tivo di riqualificazione, la divisione capitalistica del lavoro un puro espediente gestionale per dividere i lavoratori e subordinarli meglio con la prospettiva della carriera; allora l'obiettivo di lotta non può essere altro che categoria uguale e salario uguale. Oppure si può ritenere valida l'esigenza di una qualificazione che non significhi divisione, né sul lavoro né come « status » sociale; e allora l'esigenza egualitaria si sviluppa verso una richiesta di controllo operaio che non lasci spazio al padrone nella disponibilità della forzalavoro: controllo sui ritmi, sui trasferimenti, sulla qualiJicazione e sulle qualifiche. Rendiamoci intanto conto che se vogliamo porre queste ipotesi nel movimento e non irrigidirle ad ideologie, si vede che l'accento sull'una o sull'altra è molto legato alla diversità delle situazioni materiali in cui operano i compagni: dove l'or ganizzazione del lavoro è più rigida, la parcellizzazione e la monotonia sono più spinte (es. carrozzerie e montaggi Fiat), prevale la prima di queste linee; al contrario, dove esiste ancora una elasticità nel modo di lavorare o dove c'è ancora traccia della vecchia professionalità o cominciano a vedersi elementi di una nuova (alcuni attrezzaggi, ausiliarie, montaggi come quello Olivetti , ed anche alcune zone della meccanica Fiat) tende a prevalere la seconda, anche perché 1~ linea del controllo operaio appare in alcune situazioni l'unica che possa opporsi ai rischi che certe innovazioni tecnologiche (es. introduzione di massa del controllo numerico negli attrezzaggi) ne livellino le condizioni di lavoro all'altezza delle linee più parcellizzate. Inoltre da questo punto di vista si può vedere che le esigenze operaie di base, su cui le due linee si appoggiano, al contrario delle ideologie costruite su di esse, non sono inconciliabili e che esiste la possibilità non di una mediazione ma di una sintesi. La piattaforma dei sindacati e dei consigli dell'aprile 1971 alla Fiat si pone abbastanza esplicitamente sulla seconda delle linee che abbiamo accennato, contenendo già alcuni elementi di una sintesi. Da questo punto di vista i punti qualificanti delle richieste, erano 18 : a) superamento del cottimo in quanto tale e sua aggiunta ad una voce fissa del salario, con la maggiorazione di 50 lire; b) abolizione della 4• e 5• categoria operaia ed eliminazione al massimo delle relative mansioni; e) istituzione di un insieme di provvedimenti che portino in un certo tempo alla scomparsa delle mansioni cui ora si attribuisce la 3• categoria, e definizione dei criteri di passaggio in 2• (controllo della mobilità interna, polivalenza, nuove specializzazioni, ecc.); 85 Biblioteca Gino Bianco
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