Compagni! - anno I - n. 3 - 16 febbraio 1919
6 COM,PAGNlt ma, era un ,gigante ingenuo, entusiasta, pieno qi fede i:n. sè e negili altri. La lotta di classe, ese.rc1- tata in un àmbiente di dispotismo foudale, ,gl.i ~veva :d;a,-bo la coscienza della sua unità ,sociale, della sua. potenza stori~,. ma non l'~veva educato al metodo– fr.~ddo e re,ahst1co, non gh aveva formato una vo– lontà, oo,ncreta. La borglwsia si rimpfoci(ì11ì furbesca-.. mente, nasco.se i suoi caratteri essenziali con :frasi altisonanti: per la sua opera •illusionistica. si servì del Kerens-ki, l'uomo pii.1 popolar.e frl!' ;le masse _al pri!l,cipi,o d~lla B:ivoluzione; i. m_enscev1~hi e i 1,oc::iar– lwb1 nrvolm,1011,a,n (n:on marxisti, -0red1. del partito terrori'sfaco, intelJettuali p'iooolo-borghesi) lo aiuta– 'rono inconscia.mente, con il loro collabor.az ~onismo, a nascondere, le sue intenzioni reazi.onarie e impe- rii~,lis·te. • Contro, qu<e,sto inganno si levò vigorosamente il partito bolscevi,co con a capo Le11in, implacabil– mente' .fmàscherando 1-a vere intenzioni della bor– ghesia, rus&a., comba:ttendo la tattica, nefasta dei Illensoovichi che consegna-va il proletariato mani e piedi legati alla borghesia.. I bolscevichi rivendi;e.a– van,o• ai Soviet tutti i ,poteri, perchè. ciò solo poteva c.ostitui·re una, garanzia contro le, men,e reazionarie delle classi abbienti. La realtà mistificata .All'inizio gli stessi Soviet; ootto l'influsso dei me11:soevichi e dei socialisti rivoluzionari, si oppo– nevano a èg1est.a soluzione e preferivano divide,re iii p,o,t1ereoon i div,e,rsi elementi dell.a bo;rghesia, lib_e- •rale; a.nche le· masse, eccettuata.· una mrnoranza, pn, ava,nZJata,' lasciavano fate, ·nòn ·védendo ·chiaro nella rea•lt,à; deLJ., co·se, mistificaté da Kere'nski e· dai men- 6cJe:vic'hi. al Governo. . Ma 1 'ingan.no .non poteva, dura.re a, lungo. Lrln– tesa .·premeva, fortemente sul Governo provvisorio e q:1esto. doveva decidersi a; p're~dere l'una o l'altr_a via.: o .anda,re contro la volonta .del po,polo e conh– n uare J.a guerra, imperia1ista, o lavorare •sincera– mente per condudeire la pace. La, borghesia n.1ssa non .a,veva dubbì nella scelta: sebbenE) rappre.sentat:a da uno p:;,eudo~socialista soolse la guerra per Co– stantinopoli, per l,a,•riva, sinistra· del Reno, ,pelt· la Dalma,zia, per le coloni.e, oolida,le con le borgh<esie alleat,e sul piano dei tr.attati segreti. Kerenski pro– mosse l'offensiva, de1l luglio, fin:ita miseramente nd disast.ro. L'incapacitàborghese Gli ~ve_nti si svilup)?~vano in modo da_ dare com~· 1-])le,ta ragione aUa, critica,· .senata e strmgente d1 .. Lenin e dei bolscevichi,· che avev.ano s,o:stenuto non avere 1a borghesia nè il desiderio nè la capacità di dare una, soluzionb democratica agli obbiettivi della Rivoluzione, ma.che essa, aiutata inconsciament,e dai . socialis.ti co;Jlaborazionisti, avrebbe c,ondotto il paese alla dittatma. milita.re, strumenta politioo necessa.rio• per il conseguimento dei fini im}1erialistici e rea– zionari. ~ masse operaie ,e contadine, attraverso la propa.ga.i:1da d<eibols0evichi, cominciar.ano a rendersi conto di quanto avveniva, acquistarono una capa– cità e una, S'€nsibilità p,o.litica sem1we maggior1: la • foro esasperazione pl'oruppe la prima. volta nel lu– glio con la sollevazio1'.e di Pietrogrndo,. fa.cilmen,te repressa dal Kerensk1. Questa. sollevazione, quan– tunqu'.e. giustificata cta:lla., fun~sta p~litica di ~e– renski non aveva pero l .a.dcswne dei bdscev1ch1 e di Le~in perchè i Soviet rimanevano anc.o;ra con– tra,ri ad 'assumere tutto il potere neHe lo'l·o mani e P,P•r cons~guenza Of!'