Compagni! - anno I - n. 4 - 1 marzo 1919

COMPAGNI/ / ,9 fondato nei _rn,pporti indigeni.. q~:3-nto _più esso ~l'a; un~ pianta, esotica impo1't.'lta; a cio s1. agg1'-'.nsero ,mc-<?I~gli ~corag_gianti fa'liìme,nti_ degli esl)€nmentJ <:omuulst1c1 n~l dècennio dal 1840 al 1850, e finalmente! ed e b~ questo 1,l più i•mpoTfante mothrn <}ell:1 cessaz:rone dtr 1 ~1- uto):>L~mo . ametlcano di quel tempo, 1'1 riflesso della qulst10lli! so_c~,lc europea fu oomp1eta.l!lep,te otte:iebrato d.3.lla Y('.'raqmst~o- . ue ~cial:e dell'Aroenca., .che si pre~to al~ora .s~1I p1_0- ~(;enio ed assorbi tutto l'interesse negli Stat~-Umti, d_all~ Jotta. contro J 1 a schiavitù, o meglio contro 1' padrom eh i-c:hla,i. • l • ·t 11 t· d t . 1· SI· ;,..-dl.seuna IotL'l di e asse tra 1 ca'!)l a s 1 in Uf\ na 1 del ·n'ord, clw dovevano {Jot~re ~ntI:o l'il~d1~rfa. ,iùglese e chiedernno dra:d protetfon, e 1 !ftifond~st1. dd sud, che ·tornivano l'a ,materia grewa :il1-mdustna rng,Iese, e che yolernno ;il, li~l'o scambio. n-fa si svolse anche 1ma lotta di classe tr;J. la popolazione a,grkola del nord 1,apidamen– .t.e • crs>R"cE'nte- d irrompente rapid:a.mente all'o,-est e i ba– rnni di schiavi dù1l sud, che ceTCaYallO di n:ionopolizza,re J)P.r 11è ;la. ·terra. Appunto nl?'l <lec;ennio nel_ quale- Mane ht,·otò ,a,ll!a. «Tribuna» .si .aggmvarono maggiormente que: ~ti eonfli tti. che mi,-scro fìna,Ime:ntc ca.Po alla ;:rner-ra d1 ~cessione. Era, ciu.est:..una situazione che ,sottraeva qual– sia si. terreno ai soda Usmo. , :Ha non s1 mangia H frutto dell'albero della. con_oscenza srx:ialist.·1 H:'Dz'acqui;,1 :a.rc e conservare anche ne1 -poste– rfori mutamenti, quando non si sl,a UD ostinato ed. moor– re,,.gibi'le furfante, un'ele,a,ta concezione den_a YJta. E pe~'dò aùcbe i comuhJsti ameriel.1.ni del decenn10 dal 1840 .1.l lS.'ifVs itrova~ano in prima linea nella 1ott.-i cont1•0 la ~èhhn·itù. ed era la « Tribuna il· di Xew York che stani il 11':i,,·an,iu;i rdia., e d.1c anche in que;.t,1 lo~ta e_con. es~1 -diYÌè'nlÌe ·uno dei primi giornali d·eJl'Amenca, 11 c1H p1u eminènte eollaboratore europeo fu :\larx. '·C€ 'lo -at:testa lo stesso Dana in una lette1'a molto ca– ratteristica. Unintéressante documento C<lrlo Vog.t. ,1veya ·pul_Jb:1Ìoato'p~l 1859 ?,ll o,pu~col_ocon– tro )farx, nel qua lf! eg1!1 faoe,·ag~1,. tra l• alltro,. 11r1mpro– Yero tr.1dizionale c011tro i soC'l!ahsti è~e non. Vl\'Ono clf'lle · ]oro rendite, di ,-J.-ere « r!el sudore. degl! ope1:a.~ ll, ~a « Gaz. zetta Xazlion:ale ll di Beiilmo ·&'l1pero_ anc:o~" v og~,.face~<lolo YiW!re ai estorsioni dl dam1ro e d1 sernz1 ,p1:1llz1esc:1u, ac– cùsaudolo iierfino di consii~li'ar~ la fabb~i~azione eh c:art.e monete false. )iarx aecuso eh queste 1d10te Càh)l1Ule 11 redattore de]la <e Gazzett,1 Nnzfona1e Il, Z~bel, n,olgen: doi;i ~m;itutto .a•l pubblico ministeTo di ,Berlmo, m3:• costui respinse l'accusa 00n l'afferma.:ilione che 1Uon c'era rnteres– &e pubbllico che offrì'Sse al pubblico lll!Ìni's:tBro ~o~v~ d'.,ìn: ter ,eni.re . E fu contestato anche a :Marx m tulti 1 grnd1 ~11 •gi\iris$lìzlone i_l· diritto di procetlere contr·o Zabel snlhl na del'l'accusa pnvat:1. . . Tr'a i mezzi dl ~ll'OWt che esibì Marx ::tl TnlJ male, fro– vàT·aotl anche Ul¼l. lettera cl'i Daim, che doveYa mostra1:e dcmde : \fa.rx awrn effctt1v,imente 1'itratta. 