Compagni! - anno I - n. 11 - 1 luglio 1919
bibl sn:1dere :1 visitare la società. 011eraia ed n p::nlnrvi. Nel– l'uscirne, egli fn nrrestnto e conclnnnato a tre mesi di prigione per rottuta -di bnndo. Snn moglie, cù-e non ri– ceveva notizie, era divorata dall':rngoscia per lui, e qnnhdo seppe finalmente. la sua sorte ne fu colpita mor– r.almente. E' quindi ben comprens ibile che nel ·neicllstng dflla Germania settentrionale, nel dib:1ttJ.mento sulla legge per Ja liber:1. scelta deì domicilio, quando i d eputati <li d<>stra non e.bbero c11e ilaritit e riso per la motivnzione clt'lla. su,1. propostn contro l'espulsione poliziesca, egli e~clamasse in collerica agitazione: « Voi prendete tali cose con molt.a leggerezza. Io ritornai a casa e trova i mhi moglie moribonda. Essa è mo1-f"a,e coloro che m.i lin nuo espulso hanno cHstrutta la felieitil della mia f.1- rnigliu, essi hnnno sulla loro cosciemrn h morte d,1lla cornpagn,1 dell:i mia vita>>. Ess,1 moi-ì nel mnggio 1SG7. I.iebknecht nIla mor-te della sua sJ,OK'ladora t,1, scoppiò in }agri me. 'l'auto profonl1a– mente ft1 scosso in tutt1t la sua natm:n, lo stoico, che S1é'111brava sempre ben corazzato contro qu,1lsinsi sventura. Ln cura 1,er le sue clue figlie, ancora nell'infanzia, lo cleterlllinò a contrarre un secondo rnntrimouio. lDgli si unì ron nn.a figlia del c-onsigliere della Suprema Corte, Reh in Darmstatlt, la cui madre, germana del panoco Weiclig, em quindi parente di Liebknecht .. La signorn, Xatnlia fn mm compagna fedele e prode del suo. sposo, nl quale -es:,n donò cinque figli, in tutte le gravi lotte P soff<:tt:nze che egli doveva ancora sostenere. D'una forza tli lavoro nltrettnuto infaticnbile qnanto lui, essa fu attiva al suo lato nne:he in lavori lett"C'rarì pel pnrtito. I~iebknccht. :ne1·a trornto la spo&1 di cui egli axern bisogno, 1in focol.tre, un,1 vita cli famiglia, ed egli gua– dagni> con ciò un coraggio d.i iotta eleyato e tanto più liNo in. quanto stayagli n lato in Bebel uu amico raro. ()uest'mnicizia f'bbe pc1· entmmbi, per.~on,1Jmente, e ~r In cnusn com une le più liete conseguenze. poic]1è essi si eòmplet.ii\ '11,nomuh1~mente. Liebknecht non era. un uomo d'a ff:ni. ma B·ebel lo era. l'l se entrambi ernno d'accordo llP,l·fattò che dove c'è una volontà debba trovarsi anche una vin, Bebe! frenava il compagno impetuoso, e la sua sNena. riflessione ed esperi-enza trovnva la via cui quello non baclaYa; mentre Liebknecht, a sua. volta, inferv·oraY.n ramk·o e ne vinceva l'irrisoluzfòne. La forza r.iunita agiva così tnnto pii1 energicamente e tenacemente. Bebel pos sedev:1 inoltre 1111 gran talento- d'organizzazione. mentre J.it• bknecbt alla fer,mezza nel principio, unil·a la bella dot e di compor1e opinioni contendenti. Importm·a sopratutto elernre gli operai al punto di vista del «_;\fanifesto comunistico)>. Le soe:iet.