La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 8 - 5 marzo 1908

11 nei momenti difficili, assai più del Vangelo — il grande Iibro della quintessenza chiesaiuola. Ci ha messo del tempo ad ac- corgersi che i Minocchi, i Semeria e i Murri sono tre reprobi della chiesa, ma infine c'è riuscito. Egli ha capito che i tre mo- dernisti sono a loro modo dei ragionatori. E la religione che si discute non è più religione. La religione è come la strego- neria. O accettarla come è o rinnegarla in blocco. Non ci sono vie di mezzo, non ci sono transizioni. O l'esistenza di Dio o la strafottenza laica. La scienza positiva conduce a Renan, lo spi- rito scientifico alla ricerca e la ricerca alla negazione di tutto l'edificio delle credenze cristiane. Prostrati, bisogna adorare Gesù Cristo con tutta la sua storia, con la madre che Io par- torisce e rimane vergine, con le sue passeggiate a piedi sulle acque, con le sue moltiplicazioni dei pesci, o tirarlo giù dalla croce della leggenda e sfigurarlo e mutilarlo e lasciarlo in terra come una carcassa senza fede e senza contenuto per l'adora- zione. E allora si fa il Renan. Si butta via la sottana e si in- dossa la redingote. E allora si fanno le esequie al Gesù della montagna di Nazareth e se ne fa un altro come lo Strauss. Bi- sogna scegliere. O si créde che il figlio di Dio è Dio stesso o si crede ch'egli sia il figlio del falegname. Non dubbi. E i tre modernisti sono pieni di dubbi. Son scet- tici, sono irreligiosi, più irreligiosi del pubblico. E il papa ha fa,tto bene a togliere la messa al padre Minocchi e a sospen- dere a divinis Murri. Solo non si capisce perché egli non abbia fatto subire al Semeria la stessa punizione inflitta agli altri due. Forse perché è più stupido. Immaginatevi ch'egli si crede in pieno medio evo. Egli vorrebbe che si rinnovassero le pa- gliacciate religiose sulle piazze come una volta. Vorrebbe delle funzioni « sacre», « in città e in campagna», con della «buona musica popolare », dei cantori e delle cantatrici « educati dai parroci » e messi in domenica su un gran palco in mezzo alla . piazza... Stupido! saresti preso a legnate. Leggi il tuo compagno Murri, il quale anche lui si atteggia a riformatore della Chiesa e intanto che la riforma la circonda di ridicolo e rende il pubblico fedele acattolico o ateo parlandogli continuamente di fiacchezza della fede, del « Soprannaturale spurio e maligno », della « edu- cazione laica e pagana delle nuove generazioni. Il papa non vi vuole e ha ragione; l'unità della Chiesa non è possibile che coi misteri. E voi, discepoli di Arturo La- briola, nè secolari nè sacerdoti, siete per il Cristo e il suo tempie la peste. Coloro che vogliono essere col Salvatore devono cro- cifiggere le loro carni, e con le loro carni i loro vizii, 'e con i loro vizii il loro cervello. Il materiale cérebrale è della dinamite che fa saltare in aria il cteposito della fede. Non avete scelta. O spretatevi come ho fatto io o ritrattatevi e piegate al modello di tutte le santità: a Leone X, il vostro tiranno. Gli anfibii, mi sono troppo odiosi. L'ipocrisia non mi piace. Se l'abate Loisy non crede più nella divinità di Gesù Crisìo,perchè

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