La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 7 - 27 febbraio 1908

che il nasismo è un po' dappertutto: nei ministri, nelle burocrazie • alte e basse, nell'esercito, nella marina, nella magistratura, negli uomini d'affari, nei consigli comunali e provinciali, nelle amministrazioni ospitaliere, dappertutto dove è il danaro. Tutti corrono al denaro, tutti ne seno assetati, tutti hanno per esso rapi- menti e adorazioni. Il danaro, è la febbre che tormenta ogni classe. Si vuol vivere agiata- mente, lussuosamente, con i minori sforzi, con , spreco di poca energia. O nasismo, tu solo im- peri! Tu sei nel sangue nazt•nale. O principi dell'ironia, o duchi dell'invettiva che punisce i malfattori della vita pubblica a correre per i secoli come fara- butti, o intellettuali che sapete fucinare i sostan- tivi che scuoiono e la- sciano senza riputazione i suggitori del latte della grossa ' e grassa vacca nutrita dai contribuenti, datemi unaparola duttile che si attorcigli al collo del nasismo e lo stran- goli. Io non ho che urli. Io non ho che fischi, lo fischio come in Francia il popolo fischiava Grévy che incarnava il yvilsonismo all'Eliseo. Io non ho che parole fiacche. Io non so che allacCiare Nasi a Constans. Nasi a Builiaut, Nasi a Lesseps, Nasi agli alti fi/ous della sfrontatezza, della immoralità e del fango, lo non so che appaiare due sillabe a due sillabe! Nasi é Wilson — due ditte per i Ikontoni dei bagni penali. E' poco per tanto disonore sociale! VAUTRIN. Andremo a imparare la storia dai Santini e dai Mantovani alla Camera. Grioli e Tazzoli erano, è vero, preti che sono an- dati al patibolo per una idea nazionale. Ma il papa li ha scon- fessatl e spretati con la. scellerata cerimonia della svestizione! la mia gioia...

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