Compagni! - anno I - n. 11 - 1 luglio 1919
l!! UOMPAGNI! Auohe it manosoritto di questo .articolo era andato cli mezzo « quando il rogo arse». Essenclo riusciti, vér for– tuna-, ,i salvarne mw varte, la vubblioll'iamo isolata-mente. ' Liebknecht neil:t SYizzera cominciò ]uxori JeLternri. rn articolo ::,u'lla battaglia di giuguo di Parigi che egli scri:sse 1iel 1--olksfrennd (AllliOOùel popo1o) di Heckcrs, imrue– ùi,atamente dopo questa micidiale lotta, nella quale gli oper_ai furono as,-assinati dalla bo1·ghesia, suscitò l'at– tenzione di Engels e di i.\Iarx. Ne pubblicò altri il igior- 11a!e cli Gustavo ::ìtrnwe. Verso la fine del dec:euuio ùal lK:iO al 1860 egli diYenne corrispondente da Londra della 1111,r;sburger Allgemeine Zeituny (Gazzetta generale di Augusta). Allora questo periocli<:o era ancora mondiale e non illlpone,·a nessuna restrizione alla sua penna ; egli non era obbUgato a tacere se non sulle condizioni au– ~t;Tiache.Quando Augu-sto Brass, ch'e~li avev,i impa•rato a conoscere dunante la campagna di .Baden -ed incontrò [JOi di nuoyo in Ginevra come profugo, fon'Clò nell"estate in Berlino la No,-ddeutsohe Allgemeine Zeitmig (Gazzetta generale della Germania norclica), q:i]la quale i finanzieri ùi Amburgo dav~1no i mezzi, egli ne divenne lo stabil'e corrispondente. Nell'autunno dell'anno sm:cessivo e"li anelò in Inghiltert-a con la sua famiglia ed entrò nella Ga.:·.:rntta come redattore dell'estero. Un'amnistia, che fu emanato nel cangiamento del trono in Prussht, m·ent li– berato anche Liebknecht dall'esilio. La brama di riveclere la patria tedesca da lungo tempo lasciata lo a,·e1·n atti– rato sul canaJe, non giit percbè lo avesse illuso l'appa- 1·ente liberalismo col quale furono indora-te le istituzioni prussiane nell'entrata al governo del successiYo primo imperatore tedesco. Egli vi era venuto per agire a fa– vore del socialiS'lllo internazionale, e non lo preoccu11ava che Bismarck fosse -presidente dei ministri. Ma srnriati s~gni rivelarono c:he Brass fac~va un doppio giuoco, e L1ebkn-echt, sebbene non sapesse dove trm-are il giorno dopo un ,pezzo di pane duTo pei suoi f igli, annunziò quanto Brass clOYetteconfessare, cioè cl.le egli aveva ven- •duta la carta <lei suo giornale a Bismarck, con un con– , tratto che lo fece ricco in poco tempo. Augusto Br,:rss insisteYa. per la sua permanenza nel giornale, dicen– <log!i che- non solo a rrebbe potuto continuare a cri– ):•e~,1libera.mente come fino allora areva fatto. ma ,w·reb– be anche potuto discutere n pe_rtame11te e franc .. 1mente la quistione sociale, Egli ne offrì la direzione a C,ulo ::\lu.1·x e gliene scrisse anche -effettiv,1mente; ma era eyi11e11te che Marx la ritiutasf;e. Liebknecllt restò inesora·bile auc:he contro gli agenti di Dismarck che lo assediavano di pre– ghiere, ed anche contro i cenni di Lassalle elle trorn Yasi -l !Jpra alìa testa del!' Asso ·iazione genernle dei la.