Compagni! - anno II - n. 9 - 1 maggio 1920
COMPAGNI! come ItÒnt; ma· tuttorà vixo nelle menti tcJcsche éonÌ'c s1muo'z'o dell'uniti. naziona.le germàniqa, non fa ,~]1{1 l'Ìli.al'-vitlore uHa precai'ietà del simbolo s'tcssol L'inìp,eratore •di P.1·u;;sia è rtdento dalla prepotenza dei lr~pubblica11i. di Frnneì':''. E~. egli è a,ss?lt?; pr,e– •t:isaane;nte; da.l .'proce.sso che ·gh s1 .. vuole rntenta.rc. 'La ridiièsta di estradizione, dell'ex Impcratore1 ha sÒllevato nel vecchio e nuovo mondo vivaci di– scµssionc, e i ,piì.1 autòrnvoh ''.gi~uec?t:rsull~ hanno ,t:i-attato la questione - concordi _e d1sco1·d1 - dal ,punto di vista del diritto internazio1;1<1:le ;· così come i ;,iornalisti secondo la tendenza, •politica delle loTo o_.· . ' • ,gazzette, Nel diritto internazionale -il caso non solo non è contemplato, ma ne1nr11anco previsto (e d~vev:1-_ùc– cessai:iamente essere così, pe-i' 11011 mettere 11 ùn1tto i-.ntànazionale· in conflitto con quello costituzionale di uno Stato quàlsiasi ~1d.quale al capo çléllo Stato, è concessa la, p.re ,r•o,gativa di .dichiarare la .guerra e firrna,re la pac0). Ndì'uno è nelì'albro cwmi)O, è.ho miseri:~ d'.argomentazi,oni ! l'{ on si 'riflette che ·se il :capo di uno Stato a.gisse. arbitrariamente senza _tener conto della tacita volontà d-e,l ~uo 'popolo, questo ·poh:ehbe anche e&ercitare quel dil'itto wnano detto di rivincita :e fare la tivoluzione per ,eliminare .dai sudi destini il despota, e{ le sue malefatte. Ma , il nemie-0 vineifore qttesto dil'itto ·.nCJnlo può av-cr-e e non l& ha. Guerra in-giù.sta'? .Aggressi:011-e'/.Una delle du,e·pai'ti contendent.i conside.r-erà .se1:npre così l'atto violento de1J?a:vversario. Guerre ingiuste iJer l'Inghilterra, ie ,guerre· Napoleoniche, ma giuSta l.a g,u.e,r'r'a ,ciel· Ti'ànr,va,ail; pèrfìda. 1'invasimìè del Belgio, ma logica lPu "V iolentazionc ·della. neµtrnlità • dc!la Grecia. • ' •. , È 1.e Indie; e l'Egitto, e 1'A1g.cria e il ~1a'.roeco, e h1, 'l\·ipolitania i,. L'Intesa non ·,ca:pisee, foi:sc, d1c processando Guglielmo p,roce,s&a St\ skssa-.:. . dcll 'esercitò eo~acco; la sonia. lotta di dep,rezzamene lo dei prodotti tedeschi éondotta dai mercanti in– g.les.i, (tanto da esigere -'- fra l'altro ~ che molti prodotti germanici perchè 11011 fossero scanibiàti con quelli iti'gle,si, ·venis~cro distinti col famoso Jlade ùi Garnuw.y) ·e lei niillb a,ltre. 'dimos,lrazioni dell.a, ... volontà di _pàC{l dcll'Int-e:sa-, ,àll'a,Jba g'OYCTnatrice d1 quel Poinca.ré ... ,.che non per niei1te il cqmpagno Br~17,011 chiam,a. P OÌI1éaroft ! • • La, verita è qtJ~Sta.,: che dal '71 in poi tutti l}l'CV0• devano una guerra, fra·' Germ,tnia • e Francia, che dopo Algeiiùas "Come dop'O Aga-dir si cominciava a .YÌvern nelle_ Ca,ncclle.i'ÌCeu~·opee e, nèi ,circoli politici quellà vifa ilorvo•m éhe presento le. grandi c,risi. C~l!fliclmo, oon Ja ~ua condotta., colla sua impulsi– v1ta, colh1 sua t_eona. delle polveri asciutte ha' con• tt'ibt~ifo, è veto, .. a dètèànìnare in. Eur.o,p,c~una si– tuazwne anohn~le; -ma. se ha contribuito a c,rearla,, non l'ha, creata. Go-nda.nnarlo, è farne l'tfoico re– sponsabiìe .. E 9.uesto nò1i si può e non si deve, poi– chè i gucrraioli cJegli altri paesi nasco11devano pme la ,pé'rve1·sità dei loro .intendimenti parafrasando Cìromv,cl 1 col « 8 i ·ds pacem parei bctlum n. . . Solo. i:l soci~lisn~~· non, s~ è imbra:tfato nel ,fango cli, t~1tt.i\ questi dclmquentt inteniatl-ionali; •e pet· questo ha spbito p,c1·secwz,ìonie diffamazione; e per questo - unico -- avrebbe il dir-itto di costituirsi in Tribuna,lc e col1'ùannare; non solo Guglielmo di. Hohenzollèrn, ma 'tutti i colpevoli- di tuttc; le na– z10n_ibe\:ligernnti. Il, rèsto, è lugubre gioe~ di ma~ rionette nè •dive.rtc:nte nè toHeràbile. UMBERTODl .RORAI ILVERBO C MUNISTA· eruN .'POETA Vero çh'èssa s' illu.de di 1·ifar-e, èol sacrificio degh Hohenwllern, una, Yergi1i~tà rnoralo al p,r-0pri6 Stato,. Non le basta quindi àYei: debellato, il 1ni'lita,– ri,smo prussiano e umili~ta o mutilata. la Germania, l!'eHx Pay11n, 1;no·deì :più vig,o~osi poeti della giovine n1a vuo,1e- Rnèhe un si1nboln ùa~ _Saèr.i 1 ficr:tic"-a.glid-Ci sèuoll'a, ,frp.nc.es .