Compagni! - anno I - n. 7 - 16 aprile 1919
uuMPAGNII 5 megalos. demokratiki 'li t ro,·ò occasione propizia per fare inferocire i suoi agenti contro gli israeliti che nel le cfozioni legislative arnrneo \'Otato in favore del costan– tiniano Gouuaris. L'arruolamento forzato deo-Ji ebrei ' in l_'arma di odio e ùi vendctla dei yenizclisti''' spalleg- , -g;a,u dai francesi e dai masnadieri volontari che nel venizclismo a\{:1·ano lrO\·ato un'àncora di sal;.ezza e ci I riabilitazione. Le caserme rigurgitarono di "iornni israe– liti, rei soli di non a,-er mai amato una p~ria che· non I era la propria_ e d! a,:erc m'.1nifestato sempre il loro ar- ; dente dernieno d1 vivere m una Salonicco libera ed - e~tr:inea alle lotte di popolazioni disparate ed antao-o– nr~uche, condaunate ~t viYere in una continua o-ue~ra di pi·edominio. 0 , L~ cos_crizione obbligatoria fu. rer gli israeliti di Salomcoo 11 Yero colpo di grazia, Chi scrive, fo ,testi- creu del ministro l'apanastassìou, il quale, violando le leggi costituzionali dello Stato, .espropriava a beneficia· dd demanio tutta la zo11a incendiata. Per fare emigrare gli ebrei in massa occorreva to– glicre loro ciò che più li teneva legati alla città: ~ beni. , E~l oggi,_ la, ~1iseria_m_i1:acciaquella sventurarn:, po– poiawrne. :\l1ghaia e_,mghaia di_ famiglie ebree vivono ~11 misere l~aranchc. m balìa del vento e della pioggia, 111 tende distese allo S;f>perto, ove soffrono il freddo e la fame, s_enza S)'Jeranze e forse col timore ano-oscioso di peggiori situazioni. ·- • _ • " _La ricostruzione di Salonicco è ancorn di là da ve,. ilire. II nuovo piano della città, fatto da abili ino-e– gneri inglesi, è stato affisso alla :Pref~ttura ove t~tt;ra possono ammirarlo i dilettanti di arte edilizia. Si ve- dono sulla carta bel_li e spaziosi Yiali fiancherro-iati da m_a~stosi·p~l~zzi, università, musei, pi11acotech;; •gfar– drn1 zoolog1c1, tutte c.ose ohe Salonicco non avrà mai -se per sua, sforttrn;i la città d1.ffesse· rim,mere greca, nel qùal c~so gli infelici isra_eliti dovranno ripnmdere l la tn~te via dell'esilio. eml!lti -frn le nazioni ove, in I t-1nmodo_o nell'altro, continueranno a pagare il fio delle La Chiesa <li S. Giorgio a Salonicco. rnone oculare di scene raccapriccianti cd odiose._ I gei:- • -.darmi di,, Venizelos arrestavano i citta?ini per le_ vie della città e li conducevano al deposito, scortati da una turba di soldati con ]a baionetta in canna. 1''urono, quelli, giorni :li, desola!i?ni e_di terr_or<:- 1 giorni cl~. lutt<? per la comumta 1sraeht1ca d1 Sa10111cco, I mob1hzzat~ si rinchiùclernno nelle case per non· cadere nelle ma111 degli sbirri greci, e YÌ rimr:nevano incarcerati fino ,a quando i poli~iotti, esa,pe!.al1, abbandona\-ano la cacc;a ag1i « enèos. "· Alla· ,'ac,·1a :1ll't1orno ~egl\Ì immerli_;itamente quella al capitale ('brco. Oltre ai furti indi,·iàu.ali comn1c,'.'i irnp1:mcrnente, fioccarono