La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 1 - 16 gennaio 1908

27 La sentenza passa per l'Italia come un brivido, l'emozione dura più di una settimana e quando ci aspettiamo da tanti superuomini la voce che contribuisca ad abolire una delle più Patenti leggi di quel pazzotico di Zanardelli voi tacete, voi rinunciate, voi ci lasciate soli sulla piattaforma dell'indigna- zione! Non era la bega tra Antona-Traversi e- Re Riccardi che vi avilva adunati, ma la condanna a bocca chiusa, ma la sen- tenza senza prove! Intellettuali e industriali ce l'avete fatta bella. Io vi saluto e vi ricordo la favola del lupo. Urlate pure, ma noi non nsciremo un'altra volta dalle nostre case per salvarvi dalla bestia togata! cS Vi dico subito perehè mi é piaciuta la sostituzione di un borghese a un militare al posto di ministro della via XX set- tembre. Prima perchè era ora di finirla can la tradizione che ci costringeva a conservare alla direzione della guerra un bigotto e un idolatra della caserma che non vedeva nella nazione che una banca aperta per nutrire le sue malvagi paure internaZio- nali. Poi perchè i gros bonnets dell'esercito italiano, salvo qualche rara eccezione, sono tutti uomini di patata. Superbi figuranti dai piumaggi a colori nelle processioni, ai funerali spettacolosi, ai ricevimenti reali, alle messe grandi, sui campi delle finte bat- • taglie, ma incapaci di movimentare gli eserciti e di vincere i nemici. Da Custoza ad Abba-Carima noi non abbiamo avuto che asini, che citrulli, che poltroni, che boriosi cretini. Da Lamarmora che subisce una vergognosa disfatta con duecento mila uomini a sua disposizione, a Baratieri che dimentica uffi- ciali e soldati e cavalli e cannoni e fugge come l'ultimo dei vigliacchi, non trovate nelle sciagure italiane che generali di car- tapesta, che capitani da commedia, che capi di stato maggiore che conoscono assai più le scacchiere del salotto che la strategia militare. Cito a caso. Pianell, Della Rocca, Cereale, l'uomo che ha condotto al macello tutta la divisione sotto il suo comando e dichiarato da tutti i competenti incapace di mettere in moto «tre uomini ». Bixio — divenuto generale regio — era un disordinata, un confusionario, un malcontento e un prepotente. Menabrea, eccellente a tavola. Di sera passava il tempo al cami- netto e si divertiva a risolvere mentalmente i problemi difficili portati con lui nella tomba. Robilant, ottimo.... Finirei domani se volessi dare l'elenco dei disorganizzatori dell'esercito. Sono invece intrepidi e chiassosi e petulanti e altezzosi quando si tratta di qualche bravata come quelli che hanno buttato i piatti dalla finestra perché c'era sul fondo Garibaldi o quando si tratta di incendiare i villaggi italiani e di massacrare le moltitudini italiane, di tirare sulle folle italiane, di fucilare i soldati ita- liani. Allora ci sono i Pianeti, allora ci sono i De Villata, allora

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