La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 5 - 13 febbraio 1908
21 nulla al dorso che lo protegga dalla risata pubblica. Egli è ancora il signor Nessuno. E allora dove è la sua competenza per poter dire che un libro è « nocivo » e un altro è utile? Con ì suoi orrori per la vita come è, se gli si desse da giudicare, diciamo, un libro conosciuto, come La Confessíon d' un Entanl du Mele, sarei sicuro di vedere Musset nella fogna. Perché tutto il libro è un'orgia che dura tre anni. L'autore di madame Bovary subirebbe la stessa sorte. Là-Bas andrebbe anch' esso nella cloaca. E dove mi manderebbe d'Annunzio che pur essendo stato denunciato alle questure da un uomo competente non è mai stato proces- sato da nessun giudice e da nessun tribunale? E anche il prof. Carotti, perito di difesa, che cosa ha da presentare al pubblico per impedire che si rida della sua ignoranza? Nulla. E' allo stesso livello del « nobile Calvi ». Preferisco ascoltare i periti della difesa, i quali, se non hanno i miei gusti letterari, sono tutte persone intelligenti e spre- giudicate. f)rimo è l'avv. G. Monelli, un giornalista cattolico, autore di un romanzo che ho appena finito di leggere: ‹.< Come muore la giovinezza ». Egli tira l'acqua_ al suo molino clericale, ma ha pagine che potrebbero andare in un libro verista. Ha deposto da uomo che conosce la vita. Mi si domanda, ha detto il perito Molteni, se questo libro è nocivo? Se io dovessi dare la mia impressione sulle fotografie in questo volume, direi che sono troppo brutte per essere pericolose e aggiungerei che sono anafrodísiache. Il prof. Carotti afferma che una tale raccona potrebbe servire di incitamento e di eccitamento a qualche am- malato. La Società non è composta di tipi patologici. lo sono sano e parlo per i sani. Gli ammalati possono trovare eccita- menti dappertutto. Ci mio ammalati che si eccitano baciando una scarpina femminile, come ci sono ammalati che si eccitano guardando i busti delle signore. Per la conservazione .dei vostri ammalati volete impedire ai calzolai di fare scarpine e alle bustaie di vendere busti ? Il secondo è, Ettore Janni, articolista del Corriere della Sera, carico di letteratura contemporanea. E' sobrio e concettoso, Ha esordito con le pantofole della direzione in cui lavora. Ha •ammirato lo scopo altamente commendevole della Società della morale, ma ha soggiunto subito che qualche volta eccede o ap- plica così male l'ideale di moralizzare il libro da farlo diventare ridicolo. Si è sentito un sussurro di approvazioni. Ha trovato strane le paure del prof. Carotti. Se ci fosse un giovane tanto vizioso d'aver bisogno di eccitamento è indubitato che preferi- rebbe spendere le sue sei lire per uno studio più direttamente sul vero che per una raccolta di fotografie di donne isolate. E ' se mai questa raccolta potesse nuocere a qualche inveriito, per questo la Società non ha obbligo di castrarsi per lui. Il deputato Claudio Treves ha dimostrato che le continue
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