à operaie &1ss oni, riu nite in una lega dipartimentale, ·avevano giu– rato . nel.la loro forma,.,,ione in pl"incipio clel decennio dal 18GO al 18 70, sulla bandJera di Schulz:e-Delitzsch. Con la « Rb,posta aperta l>, della quale Lassa ne era stato pre– gat9 da un comitato. sorse trn esse uno scisma. Fna con– fei·emm che fece Lièbkned1t nel settembre 18G7 a Gera. Hl congresso di quella soc·ietit operaL~. sulla con:diiionè degìi or~rai montanari, ebbe per couseguenzn che Bebel fu eletto presidente della legn dipn rtimenta!e. contro il t1-0tt-0re:\-1,axDirseli. I due nmici nn11·o con ciò i'l me– stolo in lllilno disponevano 11nche del clnnaro de!l'n~so– ciazione. sicchè potè aver 1·ila la Gazzetta rlemocrnÙca, c/)(/oma.àaria e-be ern sorta. rapid,1.mente, •e, grnzie al suo aiuto ed all,1 sua enei'i:ica agitazione, essi poterono os11re di corn-ocare nel settembre 18GS 1111congresso delle so– c·i~tit operaie a Xiirnbery e proporre ad es,se un pro– gramma che si basava· sui principi fond11111entalicle! « ~fo– uifesto colllunistico ll. Esso fn adott.'lto dopo calde lotte e cosi fu posta l.1 b11seal pnrtito sociali,:ta-democrntko. Schweiker. che non 11\"ern saputo difendersi che molto debolmente dai ;:raYi attacchi di Liebknecht nella Gar::– ~·ctta cle-mocraI-ieri e/Hlomndari", commise, nel suo fn– rnre, l'errore d'attegginrsi a clitt:itore e di minnccia re la proscrizione nel ogni rnemhro della· societit opern.ia te– desca generale che erasi aggregato al partito soci alista– demòcratico e ne e.bbe la meritata punizione. f-pinto dal suo proprio partito. egli C'Om·.ocò.nelle feste cli Pasqua del 18G9, un'assemblea genernle a R nmen-Elbe rfelc1, alla quale Bebel e J,iebkll'eeht dovevano porta.re le loro ac– cuse contro di lui. Le d11e parti co n tendenti erano rm– scite a J>Orsi d'accordo per la cessazione delle ostilltà, ma Schweiker, che sentiva v-acillare il terreno sotto i piedi, violò la parola data coi più futili pretesti e pro- ginobianco 13 vocò così una pnrt-e dell'-opposizione, alla cui testa sl' trova rn no B racke, Banhorst, Geib, Spier, York, a sol– leva1·e Jn bnnc1iera della rioellione. Tra essi, Beb el e: LieJ.Jknecllt fu strrbilita un'energica azione, in base al.la· quale i due ultimi convocnrono un congresso uel m eà.e– simo anno ad Eisenach. Intanto, con la. guerra teclesea de 1 1860, era divenuto· un fatio il suffrngio unive1:sa]e e diretto pel Reichstag della Germn.nµa settentrionale, o, come lo chiamò Liebknecht, pel Reichstag di Berlino. Fedele alla già menzionata. sna. convinzione, egli accettò questo dono di Bisnrn tek semplie:emente per guadagnare una libe– ta tribuna cli oratore. Egli fu eletto nel periodo o_r<' nario della lcgislatuta del Reichstag ed utilizzò il dil 1-imento militare, nel quale, sotto un furillonclo strr .co della Camera, sottopose l'csncito permanente ar' una itr<:i\l>)rab.iìe critim e chiese l'introduzione d<>'., "d.lizi~1 popolare, dichiarando: « Da qnesto ban("'· clo ,-p solo c·è :11H.:-0ra in I'russin libertà cli pnrola, i0 t,1rio uon a YOi, re lo dico frnncamente, ma al popolo die ;;t,1 d.i fuori >L Egli non voleva saper nulla d<:!J" .ione p;1rlamentare. Tn due assemblee che ,ebbero :tl!ora luogo in Berlino, egli ~1,>;r,,: cùe non riotevq. p1·es.entare nel R<'ichsi-i1gnessun p,·D~t•tto cli l<:gge di natnril socinli.