il partito si sarebbe tramutato in una bufera.. Adesso abbiamo veduto e vediamo nella zona mini- steriale i Millerand, i John Burns e i Briand senza trasalire e- senza neppure lasciarci scappare una esclamazione di dispetto. Sono cambiati i tempi. Si fa della collaborazione. Così si capisce la quiete d'oggi nei campi socialisti. Il giorno che De Marinis è andato ai funerali del sovrano perchè era vice presidente della Camera, si è fatto un chiasso del diavolo. Ne ho ancora intronate le orecchie. Gli si è dato del Rabagas a perdita di fiato. Oggi il dottor Luigi Montemartini, socialista e deputato di Stradella, è andato a curvare la schiena al rappresentante di tutte le ipocrisie sociali, al monarca di tutto ciò che i socialisti vogliono distruggere, e nessuno -Rata.
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