prim2. ti:; multe e le t~s;:e_ òj' riscatto per reati immaginarì, e i,1 seguito, i cir.i-::i de- ib io ·ecaginobianGo loro aspirazioni -alla. libertà. • • ' E dire che nell'opi_nione dei più ìa gu-ena europea , era stat:l f~tta per red1m.ete le nazionalità. oppresse!. .. , ! ~mar~ 1ron1a,ch_eba '.'welenato nei giorni della repres• swne il c~10n~d1 t~ntt l1ber1 pensatori, i qu:1!i avevano saputo, sm dal pnm~ momen,to,, sceyerare il vero dal falso. -. Taylorismo e fati-ca Sotto <1m·stotitolo, l;.C .Rh-i-sl,1 <(Comp,;oni: ,i ìaucia un apl)ello •,11 ]JroJe~:1 ria tu (\d e,1mpi, e deH; otlì('.ine di ,--,j. til;_oucl?·_e (:~·so,ùn-ettam-eute, senr.:.t es;;èrsi la;;clato O la– s~1ars1 ~utiue11:r.a1-c d~ti mucchi cl i libri << se:icnti.tici >i cuti e1rcolano o {lo!·mono nelle rn ri~~ lJiJJlioteehe e... 1ilu">'t'i-. Io -:sq110 llèr 11 hn-oro Ol'gauir,zatq. l'(:nso ehe l'operaio IJer proclun-e, lla l;h:.,gJlo di ~p-ec:ialir.%ar::;l sulla materi._: dw favorn. Con la ~lla f<J)ecia]i,.za,r,ione, 1'01;cmio ltl meno_ f,~t.ica, C j)l'OÙU_l:l'. 1111.t(1t1a11titit di n1;itèda (COllle ebe s1u. e <JU:lle d1e ,siaJ maggiore d,i qlrnlunque alti-o si-· St'\ò'Dl:U _l:t\'Ol1llhu. Di fatti, vrnvate ,l intrapreudel:'\) uu,a 0J)e_1·az1?:1e ll'i q1111 lunque ,;JJecit•. Yoi .-vi tron,i-e/è a d1s,tg10. Cou qne~to,_:uou è ùl'tto c:he l'operuio, spechtliz- 1.;1 I 0,-;1 ,;u 1m rarnu d1 trrocluz-ione ,iu,\Jsiasi, uon pos:,.1 ai;. prendere e p·odunc and1e in .. i!tri e,mipi. An%i ·il trionfo dell'umana famigliù ,su Lutti gli egoismi JHLrtieoJaristici ,-,1rit re,-,;opiù fadle dalla grauçle 1irocluzione di materiale c1:ogni ge11cre,utile, prodotto per esser coiisumato anno– m?1 ,me11.te, e non. più gucn-eggiando, eia ,,hl massa proùut– tnce. lìu eo'emp1O lampante clella organizzazione dG!Je 01J€rnzioni del kt,·oro, che h;t dato risulta ti stupefacenti è - ne <lic:i,tmoun,1, perchè gli sforzi furono tutti tesi su quel ramo - l'organizzazione del 'lavoro per la 11rodùzione bellica. - Se quegli sforzi, fossero stati dati .1ìla industria ug:;-,, eola. - poniamo -, il 111ercato agricolo av-rebbe dato, mi– lio11i•e milioni cli lontieJbfo di prodotti. E' logico·: -l:: --iù l'icntr,i. immediatamente nel carnr,o ùella specia'liz . _zazionc del J,1yoratorc o produttore. . - • E t:'.iò. con 11110 spreco d'energie infimo, fJi f;:onte,-a:gii sforzi te:;i a produrre, poni-amo - o a v-0ler 1)l'odm-rc ·-·--, qu,a'llto put) proctun-c un operaio ;,pecializzatosi su· qua– lunque m,1lcl'ia rla un'altro ptofano o meno es-pr~1to. ::\"on è detto, che tutti «debbano)> produrre qnel r:d11i1. to i> elle cl verrà imposto. Questo iloli ;:;i Ja treanche in regime borghese. St,t ,~ l'oper,tio, c:oscicnté, di 1;oler prò– du rrc mo·lto, c:clermente, con minore sforzo nervoso mu- scolare, è con un numero <l'orè li'lnitatissimc. ' UJL1_Ìiel_allur:: ico 'iibcrtarf..o., '
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