Compagni! - anno I - n. 6 - 1 aprile 1919

ùùMPAGNII « C.A.STELLAZZA.RA, 9 febbraio. - Domenica scorsa !11 t empo qu m1';impovbn te riunione dei minatoi'ì delle miniere ai mCTcuriò. Appenn, ap~rta 'la. riuni-0ne, u11co~– pagno •reduce da•l fronte fec-e conoscere con un forte d1- ~rso a questi· minatoi·i, che i cacpìtali.sti li consid~rano come i moderni ,schia,·ì, paragonabili IU. quelli degll an– tiél1i romani ,i quali dominarono le stesse miniere; illu– :;trò !Jo):'O co:rie 'la. loro ,'itc'l non è tutelata, che a lor<:' non giunge mai 1a. Oegge comune, che :per_ 101:0 ~on v1 so-i1oprnvyedimenti soci;:ili, che le •loro a~1taz1om. sono orribili, che la loro vita è minata clalle J?lU c111?el_1 ma– lattie: mcrcurial1smo, idragi1'i.·mo, anclnlo stomias1, tu– b"Eircolo ·i ccl iavrnlenamento del CO' $idet.to gas morto, e che fa mortalità è altissi ma. che i1 r endime nto fisico del minatore uon, o]trep ·as.sa i 55 anni cli Yitc'l,che per lor? JJOD si 1ern m,1i il .i; o l'Ce n on rl è la sicu~ezza del_d?ma n,!•• uon •Yi è J)agamcnto regolare di sa1a'l'i. non n e o_ss1- sfenza. e elm le loro c ondizioni infine grond·::mo :Jacrni;1~ <li. sangue. Ha csorta.to i minatori a. strin~ere _sempre prn le file, 1Joieh~ ora è gi unto il mome.nto cli agire ... ». 'E.se questo è oggi, immaginarsi quiudici anni addie– f r o. qu ando •la. u1fa <:a•ra ltàlia, non ayendo ancora com- - battuto J;Cl' la Liber:til e per il Dirit to, ern ,ancora '1.Ul po' ,3 rrét1~1t.1,mentre adesso - e :hi.ne dubita? - è una pio- nlera di <:iYiltit ... all'e'tero. Seg.no <:lw ne ha in abbon- d.mz.t a Jl:internq ... rc,;"'io aneora m1da,ano •le' cm,e, ])erchè ,se oggi al– meno-quei {fa:igraziati mdwato~·i si organizzano e lottano, allor:t cr:1no ·incapac- i ,persino di questo sforzo. Di circa un mi"' li.1:0, nppe.na una vcntin;1, e1,a110,·cuuti alla. riu– .nione ~rganiz r.at,t :J. )el' 1,t mia Yenut,1. - « Impossibil e far riuajeos a - mi f u »1Jieg,1to-: 'il h,Yoro procede a tu.mi <. lidodic i ore. e mcni.1•ela met,à <lei.minatori sono u desso in nl.in !en.1. l'altJ·a meti1. usciti ciopo dodici ore di fati.ca. in quel la- b,o·l;;i:ia infe1·nalc. non cerc1rno ali ro e n on YO – i:Jiono :litro ('hc gettarsi sul gif1ciglio. più affamati di ripòso ., di souno dl? <.lelìo tes':!o oibo! >>. .Eppure. non bisogna nwi •dispcra,re.""XI>Penaventi, al- ~ Jorn, oggi quai'i tutti nel loro Sindacato. Eppul' si 111/WVC ... :mche nel fondo d'rllc lllllllere. l.'.n ,p:nticol11rc: fa rni11iert1di C:1stellazzara, è pro– prietà di capitalisti strani<è'ri: p1ima tedeschi, adesso in– ,,-:le~i. J mina tor! non Yl b:mno neppure la' soddi sf,aziou e -' .!'e ·c:osi si può dire - di <'SSérc. ·fruttati :a. .llne.uo ifa capita listi na ,:iona li'.. :-5i Ì! preso 'l'rento e Trieste é Yi è ancora da « lilwr.11-e ll C\,stcllazvtra. E quante Castcllaz– zar.e; in Il,flin: ven"'a qualcuno da no!, fui quassù, che 4\Ul.lldO ci capit.a\ né ;ogliamo godere la com!)agni-a! ~ E •rotto pre'Sto il ghiiaccid, <lll!i· s\i: assaJi!.scedì domande, Si è ansiosi cli