La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 6 - 20 febbraio 1908
31 giuriata, forse fatta piangere, dandole della cagna, di- cendole che era vile la _madre ;che viveva nell'agia- tezza — Mentre una sua creatura era un numero della casa degli ignoti, &n'e i figli di nessuno morivano come mosche. Ma poi rinsensavo e vedevo la sua im- potenza. L'onore! ecco la strage. In nome di una pa- rola senza senso o bestiale la gente compie delitti inau- diti.- Il padre senza ricordarsi che nel suo passato sono forse parecchie ragazze delibate e sciupate o vittimiz- zate dal suo egoismo, allibisce e impreca e maledice e •si crede disonorato se la figlia lo ha imitato nelle im- pazienze della gioia -di ivere. L'onore I - bella-cosa! mi --disse una del selciato, con un colpo di mano sull'inno- minabile. Parola tronfia, parola gonfia di orgoglio se- nile, parola che dà a tutti fiotti di collera se una della famiglia è scoperta a fare quello che facciamo tutti di nscosto. L'onore è troppo caro per i poveri, esige troppi sagrifici da coloro ghe vorrebbero rispettarlo senza perdere i diritti all'amore. E' in nome di quel fantasma che mia madre ha trovato il coraggio • di ab- bandonarmi in una notte gelida, sotto un portone, rav- volto nei giornali. Piuttosto che ritornare al suo ambiente con l'onore appannato ha preferito la mia morte. Poiché • se non sono morto la colpa non è stata sua. E' in nome tuo, o onore, che Emma ha messo la sua creaturína nella spaventosa buca della ruota di Santa Caterina. • E come mia madre e come Emma faranno le altre -L'onore le incalza tutte verso il delitto. L'onore le obbliga a ripudiare i baci lunghi, le carezze affettuose, le ore più ricordevoli della giovinezza. E' in suo nome che esse compiono - l' autodisfachnento. Prefe- risco voi, ragazze senza onore, voi che avete l'audacia di non staccarvi dai vostri bimbi, voi che passate in mezzo ai sussurri della maldicenza senza arrossire di voi stesse. Vi chiami il mondo depravate. Io, no. Io ammiro coloro che danno il latte ai loro bimbi e sfidano . il disprezzo pubblico, perché è in loro alto il sentimento materno. 'Paolo poche sere dopo, con la sua lima del senso pratico. mi ha rovesciato tutto. C'era nei giornali un fatterello di cronaca. che ,io lessi ad alta voce senza sapere che. avesse qualche relazione coi miei perso- naggi a tavola. Me ne accorsi in fondo, quando Emma
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