.DÌ. sollevazione virtualmente si dirigeva contro i Soviet .. che, bene ,o male, ra,p'l)re– sentavano la classe ,opera.ia . Bisognava· quindi continuare anc,ora la propa– gan·d;i; ~lassista e p_crsuad~re_ gli open i a. n_:ìandari: nei Soviet d-d•egn,t1 convmh cle11~.necessita che 1 Soviet as.sume.ssero tutto il potere del pa,ese. Appare anche da ciò evidente il car.attcre essenzia.lme.nt' e democratico de.ll 'aziòne bokfevica,, rivolta a dare ca .. bibliotecaginobianco ì pacit,à, ,e coscienza politica alle masse-, perohè la, dit– t8:'tura, del proktariato s'i,nsta.urass,~ in ~odo o~ga– moo e riswltasse, forma, matura d1 regllne soc1a,le eCOJlonìico-politico. Il tentativodi Korniloff Ad affrettare lo. svolgersi degli avvenimenti Òon– tribuì, •oltre che, 'l'att,eggiam~mto sempre più provo– cant~. della bo:rghesia, il t>entativò militare, fa!-t-o da KO'rniJ.off, di marciare su Pietrogrado pet' im– pos~ssarsi del. 1 ~oter.te :, e poi Ke~en.ski _con i su~i gesti napole0711c1., wn la, forma,zaone; di un Gab1- •netto cqmposto di noti reazionari ool suo Pre-Par– lam1•entonon €11Eltto col· suffra.gio ~niv,e,rsaìe, •e fìna,l– me~te col d·i~i.eto del Congresso panrusso dei Soviet, v~ro wlpo di Stato contro il popolo, inizio del ,trn- •d1meuto borghese verso· la Rivoluàone. Le tesi. di L ~lfl.in e dei bulscevichi, sostenute, ri– badite, propagate- con I.a-vorropersevc,r.ante e tenace fin da,ll'miz10 della. Rivoluzione, a.veva,n·on €il1a.re ,altà una :iprova. ass?luta: il prol,et ,aria.to , tutto ·il pro– letariato del]<'.,ci,ttà; e ddle camp.agm,, s.i schierò ri- ' solut,ame11t-e attorno ai bolsc,evichi, rovesciò ,la, dit– tatura perwnale di. Kerenski. consegnando il potere al Congresso dei S.oviet di tutta la Russia. Come eTa 11aiturale, il Oongr,e:sso panrusso dei Soviet, che si .era convocato nonostante il divieto di Kerenski, affidò, fra l'0ntusiasmo generale, l.a ca– rica di presi.dente de1 Oo11Siglio dei Commissari de,l Popoìo .a Lenin, cbe aveva dimostrato ,tanta ·abne-· g.azione per ,la causà del proietariato e ta,nta ch1a– roveg.ge, nza nel giudicare i fatti e ne.J tra,ccia,re i1 programma d'azione della classe op~r.aia. Il contributodei Sovid aH',nt.ernazi onale Lenin ha dedicato al trionfo del suo. pirogram~a, c'l'rt\ è poi il pr,ogramma, del proletariato internazio– na1e, fa sua, ammire-:,ole ~nergi.a, di pensiruo e di azione. Con i suoi atti si è pnsto subito in contrasto ed in conflitto con tutta la bwghesia mondiale, con le sue leggi, c,on le sue istituzioni,, cori i suoi pre– ,gi'llclizi, le suie abitudim.i e,. La.sua mora-ld.tà: ; ha §,fi– dato tutto il mondo .borghese e picoolo-bor.ghese, di– mostrando sperimentalmente la vìa, ché il proleta– riato initeirnaziona,le dovrà; seguire, facendo, riful– gere la immensa, forza rigeneratrica, 'che il proleta– riato, può esprimere se emancipato dal domini,o e daB.a tu.t ,e.la della borghesia.' Ciò che p,er ogni pro– letario er·a fi.nora solo, un mito soci>ale, una musica lontana, tanto, lontana da ,essere persino con·siderata come u·na, illusione della fantas:i'a,· dolce ma irreal.e, è diventato T•eaJt,à,per ,opera dei bolscevichi. Anche s,e il regime socialista dovessei in Rus.sia, per l'una o !'.altra, ragione,, soccombere, il servizio che il pro– letariato r11Ssoha reso all' Internazion.ale, por:tandio la coscienza. di classe alle più. a,lte cime e ra.ffor– zando la fode in una pr,ossima e de.iì.nitiva, emanci– pazione, rimane 'immenso. Le leggi promulgate; le ist1tuzioni crèate, l'esperienza accumula,ta, formano già un patrimo11io ingentissimo, al quale il prole– tariato atti.ngerà per dirigere .sempre meglio la• sua allione, per combatt:eTc, con più concreta volontà ~ occhi p.iù lucidi, le. formidabili lotte che si prea,n- nunzian,o. ' • I La leggenda·della dìttatura "La, stampa borghese di tutti i pa•esi .ha, sempre l'appre.sentato Lenin come un " di,ttaJ,ore », che si è impDsto con la, viol.enza, a,d un popo.Jo sterminato o, l'opprime forocement~. I botghe:;i ,non ric1>Cono R, c,oricepire la, societè. che inquaçlra.ta nei loro schemi dottrinari: la, dittatura peT lorn è Nap,ol.conc, o sin .pui·e <;:,lemenceau; '.\. il dis11otismo aFo('nkaA,oi·~ di tutto 11 potere pohiti ò ndb ma111 di une s,c,lo. cd esercitato attraverso un:,, gera-rchia di servi armati di schì,oppo o emarginat,o,ri di nratirhf' burocratichf'. Pe•rciò la borghesia ha tripudiato a11a. notizia. del-
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