La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 9 - 12 marzo 1908
3 • sacrare le folle. E' il granduca Michele, fratello di Alessandro li, che presiedeva il consiglio dell'impero. 11 granduca Vladimiro è un'altra arpia dell'impero di centotrentamilioni. Egli è un ter- rorista imperiale. Dove passa, dove vive, ci sono cadaveri. E' • colui che ha incaricato Trepalf di fucilare tutti i malcontenti. Chiama il popolo « la gran bestia » e la sua moralità come uomo e come marito è postribolare. Il granduca Alexis, quarto figlio di Alessandro II e zio dello Czar. è una figura di tutti i bagordi parigini. barante la guerra coi Giappone si dice ch'egli abbia mangiato la flotta prima che la distruggesse l'ammiraglio 'rogo. Il granduca Sergio è morto giustiziato da una bomba. Per i suoi delitti meritava una morte meno violenta: Egli avrebbe dovuto morire in una casa di pena della Siberia. Colto nel collegio militare come sodomita, stato bandito dal regno da Alessandro III e richiamato in patria, con gli onori e gli appannaggi « dovuti a ai principi: da Nicola II. Ha rubato i milioni della Croce Rossa e ha svaligiato con la corruzione l'aristocrazia industriale. 'Egli è autore dei massacri degli ebrei. li granduca Costantino sa• stare a cavallo e spendere a briglia sciolta. Nicola Nicolaievitch, il granduca per il quale sono andati al patibolo ieri l'altro sette eroi della risurrezione russa, chi è. se non un dissoluto, una tigre reale, un ammazzagente, una piovra insaziabile del tesoro pubblico? Con tanta reazione moscovita l'autocrazia ha i giorni contati. Nicola II, che ha versato in pochi anni più sangne di tutti gli czars che lo hanno preceduto, o perirà strangolate dai suoi rana-ignari o dalla gente di corte come Alessandro I, o sarà travolto nella sollevazione generale con le sue icone miracolose e la sua pazzesca impresa di coercizzare tutte le teste russe a non aver che un'idea o una Volontà: la sua. I sintomi della sua fine .sono nel suo ultimo atto. Egli ha sfidato tutta la nazione piegata dal dolore chiamando a palazzo Doubrovine, il capo dei massa- cratori, l'ignobile capitano delle bande nere, l'autore responsa- sabile delle abbominazieni commesse dai « veri uomini russi », cioè dagli assassini degli israeliti, dagli uomini che hanno ucciso figlie, ragazzi, bimbi, vecchi, giovani. Ah la strage, la orribile strage di Doubrovine ! * *. Il mio tavolo è pieno di avvenimenti. Si è attentato alla vita dello scia di Persia, si è attentato all'esistenza del presidente della Repubblica Argentina, c% stato un meeting d'indignazione a Parigi contro la politica coloniale del governo di Clemenceau, c'è la piattaforma inglese pigiata di oratori contro la Chiesa di Stato e tuttavia sono turbato dalle visioni tragiche di sette cadaveri dai quali mi pare esca l'angoscia che pesa sull'anima russa. questa .acquiescenza europea, questa accettazione gene- rale della cosa giudicata, questo stato d'animo che si chiama
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=