1:a su.a sus:,;1- ,-.tèuza dù1~1nte i1 suo .~ogg1oruo a L'o!1dm. ~J.1. lettel':l p1ihblicaw ·r1a ;\fan: 11egli nl!e~ati ,11 ((S1g11or '\•ogt>l, ruç– rita ben di essere ripubbliu1 t.1. 1,;s~,l suona nella tr,1- dtizfone: Xew-York 8 Hltìr7.0 1,.60. StiÌ,ia//.yS/1110 Signon'! : « ru. se.guito a yostm rid1iest.1 c.·onst:i,to eon piaee1'e ~ rnstri n-ìpl_ìOI'ti c:ou cli_ve_r-se'pubblicazìoru che escono_ negli Stati Uniti, alle quali_ ~o ~?, ~1I?ta rn!ta, r,1pporti T~~-– .;onali. D,1 circa-!} aun110 v mntai_a <!cnyere pei;_la ((Tn– bùi 1 a )) di Xew Yo1'k e da a1lor:..te C?utmuato 1 1mpegno. ,~oi aYete seritto regolannente per 1101, senza neanche una sq1a s<\ttinrnna d'iDterruz:ione 1 :rer.qu .~n~o io _possa ricor; darmi e yoi &'ietenon solo uuo de1 pm 1doM1. ma altres, uiio d~i collaboratori meglio ·pagati di _que~1? Pfoma'le, lo non ho ·an1to ad· oss-crrnre nei Yo-st.n art1~oh se non una C:OS,l rnla. quella eioè: che YOi face\-,Jt~ Sl_)JCcare trop– po ·!J€r·un giornale amer1c~n.o 1111u11to eh Y~st.a t, desco: Eù.t ·questo il ea$o tan_to d1 fronte a1'la Russia qd ~1tç cl~ fronte aJla Fraud:1. ?Ili ~·~mhrò t~1Jora che, 1,1elle qm~-t1om che c-o11ce111eYano l tiz,1nw10 o 11 bona1x1.r.t1smo,, voi ma– nifcsi:astc troppo interes~e °: g'l':1;!Cle. Clll'ù J?Cl'_ l'unitil e l'ind'ipenclern,a d(m:a G't'l'rnam,1. l'io ;;1 ro.o ,it.ro for.,ie a·nco– r<1meglio cùe 11Jt1-0Yc 1n ùceaf<ionc cle11'11l'.,ima gue!Ta it~– lfami. Io e:oucorclo N>t11]1lek1mentc con ,01 nella ,s1m1x1t1a eol popolo it,1forno. lo aYe,:o ,1ltl'ettant,1 poca fiducrn nella >'lincel'it1l (]ell'im-pcra tor(! fi•,rnce,c dl qu,u11 a ne u Ycn1 te ,- 0 J e l're<le,o altrett,rnto pnco qn,mto Yoi f'lw p,11tis~e d<1 lùi Ja Jlherta itaJi11un; mn io non (:J•edoche ln Gernrnnia ,1n'-s:,:c tunto motiYO. di fJl'(>Ot:eu_pn1·~'('_n<' come mnmettetc yèJi insieme ,,,.,,n:1Hn:i patrioti telh•f-•eh1. • e, De,·o :i~giuno-en\ r,he Yoi in tnlf'j vo~lri :;e-ritti cbC' ~on )Ja:,,;nti·i'Pr !~ inie mnni ~n-tc mnni1'e~h1t·o s.,mpre il niù gr: 1.nd, einten•l'!se pel bene~sf'n: e 11el_prog-reo~o clell_e classi fa,·oratriei. P cJ1e molti dei Yosctn ,utkol1 Sf'l'\'J– vai:w • diretfamente a que,,to f!copo, bibliòtecaginobianco ((Ho proeurato anche in dh-ersi. t~mpi. neglJ ultimi 5 o 6 anni articoai n,stri 11€1' la « R1v1sta mensile èi Pu– tram >l, 'un periodico JetternÌ'io molto rinomato, e per la « Nuova }TuciolopccLiu dell'America ,i. che r~c'Li;go_ anche. io, e per la quale mi a,yete scritti importu.ntrnsim1 tayon. . « OccotTendoYi altre notizie, Ye le darò con piacere . Rimango in.tanto sinceramente vo~tro~ Carlo Dana,, reùnttore caPo della «Tt;ibuna i> dli New York. • Questa lettera è altrettanto onore, 1 ole per chi fa ooris– ,;e quanto p€!1de-stinat.ario, ma essa. e la sua determina– ziÒne ci mostrano anche chiaramente, come a"'·enne che una. ,se1ic del più importanti lavori. <li l\faTX, le sue osser- 1 azionl sopra un intero <leoennio d<:llla noi-tra storia. con• temporane:a., furono pubb.Hca'.tlin li[lgna inglese, in gìnr• nall1 e 1mriodici <ame'ri-cani. e devono essere ora penosa. ment:e ed accuratamente disseppelliti e presentati in lin• <YUa t:edesca nl pulJblico tedesco. Boicotta:to