La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 9 - 12 marzo 1908
7 si fa aspettare un'ora e i berlinesi lo ringraziano con un ap- plauso quando giunge. Alla imperatrice non dedica che poco tempo e anche questo più di notte che di giorno. Per non divulgare fandonie mi sono assicurato delle occupazioni imperiali leggendo i bollettini quo- tidiani di corte. Le giornate più faticose sono queste: ore 8.15 Rapporto del capo del gabinetto militare — ore 10.30: Rapporto del cancelliere — ore 12: Udienza agli ufficiali promossi — 1)(3:»tizer in vagone — ore 2: Partenza per la caccia sui pos- sedimenti del conte Furkerton. — Mezzanotte: Ritorno al Nuovo Palazzo (Potsdam). In un altro giorno — Ore 9: Rivista del reggimento al campo di Bornsteter — ore I Dejeuner alla mensa degli ufficiali — ore 6: Pranzo agli ufficiali della guardia del corpo — ore 12: Rientrata a Palazzo. Bevuto un whisky. Alla una russava. Per trovare le sue passioni di cuore non bisogna cercare nei libri di Bigelow — lo storico cortigiano degli Stati Uniti d'Ame- rica che ha raccontato quello che gli ha detto o gli ha l'atto dire l'imperatore. Ma nei diarii dell'alta servitù disgustata, dove sono i pettegolezzi, le paginette scollacciate delle violazioni coniugali, le sue furie tempestose, la sua tracotanza militare e le sue idiosincrasie mentali. E' il valletto che va e viene dal suo gabinetto di lavoro che conosce le sue favorite o le sue amanti o le sue conoscenze momentanee. Perché l'imperatore ha l'abi- tudine di solcare il suo enorme e brutto scrittoio di fotografie femminili, fotografie che passano sulla caminiera quando i ca- pricci non sono pia della sua fantasia e che scompaiono com- pletamente quando esse spariscono dalla scena della sua vita. Una delle fotografie che hanno suscitato i dispetti e anche le collere dell'imperatrice è stata quella della duchessa d'Aosta, nata Letizia Bonaparte. Il marito se la teneva davanti ammi- rando intensamente il petto cbperto solo di un magnifico collier di perle. L'imperatore ha giustificata la sua predilezione dicendo (l'essa gli ricorda sempre l'imperatrice Giuseppina, nonna della prin- cipessa. Ed io gli credo, tanto pii, che so ch'egli adora le donne dalle forme opulente. Le altre che conservano la nicchia di favorite sono (o erano) la duchessa Wladimir, la lady Dudley e la Maria di Edimburgo, tre bellezze spettacolose. Le sue giornate sul mare del Nord', a bordo del suo yacht, hanno fatto parlare molta gente. E per questo che si sa che dopo Dio, per il quale regna, nella sua esistenza è la fenimina. All' imperatrice hanno inse. gnato che un'imperatore non può essere di una donna sola. Trivialità buona per gli operai. Ma le lezioni non le hanno impedito di nutrire rancori contro coloro che vanno o andavano nel mare del Nord con l'augusto marito. Uno dei più odiati è stato llerbert Bismarck, il figlio del gran cancelliere. Ella la detto alle dame d'onore un giorno che le hanno domandato della sua tristezza:
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