La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 11 - 26 marzo 1908

NAPOLEONE III 13 caso gli daremo la mano tutta quanta. Anche se, per spirito di gruppo, e per decoro radicale, voterk contro il governo, ecco là un ornino che non ci darò. mai il più tenue fastidio. \ Oli garba troppo lo scanno e, se ciurla nel manico, gliela fa- remo intendere. PETRUCCELLI DELLA CANINA. IL NOSTRO ALMANACCO DI GOTHA Na poleone III con le sue donne — La Pompa- dour imperiale che ha liberato la Lombardia. lo non ho mai capito Alessandro Dumas come dopo la morte della contessa Castiglione, una delle più intellettuali, delle più capricciose, delle più strafottenti e delle più belle donne che abbiano dormito sul guanciale imperiale di Napoleone III. Io l'ho conosciuta viva, dopo il disastro di Sedan, quando la Do Barry o la Pompadour del Cesare del nostro tempo incominciava a perdere gli splendori della sua bel- lezza opulenta. Campassl cento anni come Ninon di Lenclos, non dimen- ticherò mai la mia compatriotta che fu prima la favorita di Vittorio Ema- nuele, il re galantuomo, e poi una delle amanti di Badinguet, il vincitore di Magenta. In un salotto ella oscurava o feriva tutte le mondane imperiali : un pro- filo puro, degli occhi lunghi e lumi- nosi e pieni di ori voluttuosi, una bocca che attirava il bacio, un'abbon- danza di capelli che diveniva l'am- mirazione dell' ambiente, un collo slanciato, slegato con le linee che discendevano leggermente per fondersi nelle spalle impeccabil- mente modellate. Io non riuscirò mai a riprodurla. La sua gola libera di ogni freno era una perfezione audace. In un periodo in cui la crinolina deformava il corpo femminile, compreso quello Iella imperatrice Eugenia, la Castiglione aveva buttato via anche il busto come un inutile Sostegno del suo seno ardito e sodo. Le sue braccia e le sue mani e i suoi piedini sono stati immortalati da uno dei più illustri scultori dell'epoca. I modelli sono Stati ereditati dal signor Mario Tribone di Ginevra che mi ha permesso

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=