-orutori 'ii/Gesclli. Liebknecbt era div n\1tQ uomo; dalle 11uvole di un yago idealismo egli era sceso sul teneno della 1·cn ltit: il suo ideale, pel quale egli er:t deciso a comba tterc sino atrultimo anelito e 11e!quale ha eJ:l'ettiyamente ecl entu– siasticamente lottato con con1ggio mai n1cil!aute, fn l:L redenzione della clas~e 1'1voratrice dal suo degraclante giogo e con essa rernau'Cipazione di tutta l'umnuitit e la sua e!evazioue ad un più cie,·ato grado cli coltura. Egli aveva giit illlparnto a conoscere personalmente Lns– salle in Londra; nondimeno egli esitò per alcuni mesi prima di avvicinarlo in Berliuo. Egli ammetteva con franchezza di non essere completamente d'accordo cou r,,assaHe, ed ane;he l'ulteriore r:1pporto· non lo an-icinò maggiormente a lui. ·ehbene ~i J:1sciasse subHo persu:1- clere, sotto la garan:d:1 ùella e:owpleta liberliì. c1·azione, a dh"enire melllbro del.L'issociazione generale·· dei Ja,,·o– ra tori tedeschi. ·Già la dil·ersitù. di carn ttere dei due uomini spiega ciò. Lassnlle ern un intellettuale ,tri,;to– cratico ec1un buongustaio; egli Yi,•e,·a lussuosamente, abi– t:Fa in splernl i cli p:1]a7,zi. vestiY,l elegantelllente e amaYa essere ad,ula t.o eLl' inc(:'nsato. Lie:ùknecht era di una mod0stia uddiritturn rara: -era selllplice nel mungiare. iicl bere, nel ,-est.ire. nell'abitare, non a.m:1,a mettersi rn:ii in mosu-a, nè gli piaceya farsi adulare e festeg- ibli < tecaginobianco giare. i.\fa c'era dell'altro. A Liebknecht non era piaciuto c?e. Lassalle, come vecchio membro della Lega comunist,1, s~ ;o!'!se h1sci:1-toaclese:are e tra ·cinarc nelle acquJ n,ni-g·,1- !Jih Prog~·ess1-st1che-dcmoc:ruticllce nella "rnndè ciurmeria uapoleoi'.10.qirussiaua del 1850. Ancora i'.:ieno o-]i piacque 11 complimento inMnzi al vescovo Kettele1· uctt·opuscolo: '.' Lei ~<Hst,one overaia cd ·il cristianesimo». Liebkned1t eù 1 s~o 1. amici di Londrn potevano J,Jassar soiira ,;1 ree;,;!Jiu· "OCl"l]1smocl • . ] . " ' ~. •. • 1? r:,-~ ,L rnsi nel progrwillllla opcr(JjiO di La ssi_il!e e nei ~uo1 posteriori scritti d'agitazioné. Essi p_otern,io ~ppoggiare la sua :igita?.ione sebbene il ~uo ~◊-~;a:iswo n,·?Iuzional"io si limitasse alla Germania ~1eii~rc 1 ,,, _or~ era 1 ~ 1ternazionale . .'Ifa la cosa viù gr.a1·d fu che €~Il ::a '.~tsci? adescare dalle aclulazioui di Bismarck e ~1 m~~tio p,_onto ad appoggiare co~tui e:oi « battaglioni O11era1 » 11el1'1ntento cli· b" tt • • · E»r .,·, . 0 . . a ua ere 11 partito progrcssisla. • "' i s rmma.,mava d1 poter trattare con Bis<rnar~k come ~a P?te:·e a potere e dettargli le proprie c-ondizioui dopo cbe rns1eme a venmo raggiunta Ja ,·Htoria •1· tt 1 ' . lt che L'ebk ht t • u e e ,o e L ... 1 11 nec _ occan, questo tasto nei suoi colloqui con '!:ssa e, questo lo eludeva. Egli cere;ò invee-e di dcler- mrnare L1ebknecht, -sin dalla .sua prillla, vibi·ta d trare c1· l'l " , a rcn- • _nuovo ne a .redazione della Xord<leutsc!lr ro- tenclo egll g10vare c:osi alla sua cuusa più che <:-011-{ /. assenza. 11 duello nel quale cadde il 31 a"osto 18ù4 : ct~– n~vra_, pos-e a tu~to una rapida fine. :u; prima c1:! 1 su~ v1_ag~10nella Snzzera egli erasi messo d'accordo cun Liebkne~ll~, Engels e_ i.