La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 10 - 19 marzo 1908

TOLSTOI 14 affrettò ad aprirgli la portiera, ma lo studente senza muoverti gli disse: — Giungo espressamente da Mosca e devo parlare senza in- dugio a sua eccellenza il ministro. Ditegli che sono un inviato di sua altezza il principe imperiale. L'usciere fece una curva. — Per ora è impossibile, perchè il ministro si è coricato. — Annunciatemi; sarò di ritorno fra cinque minuti. L'inviato d'una Altezza non poteva fare anticamera. Non appena fu di ritorno il portiere lo ricevette con un profondo inchino, le portiere si apersero sul suo passaggio e Balmachelf sbarazzatosi della ricca pellicCia,si mise a togliersi guanti avviandosi verso il gabinetto del condannato a morte. Pareva di casa. Si aggiustò gli occhiali sul naso, si toccò il petto come per far cadere la cenere del sigaro che aveva fu- mato, poi passò nel gabi- netto del, ministro tiran- dosi dalla montura la grande busta dai timbri del gran duca. Il ministro era nella sua poltrona. Intanto che la disliggellava h a doman- dato all' inviato straordi- nario qual' era, lo scopo della sua missione. — Piccolo, diss'egli, to- gliendo dal portafoglio un piccolo revolver. Da parte dei cinquecento studenti che marciscono nelle pri- gioni, aggiunse senza dargli tempo, di sfuggire alle sue palle. Proprio all'ora del banchetto eh' egli doveva dare al suo sovrano i necrofori lo conducevano al cimitero. L'audacia di Balmacheff fece passare un brivido per il corpo del sire del Palazzo d'Inverno, ma non fu che un brivido. 11 posto di Sipyagliine venne preso da von Plehve. Il primo suo atto fu di vendetta. Sottopose Balmacheff alla dieta del pesce senz'acqua e all'obbligo di passeggiare continuamente per impedirgli di dormire. Così quando il consiglio di guerra lo ha condannato a inerte è stato per il povero studente un sollievo. Von Plehve, preso dalla mania di tutti i ministri dello czar, ha fatto massacrare gli ebrei, bandire i finlandesi, ha perseguitato i polacchi, ha deportato in Siberia, ha fatto fia,gellare i paesani,