Compagni! - anno I - n. 9 - 1 giugno 1919

COMPAGNI! il pad10e non si curò di trasmettere il suo cognome al figlio, questi non sarà ~e·rosiwiln'.en~e un entu• ~ia.sta della Kultur germa111ca, e qumdi molto pe– :ricoloso... I milionidei bolscevikicinesi Qualche, tem]?0 fa, l'agenzia «. lÌ,l:lute~· » iJ_1formav~ ia stampa monçtiale die numerosi cmesi emis_san dei bolsceviki russi, provvisti di ricchissimi fondi p~r la 1nopag3:nda del. bo_lscevismo i~ Cina, erano stati ar– ~:estati m :Mancmna. E la gh10tta stampa borghese :i:,u bblicava, s'intende, la saporita notizia, .gonfian– idola ed infiorandola di riflessioni cervellotiche. La favoletta venne quindi, in generale, soi:bita ad occhi chiusi; ianto più cÌle pochi gior::ii prima la· -stessa :« Reuter » aveva fatto ,sapere (cosa non i::a la « Reu: :ter » 1 che i bolsceviki rus,,i stavano mandando degli [emissari in Ci:na e in India. Ebbene, sapete cosa erano invece i cinesi ane– istati? .Serrioliccmente dei mercanti che ritornavano ill patria in occasione del pl'imo d'anno. A lrkutsk, :a, Chita e iu altre città della Siberia risiedono di (fatto molti cnmmerciànti cinesi p,roveniénti da Harbin e da altre parti della Manciuria; ecl è loro costume di rimpatriare per qualche giorno sul finire dcl– 'l'anno, portando ,scco i profi,tti fatti c)urantc l'an– nata. ~ così settantatrè di •cote&tì mercanti ven– rie,ro ari·estati dalle truppe di Semenoff all,L stazione ·di Dauria, spogliati dei loro àvei'i; e ·non csta,nte pos– .:;edessero i pas.saporti necessari, regolarmente fìr– ,mati dal ,console generale deliJa Cina ad Irkutsk, imprigiona ti. • Le autorità cinesi protestarono 'energicamente con. tro l'arbitrio commesso dal troppo zeb:ite generale, e i mercanti furono in seguito messi in libertà. Ma senz,L·danari ... ,chè questi trovansi tuttora nelle mani del console generale russo ad Harbin (l'ex console <;zarista, s'intende; uno <lei difensori de1 principio che la proprietà privata deve essere iLtangibile .... ) Pensate forse che, appurato "il fatto, la « Reuter » abbia - com'era i;uo stretto dovere - smentita la ,dlegra storiella dei mercanti cinesi r,,·opagan.disti Lolsceviki 1 Di·singannatevi; la « Renter " è il tirn– piedi più prezioso dei governi democratici che com– batterono per la Giustizia, la Libet'tà, il Diritto, ecc., ecc. t A proposito di Giustizia Nel Giappone per esempio, il sensò di giustizia è sviluppatissimo in quella class•3 dirigente. Ba,sti il ;dire .che per avei· scritto Ullì1 lettera dove si au 0 • gurava la cadut,t del ministero Terauchi, tre giappo– illesi vennero condannati ai lavori forzati. Nel marzo dell'anno scorso •certi 1'lisawa, Mori e Ma,susawa, impiegati nel set.ificio•·Kaneni (nella pre– fettura di Nagano) ebbero l'infelice idea <l'inviare una lettera al barone Shibusawl}, ,in cui si biasimava il ministero 'l'crauc)::ii e si criticava - sembra - la condotta dei Mikado. • Si trattava di una lettera· chiusa, pi'ivata. Ebbene, i tre giovani - che: •SO'nocel'to dei grandi ingenui, e quindi non possono essere degli individui estrema– mente pericolosi all'odierno .regime - vennero arre– fitati, processati a po.rte chiuse; il Misawa si buscò due anni di lavori forzati, e gli altri due un anno 1er cia,scuno. . ~< Non c':è :che il Gi?'