La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 5 - 13 febbraio 1908
IL DITTATORE Regina AMELIA 8 sume 1' odio nazionale. È come inebbriata dei suoi delitti. Più si piange, 'più si implora, più si supplica e piu la tigre reale infierisce. Ci sono parole che il sovrano non può udire senza trasalire. La libertà gli fa effetto di una scudisciata alla faccia. La libertà è nelle sue tasche, nel suo portafogli, sotto i suoi piedi. La libertà è lui. E' pieno di se, pieno della sua viltà, pieno del suo autoritarismo. Sopprime, taglia, recide, riduce i cittadini del regno a sei milioni di ammoniti. Carlo I chè non aveva neanche il diritto di veto sopra le leggi votate dalla Camara dos Pares e dalla Camara dos Deputados, ha fatto dare tanto di cate- naccio alle Cortes, se ne è messo crom- wellescamente in tasca le chiavi e poi ha inflitto a tutti i cittadini una dittatura iniqua, una dittatura pazza, più pazza di quella militare, una dittatura che sopprimeva i giornali, che disperdeva le riunioni a sciabolate, che riempiva le carceri di vittime politiche, che portava la desolazione in tutte le famiglie. E non contento di avere aggiogato tutta una nazione al carro dell' assolutismo politico sapete che cosa ha fatto Carlo I? Ha svaligiato le casse dello Stato per dei bisogni personali, ha carpito venti milioni per pagare i suoi debiti e ha fatto proteggere i suoi delitti da un La Gala, da un Gasparone, da LID Joào Franco, che può essere paragonato al Trepof russo, per le sue nequizie, per le sue crudeltà, per le sue violenze, per le sue infamie, per i dolori che egli ha disseminato in tutte le case. Nessuno ha chiamato Carlo I un bruto, un selvag- oi.o un violatore di leggi, un ladro reale, un tiranno che correva ciecamente verso la morte. I selvaggi sono coloro che si levano di mezzo all'accasciamento di un popolo intero per ridare con gli atti della disperazione il diritto di parlare, di muoversi, di pensare, di avere una testa. Penne che contribuite col silenzio o con l'elogio a compiere i misfatti monarchici, tacete. Voi non avete diritto all' insulto.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=