La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 11 - 26 marzo 1908
Il in breve ad una laida e sfatta sgualdrina. Giolitti è colpito dalla più terribile accusa che possa uccidere un capo di governo. Mentre l'opinione pubblica, mentre la stampa e la Camera gli ondeggiano minacciose d'intorno e la giustizia dei tribunali non può non impadronirsi di lui, egli scappa, salvandosi dal gorgo enorme spalancatosi sotto i suoi piedi; e il gorgo si richiude subito dietro di lui. Poi passano due, quattro, sette anni. Giolitti è un nome che continua a suonare Banca Romana, Tanlongo, Lazzaroni, cricche 'di anticamera e di corridoio, sistemi grigi e viscosi di arrivismo e di favoritismo. Ma. in Italia si può sparlare a distanza di quattro passi di un ministro, di un deputato, di un letterato, di un banchiere, di un giornalista, e poi avvicinarglisi e strin- gergli la mano col più dolce dei sorrisi sulle labbra. Parche l'Italia è diventata il paese del caffè e del lungo pettegolezzo contro tutto e tutti, specie contro i sistemi, le forme, i metodi di governo. Ma la psicologia ,del caffè comincia e finisce nel caffè, dove tutti sono nel medesimo tempo amici e nemici, av- versari e consorti, e si tagliano i panni addosso e si fanno i complimenti e si abbandonano al più nero scetticismo o al più rosso entusiasmo di cinque in cinque minuti. Anche il giorna- lismo ha finito per subire la suggestione del caffè. I giornali patitici non hanno in fondo pii; opinioni; accettano quelle del momento, quelle del caffè, sorte dai vapori tepidi della chicchera solita, nel fumo delle sigarette, svaniti al primo aprirsi della vetrata. Il pubblico ha bisogno del caffè e i giornali del pub- blico, ragion per la quale accade che, in ultima analisi, i gior- nali compiano il loro dovere unicamente per mantenere la Minatici politica ai frequentatori del caffè. Per tutti gli altri, per il pubblico non frequentatore, per la strada o le piazze e la casa, c'è la cronaca. La cronaca basta al mondo che non vive nel caffè, dove si fa unicamente la politica. Giolitti é l'uomo dello Stato-Caffè. Ecco una verità che egli ha compreso subito. Siccome la politica (lei caffè non é perico- losa, come non è pericoloso il dramma a forti tinte, nommen quello rivoluzionario, per il buon ordine, Giolitti lo ha sempre lasciato sfogarsi. Dal caffè non s'è mosso mai nessuno per salire a Montecitorio a lanciargli il dardo mortale. E si che sarebbe stato possibile avvelenare il dardo! Paese pettegolo, politica, grigia e sgualdrina. Politica da caffè, giornalismo da caffè, cri- tica, censura, opposizione, rivoluzione da caffè, presidente del Consiglio sicuro. Ed ecco, dopo i sette anni, Giovanni Giolitti tornare, come un uomo nuovo. Non ci voleva molto — intendiamoci — ma ci voleva pazienza ed esercizio alla faccia di bronzo. La faccia di bronzo è italiana. Guai a quegli uomini politici che non imparano e materiarsi di bronzo la faccia; sarebbero come r'tFi
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=