La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 11 - 26 marzo 1908

[2 quelle' grandes-beautèes del palcoscenico, del cati-chantant, della carrozza aristocratica che a quarantacinque anni non si sottomettono alla porcellanazione. E' finita, per loro. Ci •voleva dicevamo — pazienza e muso duro. Un uomo che vuol governare ha sempre una scappatoia ottima, sotto la valanga delle accuse: quella di dire: — In politica non è pos- sibile evitarle. Ne ha dovuto subire anche Cavour, anche i grandi politici inglesi, anche Bismarck! — E poi non c'era già, in Italia, il caso Crispi? — Crispi accusato e colpito dal plico cavallottiano, un uomo come Francesco Crispi, di cui anche i socialisti e Na- poleone Colaianni, dopo morto, dicono che fa un grandissimo uomo politico! Mettiamo da parte il dopo mosto e restiamo sino a che siamo vivi, al governo, dondolandoci. tra il si e il no, tra il bianco e il rosso, tra il verde e il nero, nella tranquilla zona grigia, in una neutralità di atteggiamento e di propositi che é la base più sicura per la perpetnità della buona fortuna ministeriale. Giolitti è tornato, domandando con tanta cortesia il permesso di aiutare l'ascensione della patria e degli umili, che tutti gli hanno Watt° in piena Camera quel famoso sorrisetto di com- piacenza. Qualcheduno c'è stato- nel silenzio impenetrabile della coscienza — coscienza, per modo di dire — che ha pensato: — Eccolo di nuovo. Ora si che ci si impanca per benino. Quel- l'uomo li non sbaglia. E poi con quell'esperienza! — Non ci vuoi molto a capire che Giolitti aveva compiuto il tirocinio dell'attesa e della preparazione da burocratico perfetto, da faccia di bronzo consumato — il che non vuoi dire che il bronzo fosse troppo scemato. — Giolitti é l'uomo che vuole restare al governo. Scevro di inutili capricci sociologici — beato lui! — di una cosa, nel volontario politico esilio si é impadro- nito: della conoscenza delle condizioni elettorali, comunali, prOvinciali e parlamentari del • bel paese. Quest'uomo si è co- struito, a tutto suo uso e consumo, una carta geografica-poli- ziottesca d'Italia. Là c'è molto entusiamo repubblicano e c'è una mano d'uomini che conservano in nome di Mazzini, di Garibaldi e cool via, il diritto ad essere deputati. Però è possibile, per queste e Tiene condizioni, di far subentrare una forza utile nel sottosuolo amministrativo, comunale e provinciale. Là i preti sono forti, usa non hanno mai preso parte alla lotta per la vieta pudicizia della tradizione vaticana. Ragion per cui hanno un deputato conservatore liberale, un pessimo sog- getto per la futura maggioranza, semplicemente perché è un onest'uomo e. e ei crede o. Bisogna solleticare i cattolici, bisogna suscitare in essi il bisogno della rivendicazione elettorale. Ottimo questo concertino democristo tutto nuovo: li farà ballare. Vino ai musicanti! Più in là s'è un giovinotto che promette bene. I-la tendenze radicali-sacchiane. Vediamo un po'. Così come si trova, non gliela, farebbe ad arrivare, Diamogli una speranza, un dito. Al •

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