La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 4 - 6 febbraio 1908
26 fanciullesca di [caro che s'addrizza contro il sole coll'ali com- p'atte di cera; i.suoi personaggi sono di paglia e di cenci; il suo dialogo è il vaniloquio di serve ciabattone o di commessi rim- minchioniti, la sua tecnica teatrale è ancora alle aste ed alle macchie d'inchiostro. Ah se non avesse la scriminante dell'età! Ma è poi cosi adolescente come pare? Un altro che meriterebbe almeno il banitheraus è quel signor Nino Berrini che regalò — agli altri, non a me — ero forse il solo in teatro che aveva, pagata la sua lira quella sera — una commedia in 4 atti: l'Avoeatin Goldoni! Morte e dannazione ! Non è uno scherzo: si tratta del nostro Goldoni, dell'unico Goldoni; dell'autore dei Rusteghi e delle Baruffe Chiozzotte, di un uomo, perdinciba,cco, che valeva bene i suoi quattro soldi, e che anche morto non lo comprerebbero diecimila asini vivi della forza del signor Berrini. Il signor Nino Berrini — ma chi è? — per aver letto Male le Memorie del hostro grand'uomo, non si attenta a giocherellare con lui, a trascinarlo innanzi e indietro per le tavole del palcoscenico, a muovergli testa, gambe e braccia a capriccio suo come farebbe un bambino con una ma- rionetta. Goldoni avvocato senza cause, che baciucchia la madre, che liscia do zio, che fa la corte alla vedova scaltra e alla ra- gazza sciocca; che si burla di tutte e due e di qualcun altro; ecco quello che ha voluto darci il signor Berrini; ma si ca- pisce, senza il più lieve soffio di spirito o d'arguzia goldoniana, il più timido sentore di quella sorprendente vena comica, di quella prodigiosa acutezza, di quella agilità di mano e di mente nel montare e nello smontare trappole, nell'indovinare tipi e figure e nel crearne, che il nostro solo Maestro profuse senza sforzo in più che cento commedie e che Nino Berrini non seppe avvicinare in un infinitesimo di scena.— In compenso tutta l'ottusa, scempia e puerile goffaggine di chi crede magari scimiottare l'ardua semplicità dell'avvocato veneziano, col non dir nulla in 4 atti e 25 dialoghi. Almeno Sabatino Lopez fa delle brutte commedie ma conosce il mestiere. Il suo dramma in 3 atti Bufere, non è di quelli che mi possono piacere. Quell'esimio chirurgo, uomo di studio e di scienza che si ab- batte un bel giorno nella donna fatale — una artista da circo equestre — e non sa più districarsene come un fringuello preso nei panioni che assiste alla rovina della sua casa e non se ne preoccupa, vede la moglie disertare il talamo coniugale e se ne infischia, che sa di essere lo zimbello della maliarda e non tenta riprendersi, e nulla fa per redimersi, è troppo personaggio di maniera e di fantasia. Anche la contadina sarda che è sua moglie, coli' abbandonare il marito al primo rombar della . bufera contando su non so che cosa per riacquistarlo stando lontana, quando- l'essergli vicino non impedì che le fosse tolto, non è certo donna che póssa persuadere, e la signorina Cora del circo equestre, che fa della psicologia alla Marcel Prevost
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=