La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 9 - 12 marzo 1908
• La Borsa che ha l' aria di essere il mercato del denaro è il quartiere ge- nerale dei fiIibustieri del- l'alta e della bassa finanza. Vi si vedono di tutte le facce. Falliti e non fal- liti si dànno di gomito. Gli uni non hanno ripu- gnanza degli altri. Ven- dono e comperano cotone, caffè, pellami, ferro e ogni cosa che abbia un valore industriale e commerciale. In verità non vendono nè compe- rano. Non giocano che sulla differenza. Scommettono sul rialzo o sul ribasso di una data merce che avverrà fra quindici giorni o un mese. La distruzione dunque fra ribassisti e rialzisti è sciocca. Gli uni valgono gli altri. Sono ÍÍ ì tutti parassiti. Il panico " :‘ P dell'altro giorno è poi in- i comprensibile. Che cosa dovrebbe importare alla gente Se io deprezzo il ti- tolo A o il titolo B o spargo la voce che l'industria tale Borsa sformata PAOLO VALERA Direttore. GALIMBEETI GIUSEPPE, gerente responsabile. Stabiliment.o Tipogralico di Cono, e GuEa1ir.,1 - Via S. Pietro all' Orto, 12 - Mil 1110 28 Borsa in pieni affari oisiwirr 010 o tal'altra è in cattive acque se il codice della Íi - diffamazione è a disposi- zione di tutti i danneg- giati? Se le dicerie dei deprezzatori o dei rincaritori di titoli o di industrie dovessero pesare sulla vita pubblica, tutti i bot- tegai dovrebbero aver diritto alla protezione statale. Ridicoli!
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