Compagni! - anno I - n. 8 - 16 maggio 1919

l2 \ COJJPAGNI! Vori umane attraveno la ~nlera (~· lionaria l yiornali socialisti francesi. /1(1,nno JJu.bbU lo alc1mi documenti circa lo .stato d'a11imo dei, solrlali del . «yra11de uation ,, 1·epubùl-ica'na, mandai i ci soJJocarc l<t 1 pubbl,ica sucialhta -in J..'.11ssia, ,Ve vnb/Jlichìa1110 alcuni, f quaU - '/11<;11.tru cu11,f<:;nnnnu l'csisteu.:::n precisa. dei comµ/ ·,to 1·ea– z·i,1Mtrio intcsistn - dicono con quali scuti111enl i figli dell<t pat•·ia, del/et rivolu,.,,:i.one borghese marcino <· soffo– cu,re ia ri roluzione proletcwia,, (Russin) .... 19 fet,braio 1. Hl. ... Pcll'OOdi(' Ìll qu<!sto t!IlDmeulo H ... Sl!Til ;;fa al ( )O- sito, in atteim pazieutc flell'ora <1eìla Jiber.aùonc, cbL io ;;vero, JtOllvonit faT.::;itrop110 a ttenclcrc. :::lì, que•sta 'gra de ;.;ioia è al!ine Y.cuuta, abl>ialllo l'aÙni »tiz.io. ! Che bel gior o <1-eveexoore .::;talo per Parigi! Disgriiziatalllentc 11011 è 't i;tessa cosa IJer uoi, e· <lobbhtlllo Jiensare di 110.11 esser compre-si uella c-esrnzionc delle ostilità, poichè noi con tiu uia mo a combattere i bolscevichi. ' :1\oi J,ottiamo qui contro un popolo c-hc ha avuto la ùixavveutura cli !llo]cstare uu po' b-rutftlmcnte il capitale. Xon·creclete' a tutte le stor.ielle che vi racco-ntan-0 i gior- 11ali a questo ri;;tim·Clo, poichè nulla è -più fa-lso. Quando, 01so rnro, 1111giornule vecchio tli parecchie settimane capittt qui, no.l sonidiarno amaramente nel vedere con quale audacia ><iabu;;a della. creclulitù' del popolo. Xoi coutinui:nlllo duuque la gu·eì·ra,. um còntro la nostra co::;cienztt e il no tro ide,lle. Y,►i irrun:Ò:giincretc senza club- 1.>io il uo;-;tro dh;gusto e ]la nostrn sofferenza morale. j)fa mJ fermo, poi.c:l1è rn'aceorgo elle' fticcio della politien. c,1,;a c-lw Yi dcYe interessare mediocremente, non e n\ro? Cu,s;t n•lt•Le, 110 ceduto nl bisogno ,di dire ciò elle pen– ::;a 1·0 a qualcuno cl.J-c llli eomprend,:>~se. Non è qne;<tiu1w cli ritirarci da qui. A parte la smobi– litt1;rio11e che rn,1nda a eas,t solo ·qu'.t,lclw y·ecc•!Jja da·~c. il 1101-;tro bailtù.gliolle è clesti'uato qui n. portnre O"'Ui""iorno Jtiù in Mto ht lJ;imliera l1ella più grande Frn11ch1.f,;ccndÒ la g-uerm ul partito operaio e ·conla·c11no,elle è pure il nu~tro. L,l l!'raucia, cllialllata nazione Jil>era -e Uemocra– ti<.:a, facente ln. guerra a dei principi: stabiliti col Ubero l•OH~t•11so di tutto un popol . All, l'iTO'llia è veramente sin– gola 1·e! :P] voi comp,·e11clete, carù si'gnora, elle. il mornl:e sublsc-e una deprn;;sione 11gua-l'ealmeno a quella· del ter– rnometro, elle scgim in questi giorui da 3;; a 4{) gradi sotto zr~ro. • ... ì'<inmo poi molto rnnl mrtrili. Il nostro Yitto onli- - nario ,i;i colllpone cli znppa di fagiuoli, biscotti. due gmn·ti <li viuo e'di 111~:.E' come clilTi. che noi sianio completa– mcnte dimenti.cati dai nostri bravi clil'igenti. che snnno c· 1 Ysì b'en,e grhla1·e « sino in fondo" alla tribuna della