_ppone dove sia ancora pos– s1b1le un simile procedimento e una condanna si– mile!», commenta laçQnicamente il. « Japan Chro– •.1icle». Si tranquillizzi l' articoE,sta del pm·iodico giapponese: noi conosciamo in Europa un altro ;'Paese dove le pubbliche libertà son·o quasi quasi allo ·stesso livello <li quelle dell'impero del Mikado! Lospiritosovversivo nel Giappone Frattanto, anche nel Giappone nasce e si svolge una campagna pro .i:,uffragio universale. Il 15 febbraio u. s. una folla di qualche migliaio ii persone - fra stu<lenLi ·e -popolani - si radunò a bian o a ·comizio nellà « Public Hall» di Kyoto; e Mr. Ozoki, il noto ·« leader » democratico, pronunciò un discorso sp_i~ganclo_ agli i.ntervenuti quali ,sia1;10 le ragioni •che m1htano m favore del ,suffragio umversale, esortan– doli a riunil'Si in associazioni « ad hoc » e incitan– doli a perseverare fino a che la riforma venga con– cessa dal Governo. Prima che l'adunanza si scioglies.se, venne votato all'unan_imità un ordine del giorno - presentato poi al Presidente del Consiglio - in cui si chiede ap– punto che anche nel Giappone, a somiglianza di altre contrade civili, si addotti il suffragio i.1ni- versale. ' - .E la Eolizia lasciò fare 1 Le autorità non po- sero 11 101"0 veto al comizio 1 • - La P<?lizia e i tutori dell'ordine pubblico ave– vano propno_ nulla da temere. Lo spirito dei comi– zia.nti era così poco· sovversivo che finito il « mee– ting », la folla si recò in proce~sionc al palazzo im– periale, e •sebbene sua maestà l'imperatore non si trovasse in residenza, inneggiò entusiasticamente al Mikado. Ah. il Giappone! Che bel paese ... per la clas.se clirigenLc ! Disgraziato profassore ! li professore Yamashila - un giapponese inGC– gnante « Jin-Jitsu » - così narra la sua odissea al– lorchè a ìVashington era professore dell' cx presidente de.gli Stati uniti, colonneilo Roo.s,ewelt: « Egli fu il mio migliore àllievo. :M:a certo anche il piì1 peri .. coloso. Molto pesante, fortissimo, impetuosiE.simo, Roosewelt mi attaccava sempre •come ,se avesse l'in– tenzione di uccidermi! Gli diedi lezioni durante 'r"• •lunghi, eterni anni; tre. volte per settimana. Quante contusioni, quanti spaventi! E !llon glie 1o potevo dire. Perchè la mia incessante preoccupazione era quella cli difendere la mia vita in moclo tale da non mettere in pericolo la sua. Per quanto pazzamente egli mi assalisse, per quanto violentemente mi bat– tesse, io non potevo ammaccare, tanto meno am. mazzare il presidente degli Stati Uniti!. .. Quello era il mio punto d'onore. » • • Non c'è che dire l La ituazione cli quel disgraziato professore di « Jiu-Jitsu », non doveva essere certo delle più liete. , Fin tanto che si tratta di Roosewelt preso come semplice cittadino, il <lanno che poteva dyrivargli dal suo temperamento. violento era ristretto alla sua per,sona :e quindi rela.tivamente piccolo ; • ma un Roosewelt pre,sidente degli Stati Uniti, che perico– loso condottiero era mai per il ,suo popolo! ' G. BOSSONI. Si . contano a centinaia di migliaia, a milioni, i giovani che, da parecchi anni, stanno sott o le armi, sicchè non è fuor di posto ch'essi dicanQ di esercita.re il mestiere àel soldato. Non è fuor di posto il dirlo, ma è però enorme il fatto. LIBRI ED OPUSCOLI ricevuti in dono AY A.R - Dal dfo,·io di una in(er,nie.ra - Bewoora,l - Pfrenzo. B. DE RITJ - Il tramonto dei gal a ntuomini - Va!lecchi - J!'ireuzc P .APINI - Pa.-ple e san9ue - Vallecchi - J<'irenze. • i d. - Crepuscolo dei filosofi - Valleceb i - Firenze. R. ZA VATAN - IHlermezeo t oscall O - Vallecchi - l!"'ll'onze. id - E,'d,u,cc,,zione~ sic.ci, naziono.,1c_-- Vallccchi - Fi1·euzo. P. S. I. - Historia del somal-,smo 1-narxu;ta en. la 1·epublica Ar. · r,enti11a - P. S. I. - Buenos _I\_jr-.~s. J'. l•'ERLI,'l - Dos meses de actuacio1t en el CoJ1ceioDeUbe,-ante a 3 B,ue,.os Aj-res ~ P. S. J. - Rueuos A,ii·es F,. RRISSON - J,es bolchéviki - l·'bcl,ha.che •. - Paris, JOUR.N'A.L - I/Atlw. dn Con9rés (lG carte) - Gou~vo.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=