Classe - n. 7 - luglio 1973

gruppi operai che avevano già un'' attitudine positiva' verso il lavoro » 16 • Quali possono essere le cause di questo fatto? Prima di tutto, certo, una situazione generale in cui i sindacati e le organizzazioni operaie sono in grave ritardo nell'attacco a questi problemi, anche dove (come in Italia e in parte in Francia) esse sono più combat - tive e più politicamente coscienti e qualificate; il fatto che agli occhi dei padroni poteva spesso apparire più urgente sistemare prima di tutto le forme di rifiuto passivo che apparivano non razionalmente dominabili (si sa che l'idea di poter condizionare il sindacato ad una politica di cooperazione e di mediazione è una vecchia illusione del padronato, e talvolta, purtroppo, non solo un'illusione). Ma certamente anche il fatto che dove esiste una forza operaia insubordinata e politicizzata, dove sia già nata una scelta autonoma di attacco all'organizzazione capitalistica del lavoro, non solo il cambiamento può sfuggire dalle mani dei padroni e costituire per gli operai una nuova base di lotta e di attacco per esasperare le contraddizioni del capitale, ma esso non resta più la sostituzione di un'organizzazione del lavoro con un'altra, magari più umana, più piacevole, più capace di utilizzare l'intelligenza dell'operaio, ma diventa la sostituzione di un potere unico sulla disponibilità della forza-lavoro con una situazione di dualismo e di scontro continuo fra potere del padrone e cont ropot ere operaio. La lotta in Italia dopo il contratto del 1969. L'autunno caldo e le lotte che l 'avevano preceduto nell'estate avevano portato avanti per la prima volta in modo duro e preciso una esigenza di potere da parte della classe operaia e attraverso la spinta egualitaria e quella sull'ambiente di lavoro avevano indirizzato questa esigenza verso la contestazione dell'organizzazione capitalistica del lavoro. Il successivo passo era tradurre questa contesta - zione in obiettivi di lotta precisi: obiettivi intermedi, ma intesi dall'inizio come momenti di scontro più avanzato piuttosto che di equilibrio; e rendersi conto che a questo livello la lotta chiusa nella fabbrica è necessariamente perdente e che è quindi necessaria una saldatura con la lotta nell'ambiente sociale. Ad avviare questo passo, inserendolo nell'iniziativa articolata del dopocontratto, sono state, dopo qualche esitazione nel 1970, le lotte del 1971 e particolarmente quella della Fiat . Non si può dire 83 Biblioteca Gino Bianco

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