Ca– mera, e eh.e ci lll,n1clano così .gentilment<! al macello. La mngg.ior p,1J-te cki francesi i1ilm,1-gina fon,e cbe ia· 11ostra lllis:sicme fflti sia elci u,,1tto J)(\Cificn. Yl si <lk'<! che -noù. :sYo1g-iamoopera di polizfa, uellc cittir e che facciamo la guardia ''.llc f0noyic. DWiclate tli tutte queste meu– ?:ogne, perclw ,:,pe,.,o, troppo spes,;o :.i-n:d, .1lcw1i cadouo ;-,cnzu più Ti.alzarf:i e noi, con la ·ral>bhl in cuore. nssi– stiamo alla loro sepoltura eh-e sembra rH1 uu infano-a– mcnto {'.Ile non 1111 flluernlè. fsc ,:.i dlfcessi c-l1e 11110 dei '.JOBtri, morto combu ttelldo. è rimnsto eilNJUC.o §{'i giorni. m uu yagone, ,11la st<1?ione •cli Arcang·elo,, lo crèc1'ereste? Cl'edetc. che 1·~.nta mcuria non ci spinge a nulla e cli– rnj•nui,;c,:, an:~1ii<empre più la buona v,olorrttl di cui tutti eravalllo animati. , M'uccorgo che eònti11'l10·-scm1wc sullo stesso soggetto. S1wro che YOi mi scuserete. poichè comprenderete che tal– volta ht 1J_nziernmumana Ila <lei limiti. Jo qui_tk>peri;co ""mpre Jìlll. e credo elle <llYentcrò l,oJsc.'C•Yieo a ·mia volt'a .,;e non GYrò la fortuna cli ritorn:ire in Fmncia. (da « Lei, rre Ow;;riè:re" 1:0-4:19). ' li vadrc di 11n soltl<tto franoe~e in·i;iato in Russia SC/'b/;(; (jlW~W lettera: .. ' E' ormai a::;so<l:.rtoche soldati ed ufliclali parto-no c-on– t.inuamentc lh~ Grenoble per Co11s1-1u1z,:i, e Sebastopoli. e , ,.·he pertanto 11 Goyerno ingannn il l)aese atlerm:rnclo il coutrnrio. 11 don'r'.~. cli t ut_U i_r,1vprefl•nta:1li t1el J)OJJoloè ,.l.j fer– lllare quc;;u cl'llll,llla!t vrep,ff;tt,n d'una nuo,·a guerr,:. (da << Lo l'opulaire )l :i-v··J'.,). I bibliotecaginobianco lJd .ecco Ta le t.tcra di tutta la suc1, cww.re. ~~-a cuntrori volu zio1w. wi soldçito francese che cs1wfnw di cs~crc co81rnlto a servire la Disgrazia tàlllentc jo faccio parte 'dell'armata di Pichon,' tenebro;;alllente lllontata per clifemlerc gJ.i iuteresfil bor– ghesi.. Designu ti, per noye decimi. d'ufficio 11ei nostri reggi– menti, noi ftllllmo inviati .prn:sso rc;,,gimeut.l <Litiratori, -e ciò verso il lu marzo. In seguito avemmò una Ji.oenz::i. di sei giorni. E, a1 ritorno, ht preparazioue accanita 8slla scuola <li sc:tioue e le lunghe m~trc-e <l'alleualllcnto, in attesa clcl-l'oì:cliue di partenza. . La. !llaggior :)mrte di noi atteucl-e da quattro mesi la ficénza dell'armistizio. Dal primo di api·i!e .-i ubbià.illo illritto. Se fossimo :stati ,ai nostri reggimenti l 'ayrem.ri: to giil avuLa. Eppure, nosh·o rnnlgraclo, ci si fasà probabil– mente p,irtire SCIJ.Zila licenw. ~ou saril laggiù che· .Ju avremo ... Si renderebb<!, per ven.ti giorni. la gioia a tutti i fan– t,1ccilù eh<! aUentlono una così triste ,prospettirn, accor– dan,clo a eia-senno i1. ;;uo diritto. B' poc.o, llli sembra, ll dowanclm:e ciò in cambio di qncsta partenza che yui ~'-01- •eva tanta ripn1'sn. :\folti fm di noi hanno mostrato ciò e.be n1levn-no al co, e nou è la paura elle suscita la loro collera, si-b– bc e il faLto ch'essi- c-omprendono be11isi;illlo cbc non •è ve difendere n:w. J){!r violeuta.rc il di1itto delle genti che yen OllO in.viati JaggH1. • •• . .