La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 10 - 19 marzo 1908

3 o davanti all'ombra di Luigi XVI o mandato in frantumi dalle esplosioni o sviluppato come un immenso l'ungo purulento che rende fetida l'aria del regno. C'è una composizione di un orso bianco con la bocca spalancata che riassume il risveglio della libertà russa. E' con il popolo al suo fianco e la zampa sulla spalla dello Czar che impallidisce e poi c'è un altro Nicola co- lossale di ghiaccio che si liquefa. Io aspetto la rivolta dell'orso - russo e la fine dell'uomo che ha meritato tante volte la morte. **5 L' inchiesta parlamentare, in un Paese come il nostro, dove ci sono molti eufemismi e dove c'è poco coraggio civile, riesce quasi sempre un salvagente.- L'inchiesta sulla Banca Romana è qui che mi fa da testimonio. Il chiasso ha lasciato credere a un naufragio parlamentare. Pareva che i Crispi, i Nicotera, i Palizzolo, i Martini, i Di Rudini, i Fortis dovessero andare tutti alla fogna della corruzione. E' stata una pioggia torrenziale- che ha lavato via le macchie dei complici del saccheggio. ,Gli ono- revoli sono rimasti onorevoli. Eccone un'altra. Durante l'istruttoria penale contro Luigi Fa- villa, direttore del banco succursale di Napoli a Bologna, l'autorità giudiziaria ha dovuto fermarsi- davanti a Francesco Crispi circon- dato di reati comuni. Che cosa è avvenuto? Si trattava di un parlamentare e la Camera ha incaricato la solita commissione che smacchia o dà un colore ai peculati che non sembrano pecti- lati. E' rimasto un galantuomo. L'inchiesta Saredo è stata nel- l'opinione pubblica come lo sventramento morale di Napoli. Nessuno è morto. Sono rimasti o ritornati quasi tutti sulla' piattaforma pubblica più petulanti di prima. Il morto è il senatore che l'ha redatta e che è andato nella tomba inseguito dai vituperii maialeschi di tutti gli speculatori della vita pubblica. *** Tutto questo rivela un ambiente. Noi siamo ancora sui bassi gradini della scala morale dei popoli. La giustizia è nelle mani di magistrati sospetti, scorretti, avariati, ceni con la mano nel sacco. Tutte le volte che si dà una capatina negli uffici muni- cipali e governativi si trasalisce. Si trova che il verbo rubare è coniugato da tutti. Chi ruba sull'orario, chi con le assenze, chi con la fannullaggine, chi con la sottrazione, chi con il favoreggiamento. Dietro l'appaltare è sempre una mano buro- cratica che riceve. Abbiamo trovato più di un sindaco, più di un assessore, più di un consigliere dietro la vendita dei terreni per la costruzione dei nuovi quartieri. L'indulgenza parlamen- tare è areinota. Ha tollerato nel proprio seno un sottosegretario di Stato che ha saputo far entrare nell'archivio governativo un documento che ha truffato un milione alla cassa statale per

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