La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 10 - 19 marzo 1908
11 cilia per punirlo di avere sguinzagliato il terrorismo imperiale contro coloro che non aspiravano che a un po' di libertà di stampa, a un po' di suffragio universale e a un po' di costitu- zione. C'era intorno a Nicola la simpatia che si accorda a tutti i giovani. Ma é stata una disillusione. L'autocrazia non è demo- cratizzabile e nazionalizzabile. Non può elevare il popolo, a na- zione che condannando se stessa alla morte. E' bastato leggere il manifesto della sua ascensione del 26 febbraio 1895. E' la concezione di un microcefalo. Nessuna parola generosa, nessuna idea pacifica- trice, nessun cambia- mento. Le sue grazie sono state di perdonare i colpi di nagaika ai paesani che non ave- vano‘pagato le imposte al fisco e di far rientrare alcune centinaia di de- portati, assegnando loro una residenza ammini- strativa, vale a dire di confino. Il suo trono ha inco- minciato a inafflarsi di sangue il giorno della sua qncoronazione nella storica cattedrale di Mosca. I preparativi per le baldorie imperiali sono costate 250 milidn i di lire. E' abitudine del « pic- colo padre » che s'inco- rona d'invitare i contadini a i quali fa dare una focaccia, una botti- glia. di vocika (acquavite) e un rublo, tutto ravvolto in un fazzoletto sul cui fondo è la faccia del o uovo imperatore. liti accorsi all'invito sono stati più di cento Mila. Non si sa chi abbia dato il falso segnale della distribuzione. 'fitti o quel mare di uomini e di donne si è increspato. Le crespe sono diventate onde, le onde cavai- ioni e la fiumana divenne infrenabile: A metà, strada nessuno sapeva che c'era un profondo fossato pieno d'acqua. Le masse di dietro che non vedevano l'ostacolo non hanno cessata la corsa impetuosa e il fossato si è riempito di quattromila e ottocento cadaveri rovesciati gli noi sugli altri e di non so quanti con s le gambe rotte, con la testa fracassata. con i piedi e le mani slogati. Per noi che non siamo imperatori, il lugubre avveni- mento ci avrebbe attristati e ci avrebbe obbligati a sospendere le feste. Nicola II non ha avuto neanche una parola di rincre- scimento Per I'ecatombe o lì s ua al fa Sera lui danzato al ballo
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