sapere. Di uomini, di avvenimenti, di co·sc. De'! Pa1tito, dei,no:stri leaders, ,del nostro ,giornnle, 1 dJ. quei che avvi€'1le ,nel mondo. "-7- «_Ne siamo cosi lon,.; tani noi!». E vi è 111n godimen:t-0 mt1mo w rispondere, ai sodclisfure questa sana e buou!l curio·sità. Si sent~ <U corrispondere ad un ,profondo ·entimento intimo. lQ quanta fede scmpHce, ingenua, si esprime da quelle do,, mande! Quanta spo.ntanea affettuo ·ità, in questi com"' pa:;ni. da·l'l':aspetto rozzo, i g_uali non sanno l::t mo:rbositài politica, che agita ed .angustia gli operai deH~ ~ittà! r~ essi, yerarn~mte, il socwlismo è. la' nuova religione, eh~ av.ince ed esalta. Dopo una. mezz'ora, mi s-ernbra di es,, sere .fra. compagni! che io conQsca, òa. tanti anni. Ah_ set qUoc'lnti noi siamo, militanti del Partito, ]Jrendessuno, spesso un ,bagno in questa onda. rinfrescante che è la.: fede o<'Jalist[t degli ambie11ti contadini! Ne guadag~; remu10 noi e ne guaclag11erebbe_ il P.artito ... A menog.iorrro, una -~rea. colazi'o1;1eda ... mo-n~gna11 1 po.Jcnfa di castagne, sal~'lece e> proscmtto ed un vl'nello :tlrizzante. che 1·isculda e non clà alfu. testa. ì\Ii conquista. defini'tiY.amente l~ simpatie ùei compagni, con l'lutomi.a.-e,· rper il, primo i nostri innr. 'Cn po' dii giOYìale cordialit;tii n:tle pili del più ·be1 discorso!, E poi u ciamo, per 1ìare un.1, pa•sseggiata.. fra i ca,st;a .. gni. Ail'j,ng :ress.od -el paese, il segretario, che continua a:' far da <:ì< .,'CrQ,l le, m i ferma.: - Vedi? In questo 1)1tfi1:o, • caL1der.azznretti! C:i Riamo, :al q)roblemft storico! Faccio •lo gnord. -- Lazz-ai·etti?'. Chi ern ... quest o Lazzaretti? :\Il si gua rdn sca.piJl!lii ;c.ll.ti . , Ignorare un tal perso. m1.ggio! :\li fa torto. Le, S,P :ieg~z ionrfioccano da tutte :le •parti, !SÌ che deùbo ·raccomanàarmi: -- Uno ,per yolta, com!Jag>ui, aJ.ti-imenti noo oaplsc<> niente .... - P:1tfa fu, fa il -~gr~tari<?. ad un .-ecchio; tu erl un INlliCOdi Lazzaretti ç rpotrai U,lf9rmare il compagno wec:lio cli noi. t·n :tmi<:o dl LazzaTetti: Ho co;p rto allora .una: fontt'! prezioi':.t... . Jl te~timone storico è un bel Y~cclrio rob<usto, dagli oc-e-Iliyi\·i <'cl ,i-nteHigenti, ,<:hc ;,i es[}rime in un linguag._ gio dilaru e forbit~ ·corue.11on è> rnto udire fra i conta-i.. din.Ldella Toscana. E' pu bosc-,1folod1e abita dall'a 1 lt1'al ,I),1 rle dr) niont<!, ac~ ll!lf!c yentin:t dl chilometri di di,. stamm. Ila ratto a pi-ec1.i. l Y.iag-,;:io,-11ella.notte, attra• Yerso le -sc:oi:ciatoie, per e:<sere presente all'atTivo del confcrcnz:iere! • La ma.ltina, all'.tl!J,1, mi :t\·\·io :l pie,li \·crso Arcidor;;,'(),. l\ll dc1:;crirn Jn scen{t traglca.: 1a process!.ion-e elle st distante un paio d'ore di cammino. Dopo parecchi giorni a,·nnza in ordine, Je .intimazioni, lo sparo, Lazzaretti, di.fu.tit-:i,ntc yi:lggio jn y0ttum. S<'Utu il bisogno di sgrnn- elle cade fulruiuato :i; tef'q_t, ·m~ri~e. stcndeya lè braccia (•b·irmi :le ,;airi.iJ<:-: l'J poi. pur non m·ende, troppa propeu- jn atto di benedir-e. ~ione JX!l: l'oJtJ.iir'.