La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 3 - 30 gennaio 1908
31 portanza a una cosa che non meritava più importanza del pane che egli faceva. L'esaltazione era la causa per cui gli uomini andavano alla malora o si disperavano o commettevano pazzie o si ammazzavano come se- la terra non fosse stata piena di donne. Egli non sapeva perchè U fascino femminile non fos- se al livello del fascino maschile; ma più ci pensava e più aveva vergogna del proprio sesso. Così,.aggiun- geva, con l'esaltazione di un sesso per l'altro, siamo tutti spostati. Si sceglie male. Si cade nelle disillusio- ni e qualche volta nei precipizii. La vita coniugale- andava rifatta, se si voleva che il santuario domestico diventasse proprio il nido in cui si dovrebbe svolgere la felicità di due anime unite. Non leggeva e ci teneva a questo suo privilegio, perchè da quanto udiva da me i libri dovevano essere scritti da gente stupida che non aveva esperienza della vita che si vive. Vuotava il bicchiere e giurava che no'n si sarebbe mai più occupato di un problema che nessuno capiva. Una volta mi sono arrischiato a ,dipingerlo come un nemico della donna. — Siete tutti fatti a un modo. Non si può dire che le cose sono come sono senza udirsi ripetere le bana- lità di tutte le hocche. Cambiamo discorso. Se fossi n'etnico della donna non mi sarei ammogliato e non sarei qui a tavola con lei. Il mio caso non mi può im- pedire di discorrere di tutti gli altri casi. La vita coniugale di due uomini intorno a una don- na si può dire che fosse l'ideale della casa di Paolo Gamba. Più si andava avanti e più mi si desiderava. Capivo che ne ero l'equilibrio, il trait-d'union, la pace, la gaiezza,. la poesia. Per accorgermene non avevo che da assentarmi una giornata. Marito e moglie assumevano il broncio, di- ventavano sgarbati, si guardavano in cagnesco e lui riprendeva la sua brutalità naturale. Mi ricordo di un natale come se fosse adesso. Io ero cupo e triste. Ero entrato nel diciottesimo anno ed ero ancora u'ri ra- gazzotto della strada, un figlio di nessuno, un buono a nulla. Casa Gamba non poteva essere la mia, e la mia condizione di essere tra l'uno e l'altra non poteva solletticare il mio amor proprio. Nel giorno 1,TI cui tutti rinsaldavano le amicizie sedendo alla mensa che
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