La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 6 - 20 febbraio 1908

2 di Bismark, ne ha udite. di quelle da far arrossire le trecche di tutti i verzieri. L'Inghilterra? Non c'è che da esumare le sedute dirò così parnellistiche per disarginare tutta la colluvie dei vocaboli rognosi; coniati li per li dall'ira e dalla veemenza. Alla Camera dei Comuni non solo si sono uditi i vituperi più immondi, ma si sono veduti, .mentre Gladstone era al potere, i conflitti di partiti degenerare in un'opposizione a corpo a corpo. Fra ostru- zionisti e imbavagliatori si sono scambiati schiaffi, ceffoni, colpi di piedi, manrovesci e durante risterísino parlamentare si sono ascoltate tutte le contumelie delle bocche abituate all'oltraggio. Questa scena di sovrano disprezzo per la correttezza tradizio- nale che esiste solo nei resoconti ufficiali, si è ripetuta (qualche anno dopo) alla Camera austriaca. I rappresentanti di tante nazionalità e di parecchie religioni si sono abbandonati al pu- gilato strappandosi il colletto, la falda ed il pettorale dell'abito. Proprio in questo momento mi giunge l'eco della scenata svoltasi nella terza Duma. Si trattava di non ammettere alle, sedute segrete per le discussioni di cose militari che i membri delle commissioni per la difesa nazionale. Tutti capiscono che un sistema così balordo conduce all'abolizione del controllo par- lamentare. Il signor Pourichkievitch, dell'estrema destra, ap- provando le parole del presidente della Commissione, perchè durante la seconda Duma, i programmi militari facevano capo- lino nei giornali esteri, ha risposto a una smorfia o a una inter-. ruzione con queste ingiurie: — Dichiaro da questo luogo che al posto del ministro della guerra, se vedessi comparire il signor Milionkof, capo dei cadetti, mi abbottonerei tutti i bottoni delle mia redingote e ne rialzerei il bavero. E' nata una tempesta. I deputati di sinistra si sono alzati in piedi con la bocca piena di invettive e i pugni tesi. Pourichkievitch si è alzato e con la mano puntata al Milionkof ha gridato: — Voi siete un furfante! Voi potete provocarmi, io son pronto a battermi con voi. Il Presidente ha proposto subito la sospensione se l'ingiuria- tore non avesse fatta le scuse. E siccome Pourichkievitch 'ha ribadite le villanie lo si è fatto uscire dall'aula sospeso per quindici sedute. Non c'è dunque nulla di nuovo sotto il cielo ,italiano. Quello che avviene. nella Camera dei 508 avviene in tutti i Paesi co- stituzionali. La differenza fra la nostra e le altre Camere è nel nonsenso. L' assurdità pare una prerogativa dei nostri de- putati. Si trattava delle condoglianze ai reali del Portogallo. Una Legislativa che sentisse la solidarietà del parlamentarismo internazionale che cosa avrebbe dovuto fare? Il re aveva com- piuto una canagliata senza nome. Poche ore prima di morire aveva atto pubblicare sul « Diario Molale » il suo tradimento e il suo colpo di stato. Egli aveva autorizzato i ministri a ban-

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