da .tutti gli ~ditori e redattoi-,i tedeschl. «democmti.'Ci ii. come da :altri, da molti per giunta il IJ}iùinfamemente oaiunniato, ì\fa n: a,J"ebbe troYat,1. una misera. fine nell'emigrazione. se \Q cose avel'-sero seguito il corso desideT~'lto e· provocato d:;1. que&ti sign01i., Be gli 1,iuscì. nelk.1,fo1'l.llidahile Cl'isi d.a cui • fu oolpit,1 l'emigrazione, n_on .solo di. tro,are un uùoYo campo ,:razione, 11011 solo d1 affermarsi, ma dl. cr~are a1• tre:sl -un'opera, che è riconosciuta oggi come uno dei :pro• -dotti più brrnant-i e più profondi deH:a._ mente _t.edese..t, ciò :tv\'etrne malgrado fa velenosa, avYer.st'◊De dei rappresen• tanti d('Jlo spirito te<lesc-o,ciò avvenne sopratutto in ·gra– _zia de]];1.beDm·oLalntelligenza dell'ianzlo-americano Carlo Dana,. La democrazia soc,ia1e, ognuno che riconosce il g;enio di Carlo Ma:n:, •ba be11 donde di pensare anche co11 rico– nosc:en:w, dell'uomo che off1i un tetto a questa genio du– rante 1'1 sua pro:::crizione. H J1eso di que,sta !])roscrizioue era maggiormente sen– tito nel' tempo in cui Marx scrissè gli articoli che se– guono e r1uesta dreostanza non può esser lasciata fuori considerazione nel ::iuclieare ta.Ji artieoli. Sebbene essa rimanesse senza.. influeùza sul _punto d1 vista occ-upato da i\farx, può nondimeno aver contribuito, specialmente nel– Ja seconda metà del seguente scritto, ad acuire l'amarezza <lel suo linguaggio. Che que,sto Jing1rnggìo non fu quello del caTtno e sereno. Of(•Se-r,·atore,ma quell'o del lottatore, che (.'Ombilttewt fa gra.:nde lotta con .tutta l'anima e col– l'impegno della completa sua personaliti:t, è è.:osa che s·in– tende eia sè. De,e amiriir, u.si che tutta l'amarezza. e tutta. fa pas– sione :poterono turbare tanto poco la visuale storica di : \fo.rx che il tempo di UD mezzo secolo non ha. menomat{l il Ynlon:; del imo i n rtic:oli cl i allora confermandoli invece in quasi tutti i punti essenziali, Stuttgn\1:. 1Mggio 1896. Oarfo Kautsky. Gli intellettuali •Al Congresso na,.ionale metallurgico, Balde$i ha opportunamente richiamata: l'attenzione degli oper;,i,.i « sul ma[ vezzo preso da., molti di oonsiderare con un certo qual dispregio gli uomini che per merito dei loro studi sono arri,,.=ùi in tal posizione da essere con– siderati oorne « intellettuali "· Se per intellettuali si ,intet~e tutti quei laureati che vengo110 fra le folle per scopi arriYi,tici, ben vada a loro il nostro biasimo; il biasirn,:i di tutti; ,e si tratta, im-ecr, di uomini che per le loro quaìità intellettuali portano alla 'civiltà ed al rpgpresso ·non indifferente somma cli . tudi, Yada a loro i I nostro sai uto deferente »., Fin qui il Baldesi. AllP- sue parole \·orremmo ag– "ir,ngere alc:une co11siderazioni, 0 .E' assai import ante di,t inguere gli intellettuali p11ri dagli intellettuali {mivis_ti, anche perchè il mett~rli tutti in un fascin sare.bllC' rlare 1m'a1w;1 in mano agli a_v\·ers,n1. Vi sono purtroppo molti laureali d1e alla laurea mirarono e la consf'~1irono. -non per Yin) e di~interes– ,:ito amon: lk! s:1pcre. ma col.l'unico intento di pren– dere una laun:a, pcr<'hè co~ì \T,ole la moda. o per ,ernrs1 dei diplomi accademici per· potere esercitare \

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