La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 7 - 27 febbraio 1908

18 legge di Toro che autorizza la ricerca della paternità e che dà diritto al figlio riconosciuto di portare il nome del padre e di ereditare nelle stesse proporzioni dei figli legittimi? Ecco il problema davanti ai giudici madrileni. Ma da quello che è stato pubblicato nei giornali spanuoli si vede chè i tigli naturali non sono ansiosi di conquistare il titolo di principi di Borbone. Loro si contenteranno di una buona somma che li metta in condizioni agiate. Prima si con- tentavano del mezzo milione che era stato depositato dal padre a favore dei minorenni nelle mani di un banchiere andato in t malora con un po' del loro capitale. Adesso ché ci sono di mezzo avvocati come Labori, i quali sanno trarre oro dallo scandalo reale come da una miniera, Alfonso XIII dovrà pagarne parecchi dei mezzi milioni. Il riconoscimento dei bastardi è stato fatto in un modo troppo solenne, perchè i difensori di Corte riescanò a sconfiggerli. Prima e' è il padre Bonifacio Marin, cappellano confessore della regina Isabella lI, madre di Alfonso XII, stata espulsa dalla Spagna come una sovventrice e una aizzatrice del carlismo d' allora. Egli ha firmato come testimonio della nascita di Al- fonso Sanz, al consolato di Spagna, a Parigi. Poi ci sono le 500 000 lire depositate a favore degli impuberi, Alfonso e Fer- dinando Sanz, sotto il controllo di un alto dignitario di Corte. La fine non è lontana. Fra pochi giorni udremo se ha vinto il fratello leèittimo o i fratelli illegittimi. Ma a noi basta sapere che gli uomini della reggia sono più in-morali, più infedeli, più porci degli altri. Non appena si rimescola la loro vita interna si è obbligati a virarsi il naso o a inorridire. Senza uscire di casa nostra abbiamo in tutti i gifirnali il « re martire appaiato con una pitocca, con una femmina che poteva essere il marciapiede degli uomini, ma non un boccone reale. Ma è così. Questi privilegiati della vita che possono delibare tutte le Cleopatre non trovano godimenti che sui campi di tutti. Era così anche suo padre, sceso nella tomba come il padre della patria. Ma di -loro a suo tempo. Per ora mi contento di dire che Alfonso III farà come il padre, Alfohso XII, e i cmn ladanos continueranno il sisterha della successione per trovarsi alla presenza di Alfonso XIV, nè peggiore nè migliore degli antecessori. IL DIPLOMATICO. • • Sia disfatta o vittoriosa la mozione Bissolati sulla laicizza- zione della scuola, l'incendio che distrugge la religione ingigan- tisce di ora in ora. I pompieri della chiesa non bastano più a spegnerlo..

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