La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 3 - 30 gennaio 1908

21 e lavoro, consentita da tutti i governi compreso quello ezarismo. La loro meta finale, non è la rivoluzione classica delle barri- cate, oggi resa impossibile dagli armamenti formidabili e mici- diali e da altre ragioni troppo lunghe a dirsi qui, nelle quali i proletari, quasi sempre inermi, sono sempre facilmente mas- sacrati dai loro feroci nemici, ma la rivoluzione economica che oggi si chiama Sciopero Generale. Non di quei tentativi di scioperi generali che se ne fanno ad-ogni momento, tentativi lodevoli, ma da non abusarne, per non smussare ii vero, quello che paralizzerà e fermerà tutta la produzione di una nazione, o di una parte di essa. Allorquando tutte le corporazioni di mestiere saranno sindacate e formeranno una sola Confederazione Generale del Lavoro, allora potranno, quando vorranno, cessare il lavoro produttore dappertutto e provare, un'ultima volta, ai loro padroni, che nulla esiste senza il lavoro, che questo solo è e deve essere pa- drone di tutto, e che chi non produce é indegno di consumare. Le cooperative che seguiranno certamente il movimento sindacalista, e che ve ne saranno tante quante sono le grandi officine, nel indmento che il proletariato farà la rivoluzione delle « braccia al sen conserte », non daranno viveri che agli sciope- ranti armati della scheda di sindacalisti, ed è così che, da qui a dieci o venti anni, gli affamati affameranno i loro affamatori. - E ciò — checché si dica in contrario — è eminentemente socialista, perchè chi non è sindacalista non è socialista. Tutti gli operai senza distinzione di partito, hanno diritto d'es- sere inscritti nei loro sindacati di mestiere, e presto, i non socia- listi lo diverrano, perché la base del sindacalismo é il socialismo. Come tnti i i partiti hanno giganteggiato sotto la sferza delle persecuzioni, tosi avverrà del sindacalismo e dell' antimilita- rismo, altra Idea che non si soffocherà, come non lo furono il socialismo e l'anarchismo. Il sindacalismo, l'antimilitarismo é lo sciopero generale, ecco - la nuova (non nuova) forma di lotta del socialismo-rivoluzionario moderno. Questo è quello che stanno preparando tutti coloro che hanno seriamente e sinceramente in animo l'avvenire del proletariato, e che, di questo, non vogliono farsene sgabello per soddisfare le loro ambizioni, 1 loro appetiti personali. E' il progresso che cammina, é la società che si modifica, è l'ambiente che si prepara per la gran lotta finale, è la rivo- luzione che si avanza spietata, Inesorabile, a dispetto degli scaltri arrivisti che la dileggiano, che la combattono, che la tradiscono. MUTA:MIE CIPRIA NI Il nostro amico Cipriani si é conquistato il. diritto di mauifestwo naie le sue intimita mentali. isolo noi-ci domandiamo se varrebbe la pena di passare da una tirannia all'altra, Nel socialismo -non c'è e noo. ci può essere nò la vendetta né il dente per dente. Il socialismo è un ideale sociale che vuole moltiplicare e non diminuire il benessere agli uomini. •lita ne parleremo più a lungo un'altra volta.

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