\Iarx, che do,·ern. esser deciso iu settemb1e rn una conferenza ~ s1·~a1·e·bbe a ~ t · . . ' , ~" ~ O,·U O UY\'J·He un;~ cooperazwne o se bi~ognasse rirnlgersi contro' ùi ess;t. I d~e m1ora1:ono la memoria <lei caduto non cf– fèLuuuclo 11proponanento di 1iYela1·e <~n,: 1 1 • .,. 1· . < , ,;)'"' .:. ·1guaru1 g 1 e!?'?n comm~ssi da Lassa Ile e clh·enenclo con Derwe~h e 1'11lppo Bee:Ker coll:1boratori del 1:fo::•ialclc·m.okrat fon. dato _Ll,lLa~sal_le. i.\Ia poic:hè Se:hweiker,- successore cli ~uest!, contm~10, no11O.stant-e1iromesse in oontr:nio' .. fa1·onrn (·ol g10male le mene reazionarie Liebknecht'. ;~ Yllle co_sti'(;!tt?ad uscire d<1!::,uo contegno' riservato ed ;~ combattere f~·ancamente 'il socialismo del Go,·erno. L· c~~:;eguenza fu la sua immediata espulsione da, Berliu: Cio aYrnw1e nell'estat:e del 18U3. • ìlfa l_apolemica, umt delle più ,·cementi e:he abbia mai f:1tt~ 1:1ebk:1ecllt, non e~be termine e:on ciò. Egli la cou– unuo m Lip1nu, tloye ,;1 recò, dopo una bie,·e sosta in A1_mo,·er,con la log1e;:1e <:011 la forza ùelrespres·sione che glI e1:311proprie, sino alla Yittoria. ln quella socidil O1:era1:1,ne!le assemblee povolari e quhndo gli riusci ti– ualnwntc cli creare un organo del vartito -nella De11to– ?rcit,ui Ga.:·.::clta Cb</u/ll(C(Ì(ll"i(t, in quest'organo del par– LllO. 'L1appertutto e~li diwo,it1·ù elle uu·uzionc ,unilaternJc contro l.a borg·l1esm avrnntaggerebbe »ernp!icemente i r~:1zion:1ri rurali, <:Ile H suffragio uull·ersal-e po,,;to in nsta, seuw un libero dirittò cli associazione e di riu– monc e senza Jiberlit (li stampa, non 11utera essere altru c:l.!e un i»lruruento cleìta reazione; e;he r«aiuto dellu ::ìtato », come quello c:he era stato offerto anche alle :;o– e:ieti1opcr:lie sas::oni du un ugente ùi Bismarck; non po– r_ent e:s;;er'.:conL:esso se nou ·per corrompere gli operai e farlo ~en-ne agli scopi della reuv.ione. 111 Li11~ia,ùo,·e eg'li imp;:nù a c:O11O~1.:ere ..1ugusto Uebcl ebbe il più duro c:oipo clell,t :sua Tita. Egli perdè su~ moglie. La 1~i»eria lllat-eriale era grande, grandissima. Conferenze ed istruzione nelle »cuole di <:oltura operaht fran<:e»i ed ing:le~i, arti<:oli per akuni giornali con pc;,ehi me,,zi, onor,trI i;er aJcu11igiri cli agii.azione, tutto questo fruttava ben poco, siccbè egli era obbligato, senza e;hc nessuno ne sapesse nnlla, {1i portare ùalla ,;ua. bi'b'.liotee;, 1 un libro clopo-!'altl'o, all'antiqu:.1 rio. Sua moglie, una gio'. ,·,me delie:ah1, snell:1 e cli temperamt>nto ilare, f3cctu, ,n-rebbe potuto gfa ril-CYC\'e nelle nel.Jbie dell' IughiltetTa il gerllle clcìl'infermitil. L "-espulsione del suo sposo Ll:t Derlino fu per tei come uu colpo di clava, che la fece svenire. E venne poi l"u!ti1Ì10 colpo, t,rescinclendo dalle quoiidiam, cure ·pei $UOiche ìentamente la consuma1·ano La guerra tedesca del 1SG6.ebbe uel suo_s0guito un,{ amnistia. Liebknec:bt giusta ment<-~ritene,·a ('be l:1 mc– clesirna fosse a1)J,lkabilc auchc a lui e si rec:ò a Berlino per riordinare alcune sue facc-encle. Gli amici di nerlino furono clel mcd-esimo an-iso, cd egli quindi si la1<ciò1;ct·-
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