Classe - n. 7 - luglio 1973

presente, in « Politica ed Economia» n. 1-2, 1972. Preziose inform~ioni - ed una ricca documentazione - si trovano in G. P. CASADIO, Commercio attraverso l'Atlantico: dal Kennedy Round al neoprotezionismo, Il Mulino, Bologna 1971. 1s M. DE CEcco, Lo sviluppo dell'economia italiana e la sua collocazione internazionale in « Rivista Internazionale di Scienze Economiche e Sociali », ottobre 1971. 16 Cfr. le interessantissime osservazioni di Mazzarino e Figurelli in un intervento al Convegno dell'Istituto Gramsci su Tendenze del capitalismo italiano (Roma 1962, voi. II , pp. 504 sgg.): « [ ... ] Le dimensioni del mercato dipendono dal potere d 'acquisto [ ...] . Il fenomeno dei rendimenti crescenti diviene pienamente operante là dove l'elasticità della domanda è molto elevata e quindi nei periodi in cui una intensificazione dei cambiamenti strutturali nell'organizzazione del ritmo produttivo [ ...] sia espressione e al tempo stesso condizione di un allargamento del poter e d'acquisto e del mercato ( ...] . Da ciò si potrebbe argomentare che se il ruolo esercitato nello sviluppo dei paesi europei fosse stato svolto dal progresso tecnico, tale sviluppo potrebbe continuare indefinitamente, perché di per sé non vi è limite al progresso tecnico. Mentre se tale ruolo è stato svolto dai rendimenti crescenti quei ritmi non potrebbero continuare a lungo, perché il nuovo stadio giungerà a saturazione come nei paesi più avanzati, ed esaurirà la spinta ». I recenti avvenimenti confermano, non c'è bisogno di sottolinearlo, questa ultima ipotesi. 17 In Lo sviluppo economico in Italia a cura di G. Fuà, vol. III, Franco Angeli, Milano 1969. t8 Vedi, ad es. Aspetti storici dello sviluppo della grande impresa in Italia in « Storia Contemporanea», n. 1, 1970; cfr. anche, per interessanti documenti sulla storia del capitalismo italiano Il capitalismo italiano del '900 a cura di L. Villari, Laterza, Bari 1972 e di V. Castronuovo, Agnelli, Ut et, Torino 1972. 19 G . RAGOZZINO, LA mappa del grande capitale in Italia, in « Quaderni di Rassegna Sindacale», n. 3, 1969; vedi anche i suoi articoli su « Problemi del Socialismo», Seconda serie, sulle modi.fiche di struttura proprietaria all'interno del capitale. 20 L'espressione, di R. Marini e A. G. Frank, serve a designare i casi di sviluppo che, da un lato, sono subordinati alla(e) metropoli dominante(i) agendo per suo conto come soggetto imperialista nelle aree marginali. 21 Vedi, per ulteriori elementi di valutazione statistica BANDINIC, ACACE, D'AMBROSIO, Contratti '12, Coines, Roma 1972. 22 Cfr. GRAZIANI,BAGOLINIB, ALESTRIERIB,ARCHIESI,MARENCOT,REZA, VINCI, Lo sviluppo di un'economia aperta, ESI, Napoli 1969. 23 Una accurata valutazione del fenomeno è in A. BtAGIOLI, Analisi econometrica dei crediti all'esportazione in Italia, in « Contributi alla ricerca economica», Banca d'Italia, 1971. 24 Vedi, ad esempio, BANCAD'ITALA, Relazione Annuale, 1972, p. 32, dove è evidenziato come, nonostante il crollo dei dividendi unitari, i rendimenti della Borsa di Milano superino quelli di Londra, New York e Francoforte. Il buon rendimento della Borsa è anche evidenziato dal costante aumento della quota che le compagnie straniere si assicurano di azioni italiane; la quota è passata dal 10% circa del '62 a più del 20% nel '72 . • 25 Sul caso della chimica vedi S. BoLOGNA, Il piano chimico, in « Quaderni Piacentini», n. 48-49 e P0TENZA-CACCIARI, Ciclo chimico e lott e operaie, in « Contropiano », 1972, n. 2. 26 D. VILLARI, Introduzione aWeconomiakeynesiana, Etas Kompass, Milano 1964, cap. III. l7 K. MARX, Il Capitale, cit., libro III, cap. XXVII. Biblioteca Gino Bianco 63

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