La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908

25 amministratore e di membro del sindacato, se in un modo o nell'altro sono denari che la Società deve pagare? Voi dite che il sindacato non aveva ottenuto neppure le con- cessioni governative e che ha ceduto alla Idroelettrica il fumo di concessioni che non aveva, che non avrebbe potuto ottenere e che la Società ha dovuto coltivare a proprie spese. Sta bene tutto quello che dite, ma ciò che importa è il milione e le settecento mila lire. 11 resto mi è indifferente, come non mi preoccuperanno i vostri dubbi, se i 15 milioni della Idroelettrica basteranno per fare le muraglie di sbarramento! Nelle cose fi- nanziarie quello che interessa è il principio. Da cosa nasce cosa.. E così si può arrivare alla ricchezza in un attimo, attraverso a un semplice sindacato e alla costituzione di una società. E' poi vero che siano denari dati a ufo? Cari amici, le concessioni si pos- sono avere con la lettera alla prefettura, è vero; ma. perché diven- tino un valore, bisogna andare sui luoghi, bisogna avere dei capi- tali, bisogna fare degli studii, bisogna mandar fuori degli ingegneri competenti con squadre di operai e bisogna preparare il. pro- getto alla chetichella, con due o tre anni di lavoro. Non è dunque vero che le concessioni siano un non valere. Sono un vero capitale. Capisco che questo capitale si può contare a tavolino e ridurre a qualche migliaio di lire, ma intanto non mi negherete che queSto basti per giustificare il milione e settecento mila lire e a salvarmi dal sospetto di svaligiatore - dell'azionista dal punto di vista del codice. Del resto qual'è il promotore di una società italiana che pensi al codice? L'alta finanza è al di fuori della legge. E poi quando si dispone di un milione e 700 .mila lire, posso dormire fra quattro guanciali, assistito da avvocati ono- revoli ed influenti che mi fanno da guardie di corpo contro le insidie del signor Leone avv. Beltramelli-Bertrand. La bega avvocatesca si svolgerà in Tribunale. Ma io vedo già tutti i beltramellisti condannati nei danni e nelle spese. Almeno se il Tribunale avrà giudizio. C'è una relazione firmata da tutti i consiglieri d'amministrazione, nella quale è detto che le chiac- chiere» a firma « Bertrand Beltramelli avv. Leone » sono « dicerie». E quando non bastasse questa dichiarazione firmata da dieci personaggi, che prendono parte a molte industrie, c'è la relazione dei sindaci, che è come un pietrone sulle « dicerie ». Potranno adorare il gettone o far spuntare un sorriso ironico sul labbro dei maldicenti, ma essi assicurano « che il bilancio del primo eser- cizio, comprendente il periodo dal 22 luglio 1906 al 31 di- cembre 1907, dal Consiglio di amministrazione presentato all'ap- provazione dei signori azionisti; corrisponde fedelmente alle risultanze della contabilità sociale da noi frequentemente ispe- zionata e trovata sempre in perfetto ordine a norma di legge ». Che cosa vogliono di più i signori beltramellisti? Che l'assemblea li schiacci con un voto di approvazione a tutto quello che hanno tatto gli amministratori ? Eccoli serviti. L'approvazione é; di

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