La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 6 - 20 febbraio 1908

4 - Ebbene? k andato tranquillamente a tavola, dove forse ha fatto crasse risate, pensando che ci sono ancora onorevoli che lo prendono sul serio, invece di boycottarlo tutte le volte che apre bocca, abbandonandone 1' aula. Cesare Loinbroso ha distrutto Coccapieller con uno studio che ha fatto diventare ridicolo il coccapiellerismo. Perchè non fa altrettanto con il Santini per liberarci dal santinismo? lo mi sottoscrivo per cento copie. Mi rincresce proprio di essere fra i dissidenti sulla questione del riposo festivo per i .giornalisti. Ma io non so che farci. C'è come in me una ripugnanza invincibile per il privilegio. Ma perchè escludere dalla legge una classe che non differisce in nulla dalle altre classi? O che forse il giornalismo non è una industria come quella della seta e del cotone e del ferro? E non è intollerabile che vi sia in uno stesso Stato la coercizione legale per lo speculatore di un dato mestiere e la libertà, asso- luta per lo speCulatore di un altro? lo domando agli domini tutti di sapermi dire la differenza che passa fra lo stabilimento dell' industria giornalistica e lo stabilimento dell'industria serica, o dell'industria navale o di qualunque altra industria. No! no! il giornale non è pii,' indispensabile di un abito o di un paio di scarpe o di una carrozza o di una cazzeruola o di qualunque altra produzione. E se il riposo è igienico e utile per i lavoratori di tutte le altre speculazioni, perchè non deve essere igienico e utile anche per i miei colleghi che consumano

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