La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 9 - 12 marzo 1908

li trascinato di tratto nel pur lurido fango. Fu una sorpresa e uno sgomento. Esisteva è vero negli ultimi tempi uno sparuto nucleo di avversari dell'opera del Nasi ministro; ma questa avversione verteva pili su la forma e sui modi di esplicare l'alto ufficio che sulla sostanza. Questo piccolo gruppo accusava il Nasi di autocrazia, di egotismo, di megalomania, e a Trapani si diceva ch'esso era formato di scontenti o d'insoddisfatti in pretese impossibili. Questo nucleo adesso è ritornato pili nasiano di prima, e nessuno, tranne tre o quattro, il Gino dei Nobili, il notar Di Vita, il Valenti ora arrestato perchè aggressore del- l'avv. Landieina e qualche altro, nessuno, neanche i socialisti, sono adesso avversari del Nasi. Il capo di questi anzi in un colloquio privato, mesi addietro ebbe a manifestarmi il rincre- scimento più vivo per questa dégrifigolade nasiana : « Se Nasi non fosse intoppato in questo pandemonio, mi dichiarava, il partito socialista in provincia di Trapani sarebbe grande e po- tente, e a palazzo Cavarretta a quest'ora stederebde un'ammi- nistrazione socialista. Era cosa stabilita ». Nessuno dunque dubitava delffintegratezza del Nasi, e quan- tunque l'opera sua ultima di ministro sfuggisse — a tanta di- stanza dalla capitale — ad un'analisi accurata, pure non c'era modo di poter sospettare. Le accuse furono un colpo di folgore. Si rimase atterriti, sorpresi, e per un pezzo; poi, quando lo spavento e lo stupore esiliò dagli animi, si pensò a una vendetta politica. Il pensiero riruggiva da ogni altra ipotesi, dati i pre- cedenti, chiari e noti a tutti, e del resto varie circostanze av- valoravano tale supposizione. Si aggiunga che la vita del Nasi fu sempre coerente alla sua povertà negli ultimi anni, povertà conosciuta e constatata da tutti i .suoi cittadini. La sua « villa allo scoglio » è una meschineria, e il suo mobilio, e le chinca- glierie, e i ninnoli, e i quadri, e le pitture ai muri son tutti doni dei suoi elettori, e parecchi godono di un sequestro non meritato. Povertà dorata dall'orpello se si vuole, ma povertà vera sussidiata da continue volontarie tasse, da plebiscitarie periodiche sottoscrizioni pubbliche che durano (la qua Wanni e che hanno confortato l'esilio, e hanno lenito i bisogni del vivere e le spese della lunga preparazione dei difensori 0,1 processo. Non erro nell'affermare che questo popolo tra panese, tanto bistrattato ed insultato di (presti giorni, darebbe l'anima sua, il suo corpo per Nunzio Nasi, e di tanto sentimento, di tanto spirito di abnegazione e di difesa dell'infelice, non so quaraltro popolo Corse saprebbe dare prove consimili. Per Trapani, per i trapanesi Nunzio Nasi è illibato, è inno- cente da ogni colpa, è sempre la persona onesta. Sarà idea falsa ma idea profonda, che ha radici salde nel cuore, che niente Può svellere. Idea rafforzata, convalidata ad arte durante questi lunghi anni di interregno, da persone deliranti, da fanatici, da 'interessati, ma per questo appunto rigida e, forte come rocca che non crolla.

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