La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908
4 E dopo avere detto che la Curee è l'incesto, che si sviluppa sul terriccio dei milioni, e che Renata è la parigina gettatasi nel delitto del lusso sfrenato e della vita a oltranza, egli ci rivela. un po' del suo disgusto per la galera giornalistica. « Abbandono la stampa e spero di non rientrarvi. In quest'ultimi tempi ho sentito che incanaglivo. Mi sono battuto anche troppo. Altri prenda il mio posto. Io voglio creare ». * * Non è la prima volta che manifesto questo dubbio. La mia fede nella epurazione ambientale, di tanto in tanto impallidisce. Mi pare che io stia facendo il lavoro di Sisifo. Sudo, mi carico la gerla di tutte le abbominazioni sociali che trovo nei luoghi immondi e poi, al ritorno, trovo un mucchio di roba infetta più grosso di quello di prima. E' dunque fatica sprecata. Non c'è più gusto per la pulizia della vita. Una volta le azioni disoneste relegavano alt' isola dei reietti. Il condannato a, morire di morte morale non rientrava più nella zona pub- blica. Adesso le marachelle, le deviazioni, gli abusi, le avaria- zioni, sono come titoli di benemerenza. Chi ha saccheggiato, e chi ha corrotto, e chi si è lasciato corrompere, e chi ha portato via, e chi si è trattenuto in saccoccia non perdono di rispetta- bilità. In alto o in basso la loro riputazione non diminuisce, anzi migliora, sale di prezzo o diventa un valore maggiore. In un altro Paese, Salvago Raggi non sarebbe più nulla. L'Inden- nità di 700 000, lire che egli ha carpito alla Cina coll'influenza governativa e col posto di agente diplomatico che occupa va a Pechino, al tempo dei famosi boxers, avrebbe dovuto eliminarlo dai ruoli governativi. E' stato invece un titolo per essere ele- vato al posto eminente di governatore dell'Eritrea — il che vuol dire che fra qualche anno sarà arciricco come il nostro caro « Fantasio ». I magistrati che dovrebbero essere tutto ciò che c'è di puro, tutto ciò che c'è di incensurabile, tutto ciò che c'è di onesto nella vita sociale, continuano a produrre delinquenti. C'è n'è uno tutti i giorni. Non ho ancora finito di registrare quelli che hanno consigliato il Parlamento a non processare Nasi, che abbiamo l'inchiesta sulla magistratura pesarese, inchiesta che dà delle lettere sparite dagli uffici della procura del re, che dà il giudice Carlucci annegato in un mare di accuse schiaccianti e un -giudice che ha assolto una persona, per poi aggredirlo o estor- cergli, a titolo di prestito, L. 1500! Cose da far trasecolare. Un magistrato che dovrebbe conoscere il codice a menadito che si fa ricattatore! Ebbene, credete che sia in prigione? C'è l'inchiesta. l'inchiesta non manda mai nessuno in prigione. E' molto se un magistrato viene traslocato. Come se chi ruba a Venezia possa essere galantuomo a Firenze! Il livello della moralità gdvernativa è nella parola di. Pozzo, sottosegretario di Stato per la grazia e la giustizia, in risposta
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