La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908

19 Per la chioma di Berenice! Immagino bene quel chepotrebbe dire Io Zambaldi per scusare questa sua porcheriola in due atti. E' la piccola licenza di uno spirito in gaudio, il passatempo di un'ora d'ozio, il nonnulla che non conta eche, la fortuna aiutando, potrebbe convertirsi nella benefica pioggia che ammolli anche il cuore di Danae, principessa d'Argo, progenitrice di tutte le cocottes! Ma c'è bene qualche cosa d'impuro e di cocottesco anche nel congegnar farsaccie il:degne, per mandarle poi intorno col pro- prio nome e cognome, non so se compiacendosi di averle scritte o perché la firma abbia a dar valore alla merce! E un uomo che ostenta intendimenti d'arte, che ha modo anche di gua- dagnar quattrini con lavori più o meno riusciti, ma degni almeno d'essere discussi, non si disonora quando fa rappresentare delle divagazioni istrioniche quali questo Neinigo de le done, tolle- rabili soltanto se create a « soggetto » come le ...ommedie del- l'arte del buon tempo andato? Voi sapete di che si tratta in questa « nuovissima » di Silvio Zambaldi ; lo sapete anche se non ne avete mai inteso parlare; solo ad accennarvene il tema me ne contereste scena per scena. Io svolgimento, foste pure da qualche anno, da qualche lustro, da qualche quarto di secolo, segregato dal inondo, sperduto in mezzo al Sahara, solitario in cima al Gaurisankar, nascosto nelle profondità oceaniche come il capitano Nemo sul Nautilus. Un nipote ha preso moglie all'insaputa di uno zio ricchissimo e che lo diserederebbe se sapesse di questo suo matrimonio. Lo zio, ferocemente misogino per aver troppo amate le donne e per esserne stato troppo ingannato, vive però lontano, ed è facile al nipote di nascondergli la verità; ma come cavarsela quando il vecchio gli piomba in casa all'improvviso, col buon proposito di passare con lui qualche giorno? La vedete di qui l'invenzione arguta del commediografo! Il nipote fa credere che la suocera sia la padrona di ca3a, che la moglie ne sia la figliuola che il coinquilino sia marito della moglie; e allora equivoci a dozzine, qui pro quo a staia; sorprese, confusioni, paure, gelosie... Ah, lasciatemi ridere; non si. può essere più originalmente inventivi di così! Lo zio ricco, nemigo de le done! ma è una trovata; e il nipote che si sposa clandestinamente! del nuovo autentico, del bizzarro, dell'inaudito! e poi tutto il resto così garrulo, fresco, mai tentato, mai visto! E' vero! C'è Benini che colorisce da par suo la parte dello zio, con (tuella comicità fatta di gesti di meraviglia e di spavento che fa, sempre ridere anche se ha già fatto ridere molto; c'è la Zanon Paladini con quella sua franca volgarità popolana che non conosce pose od artifici; ma io posso ben ritrovare la loro schietta bravura anche in .produzioni di un bel contenuto artistico, come potrei ammirare l'indiscutibile facilità e felicità d'espressione dello Zam- baldi, e la sapiente disinvoltura sua nel congegnare le scene in qualche lavoro meno bassamente disonesto di questo Nemign de le donel Ma che volete farci! Vengan quattrini...

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