La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 4 - 6 febbraio 1908
12 gran sangue"ond'è nato ». a Le figure della mia poesia insegnano la necessità dell'eroismo. Uscito è dalle mie fornaci il solo poema di vita totale — vera e propria e rappresentazione di Anima e di Corpo »,— che sia apparso in Italia dopo la Com- media. Questo poema si chiama Laus Vitae ». « Che mai può dunque significare e valere il tentativo di rivolta contro la mia signoria spirituale, basso e vano come una sommossa di schiavi ubriachi? Qual mai potenza può oggi essere rivendicata contro la mia arte, se la mia arte ha cele- brato e celebra nella sua più schietta e più energica lingua d'Italia le più superbe e le più sante potenze della vita? In nome di qual principe degno d'essere unto e coronato re doman- dano la mia deposizione i poveracci che si sfamano, (son io che sottolineo) con gli avanzi dei miei concili e i ladruncoli che trafugano i frutti caduti dagli alberi dei miei giardini? Come mai può sperare, non dico di prevalere ma di pungermi al calcagno, il rancore servile dei troppi che, non sapendo avermi per maestro, mi hanno per padrone e rècano in fronte il mio marchio rosso e cercano invano di graffiarlo rompendosi le unghie — sia detto con supportazione — non dissimili a quelle di Taide attuata nella seconda bolgia. D'Annunzio si stacca da tutti i contemporanei e per i gua- dagni e per le spese. Egli è il solo autore che abbia saputo far nascere una gara edi- toriale per il suo manoscritto, come è il solo che con il lavoro cerebrale possa vivere da principe. FINOT. La burocrazia che sugge alle mammelle dello Stato italiano si completa in un ambiente che ha i Nasi. E' arrogante, pre- potente, violenta, indisciplinata, ingiusta arbitraria, incurante degli interessi e del benessere del pubblico. Se si potesse an- dare dappertutto e saper tutto ci sarebbe da fare del giorna- lismo sensazionale per parecchi anni. Dopo il caso di Romeo Frezzi, morto col cranio sfracellato e le costole schiantate dalle guardie carcerarie di San Michele di Roma, si è creduto che nessun agente governativo osasse• mettere le mani sui prigio- nieri. Ma si è detto così anche quando Andrea Forno è stato barbaramente ammazzato a fungate da un delegato assassino , di Genova. Dopo lui è venuto un altro. Perchè? Perchè i nostri giudici, comme de juste, assolvono sempre i delinquenti del sistema governativo. Il Festa è ancora in servizio come tanti altri che hanno le mani maculate del sangue umano. Ma se si potesse dir tutto quello che avviene in un cellula re o in un edificio di discoli o nelle galere! Ma non c'è ancora l'opinione preparata per queste commozioni. Adesso la buro- crazia carceraria di Roma ha regalato un altro cadavere umano, e chi si è commosso? Nessuno.
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