• . (da « Le Populairc » <'i-1ì-l91. di Mosca .. tisce una stupida accusa il G~1·ernh <li :\fosca lla diramnto da 'T~arlioic– f:ìe1o,iu ata.. del ;;o a'!)rlle, il racliograrnnm. seguente: « lfra , lms;;e e mostruose calunllic tliffusc ù pro– fni;ioue uè ,t stampa <:apita!ista di tutti .j .})aesi•òonlro hl. Hussht viet\sla, una di quelle elle eùb<?ro più suc– ces::;o è la avola stupida <:Il-ele donne sa-rebberò stò.rc nazion.alizzaf nella lh,l'pubblica ::;ovietista. V'lla di clic lllera ,·iglia'i;si. della <:r.edulltà degli nui e clel'la mala fe<le degli nitri, lll .,·celere fino a yual •punto quella scioc– clle;,,za rS.ia sti)l,ti difWsa da c-olòro che èonslder.auo la Hepuhl:!Hrn sov\ctista. come 1a loro peggiore nemica. (l Siamo iu ;.;·a,io di indicare in llloc1o preciso la fonte di questa fayoJ~t assurcl,1. Nc'1 gioTnale borghese Gotos Ro;;;;ii clel 17 .a·p·ile llll8, il corrisponde11te specjale ,di qupsto gim'l1a'il_, telegra'!Cava lln iKllvulynsk (gO\:er:n.a– tora to di ·sa rato,·.· the una tal Fl'oòoront nve,·a pub– blicato nelle lz-re tia di quella città nn progetto di. so– ci,1Jizz;a7Jonc Lldlc donne di KltYalyusk e tlintornl. Se– condo questo :vrog ,tto, ;;ouo proibire la prostiLuzionc' e le n:lnzioni iH.<X'it<!. fra i due se,;si, J.U,tl al contrario è proi·lJito il <:elibalo ,t.Jlc clonuc e ogni 1·ugazza è obblig,n:ta a ·!llarita.rni. . Questo progetto fm1tastico di una scono– sciuta dt.tall{.ua 'fu tmttato da •alcu11i urgan,i <lella stampa com·c un am'([ùoto ridicolo, che 11011meritava nlcun,t attenzione. Kt•J prog-etto .,della Froòoro\'a em affermato che 1►rogct'ti simili ci-ano stati apv!ic'.tti· a J.ouga e,d a Kolpirn>, ',presso l'ietrogrado. ((Xou· oe:con-e dire che tJuesta affermazione c1dì.l cit– tadina scorrwsciuta e cU tutti gli a utor.i dei progetto è una pura inyemdone e <:lw in nE-ssuna i,arte. in nessuna cittù, in ·uessun Yi!l::iggiu della nussitt sovietistu fu mai realizzato un pi:ogetto simile. - , <(lJU altro fatto, fu la ~lccl>'ionc tli un circolo nn3r– cllico cli :S:1rnto1·, cliieùeuie d1e lo Stento JJaziouaJi;r,;,,i le donne. Questa lH'OJ\O,;ta fu cornunic:t1:l con let.t<•r:t p-,1rtico.lme 31lln rcclnzlonc <let giornale i:Ìi:oboda Hulf.'sii e , Jmbblieab il ~4 ui:rilc 19L'. Inutile dire che questa propost,t uou fu maJ ,1ltra f·o8a c:lle una fantm,in atr:i– ,·agante e passeg·gera. di un c:ertc• eircolo oseun) ili Saratov. • (('!\ili sòno i clne fatti s11l quali si bnsa· 1',1ffcrmn– zione elle lln fatto tnnto rrnnore nel mondo. Disng-11,t compi,wgn·e le org:111izz.nzioni fcmmirListe le quoti. a P.ari~i, h:mno presentato IH'Otl',Sh' solenni- l'll utlic!',ili còn.tro fai ti d1(' non :,o,Bomai succt•;-;si. E ci :si cien· ·cg- 11 :iJ– lllcntc lllernYi:;;ll..ll'{!elle i callln·Diatoù, i qn::i]i 11'.11111~ di<'-

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