La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 10 - 19 marzo 1908

dormendo, non punga ostacoli al suo pia i. Ma la moglie, veglia e sorveglia, ed ecco Massimo costretto all'ultimo momento a legare ed imbavagliare la moglie del cantoniere perchè non faccia lei quello che non può fare il marito. Ma, ridotta all'im- potenza la donna, dimentica la, ragazzina; la ragazzina astuta che ha tutto Visto, tutto compreso, e che, inosservata, scalando una finestra — anche lei! -- scende in camicia sulla via fer- rata, impugna una rivoltella per tenere in iseacco i malandrini, ed agita il fanale rosso gridando al treno .che sopraggiunge rombando e sbuffando: « Ferma, ferma! ». 11 treno s'arresta, i manigoldi scappano, il sipario scende, ed il pubblico delirante scoppia in una tempesta di applausi, acclama alla piccola eroina ed impone con sì alte grida il bis della scena, che gli attori in tutta fretta si ricompongono, cadono nuovamente in letargo, si lasciano ancora legare ed imbavagliare, la macchina ubbidiente rifischia, risbuffa, ricomparisce, la bambina in camicia si ripre- cipita dalla finestra ed ecco salvata un'altra volta la vita a non so quante centinaia di viaggiatori ammucchiati in quel treno di carta pesta. L'ultimo atto naturalmente, segna il castigo del colpevole ed il trionfo dell'innocenza, non senza altre scalate dalla finestra, altre trappole montate e smontate e denunce di forzati credute senza obbiezioni da„ un compiacente poliziotto che ha fretta conio noi di punire il teppista dell'alta società di redimere il disgraziato Blondel e di far felice la sua fedele Paolina. Ma io mi domandavo osservando questa frenesia di pubblico che, come beduini assetati nel deserto, beveva tutto, anche gli scoli delle cisterne, osservando questo pubblico che non si sor- prendeva di niente, che non rilevava nè le assurdità nè le incongruenze nè le inconseguenze dei fatti, delle situazioni, dei personaggi, mi domandavo se non fosse possibile creare un teatro pel popolo, che pur mantenendo una essenza fortemente drammatica, dspettasse meglio la logica ed il senso comune, la verità o la verosimiglianza... Mi dava come Un senso di ama- rezza veder seinpata tanta fres:Mezza di entusiasmi, tanto desi- derio di giustizia, tanto odio e tanto amore per una così balorda e funambulesca azione scenica... Mi dava la stessa amarezza e lo stesso sconforto che provo talvolta assistendo agli atti di sincera fede e di devoto abbandono delle anime pie, per quella grande menzogna che è la divinità... Ma pure essi non sanno, e nella loro ignoranza è una germinazione assidua di giocondo stupore, e nella loro ingenua semplicità essi sono forse più felici di noi... RuzzANTE. Durante i rumori della crisi Nasi ha fatto portare dal mini- stero al proprio domicilio una statua, un orologio, due quadri (portati al (lomicilio del Lombardo) e un apparecchio telefonico mobile.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=