La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 7 - 27 febbraio 1908

ALFONSO XII 16 del '73, il curato che in nome Mi Dios p di don Carlos eG setliniu faceva fermare i treni, svaligiare i passeggieri, predare i luoghi che attraversava, assassinare la gente che non si buttava nel cardsmo, sg oz z a re le popolazioni dei cosidetti centri ribelli e fucilare uomini e donne che gli sembravano sospetti, se non fosse ora a casa del diavolo si dispererebbe di avere compiuti tanti delitti per un bagasciere come tutti gli altri della specie reale. -Gli avvocati dei bastar di di Alfonso XII, pur avendo la lingua frenata dal bisogno di. proteggere i loro clienti, rifanno a pezzo a pero, per noi posteri, la figura tel padre, il quale aveva il faux ménage accanto al ménage reale come Luigi XV. Per sua moglie, Maria Cristina, ancora viva, non deve essere un piacere udire la lettura delle infedeltà maritali. Ma ELENA SANZ poi se si pensa che anche lei è del mazzo delle Ortensie e delle Montijo, la compas- sione diventa una punta di cinismo. Il sottovoce intorno alle gonne di Cristina è che durante gli amorazzi del marito ella fosse pazzamento. innamorata, come la regina Vittoria, del suo groom, del suo footman, del Suo valletto, del suo .Iohn Brown. Ma entreremo nel sacrario delle sue virtù coniugali in momenti più opportuni. Ora non ho posto che per il di lei consorte. Dicevo dunque che Al onso XII concubi- neggiava con Elena Sanz, descritta dai cortigiani del falso -santuario •domestico come una delle donne più fascinose del palcoscenico lirico. Carne opulenta, occhioni luminosi, braccia possenti, cosce che face- vano tremare il pavimento. Gli stesi individui che me l' hanno presentata come -una bellezza e una cantatrice di- fama mondiale, giurano che la favorita del palco- scenico diventando la favorita del re ha rinunciato a 200.000 lire l'anno. La sua gola era paragonata a quella della Patti. La tresca è durata sei anni, dal '79 all' epoca in Cui Alfonso è morto al Pardo mormorando: — Figli miei! miei figli!

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