La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 11 - 26 marzo 1908
E? lilla gente impotente a prorompere o a demolire per liberarsi magari a colpi di coltello. Il sistema cubicolare è inasprito dalla fame. Il cubicolato ha sempre un punto interrogativo nello stomaco. Non mangia mai abbastanza. Giunti alla disperazione ugolinesca i reclusi danne fuori, urlano, bestemmiano e le guardie carcerarie li portano, magari a braccia, nei sotterranei, umidi, oscuri, puzzolenti. Chi non si sottomette è castigato a pugni, a pedate, a ceffoni, a urti contro la muraglia. le terra gli vanno sopra coi piedi. In piedi gli indeboliscono la cassa toracica. Da Viterbo sono stato trasferito a Sulmona, dove ho fatto lo <i scrivanello per sei mesi e dove mi sono buscato sei mesi di isolamento per alcune parole dignitose al Consiglio di disci- plina. Ma avevo torto perché l'uomo matricolato non deve fare osservazioni — neanche quando si tratta di salvarsi dalle insolenze o dai maltrattamenti di una guardia. Se c'è ancora la camicia di forza?. C'è, ma le hanno cambiato nome. E' una facezia dell'on. Paola, quello di dire, come ha detto ieri l'altro alla Camera, che la disciplina nelle carceri, dopo lo strozzamento del D'Angelo, è mitigata. La camicia di forza ora si chiama il cinto di sicurezza. E' un finimento di cavallo che avvolge e coercizza la persona a piegare a furia di giri di chiave che stringono. Martirizza il condannato più il secondo che la prima. E poi? Con la scusa che non c'è più la camicia di forza sono aumentati i casi di punizione. 1.a pena dell'isolamento non c'era. E la pena dell'isolamento vuol dire perdere il diritto all'ora d'aria, alla minestra e a parecchie boccata di pane. Non rimane più che l'acqua e la pagnotella. Si sconta la pena d'isolamento in una delle più terribili case di segregazione. Mi vi hanno condotto per traduzione, vale a dire con la catena dei condannati in viaggio che sosta direi quasi a ogni luogo di prigione e passa da un vagone cellulare all'altro fino alla destinazione. Una catena può essere di dieci, di venti, di cinquanta e più individui raccolti lungo la linea ferroviaria. La punizione, all'isolamento è tortura che nessuno può descri- vere. Anche se si è sani, se si é forti, se si é robusti vi Il galantuomo Nasi ha comparato coi denari dello Stato: un telescopio inglese, L. 450.— un binoccolo a prismi, L. 250.— un barometro tascabile, L. 60.— un barometro Nandet, L. 52.— un piede per il barometro, L, 5.— un apparecchio fotografico Goerz, L. 462.— un trepiede per l'apparecchio L 31.50 un ap- parecchio fotografico tascabile, L. 100.— un termometro, L. 12.— una calamita, L. 1.— un termometro da finestra, L, 4.50 — To- tale L. 1,428. .04
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