~, è' •stato/ 1ns.i~111:e._ .µ, CJo~·ìs Hugµes, llno· fals1 e corrotti della, sua giustizia .. Guglielmo iI- ·di:ii più Mclcnti faùtori delle IÌ.o\'i;;sin;ie tesi pòlitkhe. paghi per tutti-, e diniostri l'lnn9,cei1'za ,dei 'ì,uoì ifa- Questi ;;uu.i pemie:rj; trudotti dal poema Les 1Jarbare1,, · macolati l'!Nnici... S'intende ·che a.!. gran sacetclòte u.fficianta · 1c oche del na1Òona.lismo• debbano l'ispon- dltnno un Haggio ùèll-a sua Ji!Jeta anima" intuitiva: dcre: ',, e· così sia! n. , Muoia GnglieJmo Hohcnzollern, dunque! Ma chi dovrà' ~,kudicarlo, •dunque 'i. Nessuno_ 1n1ò arrogar.si 'alla Legg€ra un tal diritto. Lenin non ha fatto, fuci 0 • -la-r'e i giustizieri intcmpesti vi dello zar 'I La, gìu– stizia d-e,,'é à,"erc, effettivamente, i,l suo ;buon e-orso. Ora, ehi. grudiche,rà Gt1glidrno 1 Gli Alkati, nèJ.la not,a all'Olanda: dichiaxano che « per gi1ulic::::,c.::!l'au– tore responsabile de/lei gra!lde uucrrn csje non pos– ·sono atiéndcre hi creazione di lln ·tril11nwle nw.:idiale ùwa.riccllo di ,iotruire i del·itti intei·na:,ionali ». Onde s.i: vede che essi. ere-dono, o fmgorio : d~ 'e1'c– dere-ehe la guerra mondiale sia balzaht dal cervello di "'Guglielmo ,come :Minervà <la quello di ,;Giove 1 Eppure nel 1913, e ,preci'Samente il 17 febbraio, gior– n_o in :cu~. ~oincaT.é 'vc\1Ì :'a investito dei pofori pre– s1dènzrn,h, 10 1ìl1 trovavo ,ò Parigi a o'odermi la ce· rimonia, della qu'.1-lescri1ssi poi 1,ma,rticol.o (citando aUor.a, come le• ncordq ade:;so, le par:o]c rivolte .al cittadino di Bar-le-Due da. J,ean Jaurès dalle colonne dell' H11,1nanité: _ « che ·il vostro settennato non. sia _qV:ello _della reazione e ,della, g1ierm,,) e p~trei t-e– st1monia,re che la vo)ont-a d-el confl1tto esisteva anche in molti uomini dell'innocente Frnncia ... E trala– .sci.amo di ricordare i 15 mil1arcli prestati al.la 'Rus– sia dello za1·, à fond-perclu, per la riorganiz.zaz,io11e• Io non credo ·ape leggi, e .neppure agii uo111i11i: ho 1,ap1ctu rinwncre • libero ·in quest"e11ocri di servilismo. JJonrlJni dei -pa,la.,•:::iùon osc1ira, ln mia fronte. , 1:Js.,i haimo . votuto inf:hiodarm'i ·auc loro officine, ha.iiiiu vottttu. ge~tarmi ·1frlle luro caserme; 111a1iessu?Do "h<b 11wi 1 -poWto domina1·e i/. mio c:er1:cllo. . Bssi sono Jet forza, L'o1iprc1,sione, lrt leg.ue; essi lwnn~ ,;f iì1io corvo bfte depe-riM:r:, che;'(: spinto 00111curì. n11tunìri ai latori ovpri111enti-, ·111u. non acranno né -il mio cÙ0·1·e, ué lo :5:JJi.J'ito mio. Essi posso1lu ùitatrnarmi o• 1Jandii"mi e torturare il fra{Jile i1wul-iicro... èosi non mi rilt0ennrno.: ici po1·to 1 wi ,1i1ici pei1s·ie1•i [a 1•cnit1't •n;r(i e l'a·t·r,ènJre s-icuro. • Io scmbrc·rò 1niserabile alle turbe ignare olle (l111mi– nni-o L'uru r: le gem-mc (lei ricchi; solo, riel/a ·mie. to1Te d'u.i:orio, col niiei pen&ie1:i opulenti, lld una ricd1e:~r. 'ig11oraia-. " Xo-n odu il loro lin-guaggio e 'l:ivo stranierff in mez;;o a loro, cnlf)esto e distruvvo oani idolo. Essi non saprei). bèro J11nalzu.r1Jla frontieru. .òfw sùarrct la viti ai venti, • olte 'l:Cll[J01W dayli ìi'pi.riti. . • '- Povei;o folle! ll vugno brutale delle leygi 11uù ,;c71 i ac– cia.re l'àl1;earn delle ùie'e che ,cantano sotto il cranio e e/te •ui ridono dentro. Malgrado le leggi, malgrado ·i ferri c le catene, mal-. grado la ci-uile ùa·r1Jaric stabilita.,' io . noii sposerò. ·ma.i u/i. amori e le ire (lei dominatori c dei loro, i·1JC0$cienti /iostenitori. Io non sono di q-uelli oh e' si soltomettono ,a.ffn t orza. " \ ' t l
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