La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 3 - 30 gennaio 1908
??3 sarebbe riuscita a raccogliere tante ingenti somme senza i grandi ufficiali della legione d'onore, senza i baroni, senza gli ex prefetti, come il De Guerle e i senatori, come l'ottimo Edoardo Gros-Hartma un. In poche settimane ha messo assieme ottanta milioni di capitale, diviso in 160 000 azioni da 500 lire ciascuna. E' andata a male e pazienza. E' un infortunio. Una crisi mone- taria è sempre a nostra disposizione. Il disastro non deve en trare nella mia concezione. Ma se verrà non mi fard- paura. Perchè noi non siamo Mica la Banca d'Inghilterra o la 13anca di Francia. E non siamo neanche i Rothschild. I loro metodi di alta banca sono il regresso. Appartengono al feudalismo -finan- ziario. Loro respingono tutto ciò che è attività umana. Con loro non ci sarebbero i cercatori d'oro, le grandiose fabbriche di carburo di calcio e non ci sarebbero neanche gli automobili. Ho detto che la Bancaria è una bestia? Mi correggo. Nell'au- tomobilismo ha avuto Io stesso fiuto che ho io per la mia im- presa. Ha dato modo alla a Fiat » di slargare i fianchi e troneggiare in mezzo alla réclame. E che cosa ha speso dopo tutto? Una miseria. Qualche milione. Qualche azionista ha brontolato. Si sa, gli azionisti si credono un po' padroni della banca. Ma hanno torto. I loro diritti sono limitati alla riscossione dei dividendi.... se ce ne sono. Ne volete la prova? Gli amministratori della, Bancaria, che sono ancora quelli che l'hanno condotta alla crisi, hanno garantito coi proprii capitali i crediti delle banche. Ma si sono guardati bene dal garantire i denari degli azionisti. Gli azionisti corrono l' alea dei su e giù. Chi ha comparato le azioni, per esempio, a 360, adesso je può vendere a cento e a cento venti. C'è una diminuzione di capitali e di interessi. Ma se andavano a 500 non avrebbero regalato il di più ai signori amministratori. Il denaro degli azionisti non ha e non deve avere alcuna importanza nelle crisi. Domandatelo al conte Scheibler che ha speculato sui terreni- e che ha venduto, se è vero quello che si dice, tutte le sue possessioni. Egli, che è uno dei sapienti della Bancaria, vi dirb, che ho ragione. E poi, c'è bisogno di lui? C'è documentazione maggiore che il denaro dell'azionista è uno zero nelle crisi bancarie? L'assenza e l'in— differenza della giustizia mi danno ragione. -Se non si muove lei, vuol dire che tutto va bene. E i signori sindaci non sono dello stesso parere? Se riesco a mettere in piedi, come non dubito, la mia baracca degli interessi perpetui agli azionisti, non mancherò di fare una buona provvista di sindaci. Sono utili, sono vigili custodi del gettone. -- John. alla stamperia questo mio manoscritto. E il mio capolavoro. Mandatili una carrozza. Io vado alla Bancaria per indurre gli amministratori ad associarsi alla mia istituzione, anzi a trasformare la loro nella mia, prima ch'essa riesca a combinare l'operazione con il Credito Italiano. - MERCA ET.
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