La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 10 - 19 marzo 1908
2 Certo che questi' vantaggi non, possono ottenersi senza danno. L'educazione crea esigenze e necessità, irrequietudini e scon- tenti che forse la massa ignora. A vedere come gli spettatori del Verdi trepidavano d'ansia e di commozione all'ingenuo e sommario svolgersi di un dramma imbecille, c'era anche .da domandarsi se noi gente, colta e raffinata, siamo capaci d'emo- zioni altrettanto vive e profonde, innanzi ai capi lavori Veri dell'arte. lo intanto rimanevo sordo, freddo, insensibile, assistendo a (mesti Teppisti dell'alla socilit che eccitavano in così strano modo i miei vicini; che dico insensibile! mi sentivo come sme- morato, inquieto come se non capissi ' come se quelli che ap- plaudivano e si entusiasmavano con tanta foga si burlassero di me.... Atti brevi, scene rapide e movimentate, psicologia semplice e rudimentale in questo drammone a 'successo. I farabutti si sve- lano alle prime battute. Se non possono mostrarsi subito per quelle canaglie che sono in un colloquio con qualche complice, si affrettano a tradirsi con degli" a parte, rivelatori: E', ad esempio, un nipote che sospira la morte dello zio per carpirgli l'eredità?: « — Come stai caro zio? — Bene, grazie, nipote mio! — Quanto ne godo! (fra sè) Penserò ben io a metterti sotto terra! » Non occorre di più, perehè il pubblico sia illuminato sul malvagio carattere del signor nipote. Nei Teppisti dell'olia so- cietà, io men che non si dica, si sapeva che una signorina: Paolina aveva sposato per riconoscenza un vecchio conte pur amando di purissima passione un bravo Giorgio Blondel, e si sapeva insieme che un giovane marchese Massimo di Brescè, farabutto autentico, mentre agognava la grossa fortuna di uno zio, tentava sedurre l'aolina che gli resisteva come un quadrato di ulani. Massimo che sa l'amore di Paolina per Giorgio vorrebbe sbarazzarsi del rivale, ma in qual nodo? Semplicissimo. Una notte che i due amanti si trovano insieme, il marchesino am- mazza il marito di Paolina. 1.'assassinio non passa senza un grido dall'arme, accorre gente, si trova il vecchio morto, si trova Giorgio nascosto; il giovane tace per cavalleria, Paolina non parla .per paura... il tiro è fatto. Giorgio si guadagna i suoi 20 anni di galera e Massimo non teme concorrenti. Bilancio di questo primo atto: un assassinato. Al secondo atto c'è un altro morto o presunto morto in scena; lo zio di Massimo è steso sul letto; ardono ai lati i quattro ceri tradizionali, e la serva in un canto prega pace per l'anima sua. - Arriva Massimo bramoso di entrate in possesso dei beni dello zio quale unico erede legittimo; cerca con ansia giustificata il testa- mento; ma ahimè, che trova mai? lo zio non gli ha lasciato il becco di un quattrino; tutta la sua sostanza deve passare-- o capriccio incredibile! — a Paolina ch'ebbe sempre pel vecchio una tenerezza filiale. ed a quel bravo Giorgio che Reont4 la sua
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