La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 7 - 27 febbraio 1908
25 Nasi » il trapanese avv. Cristofaro Ruggero, ha gridato: « Citta- dini! Oggi, dunque, il popolo siciliano farà sentire la sua voce in mille coniizii. Perchèr» Perché si levi « tanto alta da farsi udire lassù, in alto, come l'eco formidcbile di una protesta contro i mistificatori della coscienza nostra ». « Se il figlio pre- diletto di Trapani, geme tra i ceppi, tormentato dai nuovi strumenti dell'inquisizione politica italiana, la madre diletta di Trapani, in grainaglic.. Trapani è memore e grata. Io sento in questo momento che l'anima di Nunzio Nasi palpita insieme alla nostra: eg.i che tanto ama l'isola nostra; egli che è orgo- glioso di essere soltanto colpevole di questo amore senza fine... « Gli insegnanti di Trapani per Nasi: Colleghi e colleghe della L'accanita persecuzione contro l'illustre siciliano, depu- tato di Trapani, se non ha Mosso a sdegno tutti gli onesti, più vivamente ha toccato l'animo nostro, che deve ai fanciulli parlare ogni giorno di verità, di giustizia, di amor di patria. E poichè appare manifesto che si vuole ad ogni costo soppri- mere l'uomo che tanto bene apportò alla classe magistrale... » Basta! Tutte le associazioni hanno proclamato la gran liositit, di Nasi e inviato telegrammi ai deputati, a Marcora, al re, ai ministri, allo stesso Nasi, denunciando l' inasprimento della detenzione di Nasi, acclamando martire siciliano il grande tra- panese, facendo voto che termini il martirio, dichiarandosi con- vinti -della per,ecuzione calunniosa contro l'on. Nasi ». Lo stesso Giornale di Sicilia che esce in Palermo da 47 anni, occupandosi di Nasi parla della e nervosità, dei Catoni delf estrema sinistra » e dichiara che l' arresto del grand'uomo ' della moralità trapanese è « una flagrante illegalità ». Nella letteruccia dél marchese Carlo di Raffini, con quindici anni ili vita parlamentare, c'è molta prudenza, ma crede che la « que- stione Nasi dovrebbe essere risolta nel senso più umanitario e politico, poichè non è buona politica quella che fa di un . imputato una vittima ». Grazie. La Voce di Trapani non si occupa che di Lui (raccomando la maiuscola). In ogni pagina si trova la « valanga di fango che si rovescia sulla testa «- del personaggio che i più tarlati parlamentari e i più logori e rabberciati burocratici e i più volgari pennivendoli tentano di insudiciare ». In un articolo il « martire » diventa un Uomo, con una maiuscola elefantesca. Peculato! vergogna per l'Italia! Udremo la voce del « Giusto » al Parlamento La Provincia, organo dei comuni dell' Isola che si pubblica in Palermo, ha una lettera a caratteri sesquipedali diretta a Lui. « A dirti che ti credo innocente mi parrebbe farti offesa. Animo orgoglioso e fiero potresti forse commettere un misfatto eroico per una grande idea, non mai una bassezza. « Colpevole sei, come lo fu Crispi, di megalomania classifica; ammalato sei della febbre mediterranea che ti fa sognare l'Africa 3 orde; tu, siciliano barbaro, -hai misconosciuto il tuo tempo,
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