La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908
30 • , biniere. La raccoglieva con cura, la spolverava con I' accarezzatura del gomito, la insaccava con le pre- cauzioni che usava per i libri preziosi, legava le im- boccature dei sacchi con cinque o sei giri di corda e mi aiutava a caricarmi i sacchi sulle spalle guardandoli se avevano qualche buco o scucitura. Entrati nel suo fondaco, salivamo tutti alle eminenze dei volumi rari. Incominciava ad appaiarli, a distinguerli, a separarli, materia per materia, e a mettere quelli di valore sul suo tavolo. Pareva sempre un' innamorato delle sue compere. Li voltava, li rivoltava, li fregava, sfaceva loro le orec- chie, medicava le pagine stracciate o i dorsi in disor- dine, mi - faceva scrivere, a caratteri di scatola, i titoli delle copertine che mancavano, metteva sul tavolone della stanza in fondo quelli che meritavano la legatura e poi sedeva, come un avaraccio davanti al suo tesoro, leggendo due pagine di uno, andando all' indice di un altro, fermandosi al centro di un terzo, magari con la laccia sbronciata. Sua sorella era la vittima dei suoi tra- sporti. La obbligava a passarli a uno a uno con lo straccio e dava in ismanie se qualcuno non era pulito come desiderava. Aveva degli eccessi senza pentimento. Era capace di farla piangere con una strappata di orecchio, con uno sputo in faccia o con pedate che andavano dove potevano raggiungerla. Io li catalogavo, (), piuttosto, li registravo senz'ordine, come me li dava. Con migliaia e migliaia di volumi in magazzeno, il catalogo alfabético delle materie e degli autori sarebbe stato indispensabile. Ma era troppo tardi. Angelo Tor- riani, nei momenti delle sue malinconie, mi spiegava che oramai il catalogo era un sogno sfumato. Cento volte si era messo le maniche di tela greggia, col pro- posito di dar mano alla grand' opera e cento volte gli affari, lo avevano costretto a rimandare il lavoro a do- mani. Aveva troppo da fare. Persone che andavano e venivano, e lo interrompevano ogni momento, come se lui stesso fosse stato uno schedario delle biblioteche internazionali. Per i topi che non sapevano vivere che intorno ai libri, il tempo dei librai costava nulla. Il suo
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