La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908

21 intravista in collegio ed in società; l'ingegner Uberti ha il solo ufficio di flirtare colla signorina Elda sotto gli occhi della di- . rettrice, delle allieve e dei numerosi invitati. Il secondo atto non è più disinvolto. Nel parco giardino del signor Bergonzoli si danno convegno quelle povere caricature di viveurs, di donnine allegre e di strozzini che abbiamo visti in scena soltanto sei o settemila volte da vent'anni a questa parte, e vi giuro che i discorsi che fa loro dire il Bertolazzi non interesserebbero nemmeno il mio Bob, che pur corre dietro col muso ad ogni mosca che vola. Quando il signor Bergonzoli resta solo perché i suoi ospiti vanno a vedere la fontana luminosa, arriva inaspettata la signorina Elda, figlia di quell'Amalia Ve- randi di cui si è tenuto parola nel primo atto, designandola come amante del signor Bergonzoli. Vuole il caso che Elda rassomigli,come un ritratto all'originale. alla figliuola morta dell'anfitrione, e ciò basta perchè il buon Bergonzoli si occupi fervidamente della giovinetta che trattiene a chiacchiere una più noiosa dell'altra. Quando è il momento di far qualcosa a beneficio della ragazza, quando sarebbe oppor- tuno farle ignorare chi sia o cosa faccia sua madre, il buon Bergonzoli ha una trovata di genio. Si lascia giungere alle spalle la brigata rumorosa e volgare degli ospiti in atteggiamenti non equivoci, e grida alla povera Amalia che è della gazzarra e che non si aspetta la sorpresa: Guarda, c'è qui tua figlia! Non si può più delicatamente svergognare in un tratto solo la madre e la figliuola! E il terzo atto galoppa in buona compagnia cogli altri due. La signora Amalia che accorda la più delicata e suscettibile tenerezza materna col migliore adattamento alla professione lucrosa, vuole giustificarsi innanzi alla figliuola, e non va per le lunghe. Giovinetta è stata, si capisce, tradita. Che aveva a fare con una creatura sulle braccia? « Mi sarei uccisa per la tua felicità. Avrei dunque dovuto esitare a vendere il mio onore? » le grida. Guardarsene bene! ma quando si ha una concezione così libera e moderna della vita, non si dovrebbe nemmeno ver- gognarsene tanto da farne un mistero alla propria figliuola. La figliuola del resto non discute la teoria materna, ma nem meno l'accetta. Insiste perché la signora Verandi lasci il Ber- gonzoli, e Amalia, rendiamole questa giustizia, è dispostissima ad ubbidirle. Ma il Bergonzoli non ci sente di questo orecchio: vorrebbe tenersi la mamma, e non rinunciare alla figliuola che ama già di paterno affetto. Come fare? Abbiamo visto che il buon uomo non è troppo fecondo in idee felici, e qui s'agita, protesta e va in collera, senza trovare una via d'uscita. Ep- pure ce n'è una semplice come l'uovo di Colombo. Gliela sugge- risce quell'ingegner Uberti che flirtava fin dal primo atto colla vezzosissima Elda. Perché non sposare l'Amalia? non si può diventare con maggior buona grazia padre quasi legittimo della giovinetta! Queste idee o non vengono, o .5e si esprimono è per

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