-tica, perc-hè egli non riconoseent lo stesso se non come esistente con la vio– lenza, J1on già 6ol diritto; elle egH riten.01·a inopportuno. :rnzi noci\·o, porre snl p1·osce11iola quistione sociale in quelle circostanze, [)Pl :llè il ces..uistico pn r·tito d,•i rnrn li voleYa porh come ., ,1no di discorclirr tra prol.etariato e borghesia; che so1· !llto dopo ~k1bilita una brrse deruo– cr,1tica dello Stat<: poteva trattarsi cli una soluzione della quistione socialç, e e:he tutti i tt,ntatiYi premntnri non comhn-rebb'E'ro se non a, cousoliclare rnssaìuti1,1mo, ,1 peggiomrc la situnzione politic:1. degli opera i ed n pro– crnstinare cd ostacolnre H,-trionfo dei p,incipt socialisti. Lie.bknecht era solo con q11est'opinione nel pnrtlto. Si gunise a Tirnci discussioni e lotte, SJ.)Criecon Bebel. senza che p0rò ne avessero sofferto i loro buoni rapporti personali, poicllè Bebcl clliecleva che <:>s~i doYeYano ntlliz– zare ogni occasione p-er :])O_tTe la quistione sociale nel parlamento ed agitare inoltre ni1che fnori cli esso coi loro discorsi. Gli avvenimenti polttici prirn rnno finalmente LiPbknecht del suo argomento, mettendo. nel 1870, al posto della Confederazione ~della Gei·mania settentrionale, l'im– pero tedesco riunito. Lo scoppio cl-ella guerra franco-tedesrn che Liebknecht aveni. prè<.1etto come l'i11e,·itabile conseguenza dell'in– gramUmento d(!lla. Prussia con lo Scbleswig--Holsteill' e della guerra· tedesca del 18(;(} portò al Rcichstag: dei!.L• Germanin settentrionale la proposta di appron1re i mezzi per Ja guei:rn. Liebknec·ht non esitò un momento solo a dichiarare elle essn fosse nnn guerra diuastica e che bi– sognasse quillC1i rifiutare i mezzi. Egli dimostrò poi con acume strnorcliuario in un opuscolo, che Bismarck aveva nccesa e fatta scoppiare Jn guerra con la falsificazione di>i dispacci del re da Ems, .moHo primn che lo. stesso Bismarck ,11--essecinicamente confessata una tale falsi– ficazio1w. :\fa se si Totan. contro l'approvazione delle spese cli guerra si cadeva nel sospetto di volèr favorire così Napoleone. e per CYit,n:o Lieblrnecht e Bebel si mi– sero cl"accorclo di astenersi dal yoto senza qualsiasi di– scorso. Xe'11a seclut:1 del ~1. lugio, Bebel }esse la dichia– razione da essi conconlat,1. che diceya: «Xoi non pos– ·siamo appronre i m(!Zzi hnanzinri chiesti nl Reichstng, !)f'l' lii guf'JT:I. P<'l"Cll~, c(nest,1 :lP]H'OYfl7.ÌOI1e significherebbe un voto di 1iclnria nl goyç,1:no prussiano, che con la sua condotta nel JSGG lla prei1,1ratn la presente guerra. Al– trettanto 11oi non po;sshmo rifintnre i chiesti mezzi fi. na.nzi:nì, percl1è tale rifiuto potri>bbe essere interprefato ('orne apprornzio11p df'lln malrn.!!:iR.e clPlittuosa politic,1 di B-on:111arte. Come aYYersì. 11er princip-io, cli o-gni guerra dinas1 i<:n, rome soriali!i-ti-repubblicani e membri <lell'Associnzione operaia int:ernazionale, che senm dif– ferei1za {li nazionalit,t combatte tutti gli oppressori, cerca (li riunire tutti gl.i oppressi in una grande associazione fraterna. noi non possinmo nè direttamente nè indiretta– mente <lichiarnrci per la pr<:sente gi.1<:rra.e ci nsteniamo quindi dalla Yotazione)>. Fi □almente fu espressa anche J&, spe1·anza che fosse eliminato 'il dominio della sciabo-Ja e di c!Rsse come causa cli tutti i muli dello Stato e della sor!età. _Questa clicblarazlone trasformò i deputati !n un·ord:i
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=