~uo. 1!1i. ;:ecl.uce~'i1l~acli un3: ,p:ass-eggiata - l,;n rn.1 !'ti.i-e'.- esclama con voce commossa.. i"iC..tJli c, 1 Sl.l "l~ ~ri •mont1. rn una l1mp1da rnattrnata autun- V'è f·anto rimpianto accorato nella sua voce, che 10! ;ale .• rn 1.io '·auunirm1do. 1111 po' fischiett.anclo, u~ 'P-0' guardo stupefatto. • fumando, ~·i.~ s ,f.racla è presto percorsa. Ecl: eccomi ad - ;-;1:-- 1·i11rende.quasi 1Jer rispondere alla mia muta, .Are-i dosso. interrogazione -. un ma rtirc'. Egli combatteva ;per i po. rn YC<:f·hio castello mezzo diroccato, addosso al quale y ri e:ontro i' ricchi, per i deboli <:'◊ntro i forti, e Ii:\ :-i 11 ~rnwce:hiauo le c-asette. Qua abbiamo gfa una .Set.ione hanno amnuizza,to ... :\fa ritornerà, .a punire i cattiYi! f'Ocialist,1 ed nua Lega dì hose:aioli. Ke dimando. :\li si Nd' ii Yocchio guarda in alto, wrso il c\iello,con uno conduce .3Jl,t « Coopcratini <li Const1mo >l. Anche la Coo- 5:g-ua nlo isp-il'ato. !storno a mc odo un risoli-no ,sardonico. rpeni'ti,a ! :\fa Y:l benissimo! Il -i·ecehio ,1'iyolge sdegnato. •:.\'on ha n:ieufc dj grandioso. H locale della Coopera- - Voi ,siete troppo gioYani, non Jo avete canosei:u~ Uni,, OYC, per Mp1:aggiunb. banno ~ede 1::tLega e la e non rnletc creclerè a noi vecchi! ~eii.onr. t:n Iocalctto di"ipochi metri quadrati, che serre QuaTcu110protesta.: - Altr,IJ <tempi, altre i~ee, caro <.la. (<maga;;zino di rnndita ll ed un ::iltro loca letto per le mio! Adesso non si crede 'JJHt nè <alle 1relig,iont, !llè al l'iunioni. Xci•« maga:,:zino cli Ycndita » qua.Jclle &1cco ùi profeti. casta.gDt', quaJch-e fiasco di Yino. delle salsiccie e del Ed una. ultm p1•cci~tt: .- Lazzaretti Yi face,a credere prO'&ùutto squisiio'. ••• l! nieni'altro! al 1)/lracUsoin cielo, e noi crediamo soltanto al paradiso - ~• incomincia adesro - mi ~i i::picga. quasi con · su1ht terfa... • - J.'aria cH scusarsi - e JXJi, sfamo coi;ì J)OYcri! Il buon Yecchio apparira offeso e ratb:i tato. Inter~ I.e du-c ~tanzett-c sono affc,llate. Il i;egret.ario della Se- ningo subito .per tronµ·re la disputa: - !\on v'inqnie➔ zione - il quale è anclie 1-2gret.ario de!l'.1 (,"oopc"rath-:i tale, JJill'li:1mo tl'altl'o c la 1 8ciamo che Lazzaretti dorma: e che e~$Cndo 1111: operaio il quale h.t Yiaggi:ito e <( i;;a<li in 11,1cc: penna l> costituisr·<> tutta r,ilitc intcl!cLt.u11le <lc,i posto - :\1.t pl'enclo sotloùr,1<-cio il comp,1g110~grctario e glt mi f.'.t. gli ouori di c,1s:1. Gli c1oruando: dom,1mìo !"C' rlopo 't:rnti anni Yi i-inno {1ncora <lei Laz;. :_ c·ome mai tutti i comrt'.1~11i sono qui preò'euti. pur zal'etlisti 1wl 11nr~t'. essendo giomnta di la\'Ol'O! For::c. 1,uo :=wio.pp1·0'! - Qu.ikllc \'Cùe:hio:....mi risponùe -, qualche vecchio, - 1\facchè'. Xes~uno è., andato n l,worare. t,Cl'cbè l'.i il quale. come que,:to uostrn comrMigno, che adesso si è. ~u◊'l pas.sai·c ·con k tutta !(l giorn:1ta ... E' cosi raro e:llc I tanto illquietato ai nostri ;,l'herzi, conttn·ua a cred-ere bibliot ca inobian.o •

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