La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 2 - 23 gennaio 1908

30 essere meno interessata degli altri. Ma quando era sola e sicura che tutta la casa dormisse o lavorasse mi ve- niva addosso con sfuriate di baci che mi toglievano il respiro. Piangeva, delirava, gioiva tutto in una volta. Voleva essere mia mamma, mia sorella, mia amante. Mi domandava cosa avevo fatto, dove ero stato, cosa avevo letto. I miei desiderii non avevano tempo di ma- nifestarsi. Con l'abitudine di soffermarmi alle bacheche dei librai, senza avere conoscenza alcuna degli autori, mi ero trovato davanti ai « Miserabili)> no'n so più quante volte come un impotente. Non avevo mai udito o letto di Victor Hugo. Era il titolo che mi attraeva. Mi pareva ci dovesse essere di me in quel volumone che costava dieci o dodici lire. Emma che era venuta a sapere che io ero tormentato dal desiderio di leg- gerli me li fece trovare sulla tavola la sera della stessa giornata. Nelle ore di tregua io leggevo per tutti, in mezzo a un silenzio sepolcrale Perfino Paolo, dopo il pranzo voleva che io continuassi la lunga storia che nascondeva tanta commozione per i lettori. A poco a poco avevamo finito per circondare Jean Valjean dell'aureola del martirio. Lo seguivamo con le vene agitate, con trepidazioni che parevano punture d'aghi nella pelle e con lag-rimone calde che perdeva- mo, io sulle pagine, loro sul tavolo. Javert, così rigido, così tenace, così terribile nella sua funzione poliziesca; così implacabile in nome del dovere ci dava momenti angosciosi che ci sbiancavano come cadaveri. Il giorno che lo abbiamo veduto deporre la tuba di commissario di polizia sul parapetto della Senna, buttarsi nei gorghi della morte per cessare la persecuzione che gli impo- neva il mestiere, i nostri petti si sono sentiti liberati da un incubo che li opprimeva da parecchi giorni. Paolo aveva veduto la fine del funzionario che aveva tribo- lato un povero diavolo con tanto accanimento con un piacere indicibile, riassunto in un battimano accompa- gnato da ripetuti bravi!- E prima di riandare a ri- prendere il lavoro volle che l'avvenimento venisse ce- lebrato con una buona bottiglia di vino Valtellinese. Io, le ragazze e la mamma abbiamo data la inostra affezione a Gavroche, cresciuto, come me, nella ricada, la buona madre dei figli di nessuno. A nessuno di noi è passato per la mente che il famoso birichino letterato

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